Col Malatrà – Courmayeur (AO)

13 aprile 2015 at 20:10

giancarlo

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Quota 2936
Dislivello 1295
Difficoltà BS
Tempo 4h30

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

Il Colle di Malatrà è uno stretto intaglio che separa il vallone di Malatra, in Val Ferret, dalla Comba Merdeux, nella zona del Gran San Bernardo; esso, più precisamente, si trova tra l’Aiguille di Artanavaz e la piccola puntina del Mont de Ros. Itinerario molto lungo che, oltre il rifugio Bonatti, risale ampi e solitari valloni alla cui testata si trovano le rocciose pareti della Grande Rochére e delle Aiguilles di Bonalex, Malatra e d Artanavaz. Gita da effettuarsi con neve ben assestata soprattutto nella parte superiore dove dapprima i pendii morenici e poi il traverso sull’esposto pendio finale devono essere ben valutati al momento; si può anche effettuare la salita al vallone superiore seguendo l’itinerario del sentiero estivo che risale direttamente sulla sinistra l’alto e ripido pendio che conduce più direttamente alla parte alta ma, anche qui, si deve valutarne bene la condizione.

Avicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta e, superata la barriera di Aosta est, si prosegue verso Courmayeur; usciti allo svincolo si prosegue sulla statale seguendo poi le indicazioni per la Val Ferret. Risalita la valle si raggiunge il villaggio di Planpincieux dove si può lasciare l’auto nel comodo parcheggio.

Descrizione

Dal Parcheggio si imbocca sulla pista pedonale o la parallela pista di fondo che, con percorso pressoché pianeggiante, costeggia la pista di fondo passando davanti ad una cappelletta per poi superare le baite di Tronchey (1633 m). Sempre con leggerissima pendenza ci si inoltra nella splendida Val Ferret superando dapprima le baite di Pra Sec (1643 m) e poi si raggiunge il villaggio di Lavachey (1656 m) dove termina anche la pista pedonale; si continua ancora nella stessa direzione, rimanendo al di fuori della pista, per qualche decina di metri sino ad arrivare al di sotto di un largo ed evidente pendio/canale che si trova sulla destra del percorso. Lo si rimonta con qualche tornante spostandosi sulla sua sinistra dove, entrando nel bosco, si interseca la traccia che sale dall’inizio del sentiero che parte da oltre i tornanti della pista di fondo; con alcuni tornanti si sale il pendio che si snoda tra gli alberi arrivando ad una palina (1867 m) alla quale si devia alla sinistra. Proseguendo nel bosco si arriva in spazi più aperti e panoramici che in breve ci conducono al Rifugio Bonatti (2040 m). Lasciato il rifugio si continua alle sue spalle verso le ondulazioni superiori tra le quali in breve si raggiungono i ruderi di Malatrà desot (2073 m); lasciati anche questi alla sinistra si continua nel vallone di Malatrà dove, rimanendo un po’ spostati verso destra, si arriva dove il percorso spiana un po’ e si passa poco distante dalle ultime baite di Giuè damon (2215 m). Continuando sempre sulla destra del vallone si raggiunge il vasto plateau superiore di Malatrà dove si passa alla sinistra di un promontorio nevoso. Superatolo ci si sposta leggermente alla destra e si passa sotto i bassi pendii morenici per risalirli poi verso sinistra; alla loro sommità la pendenza si attenua e, scegliendo l’itinerario migliore, si traversa a sinistra per imboccare la parte alta del vallone. Con percorso quasi rettilineo si avanza anche qui nella parte centrale del vallone dirigendosi verso una bassa morena che lo ostruisce più in alto; la si supera sulla sinistra per un largo intaglio che dà adito alla conca sottostante il colle. Qui si continua sul pendio alla sinistra con un traverso ascendente che, con un ultimo breve tratto un po’ esposto, porta allo stretto intaglio del colle; in caso di innevamento abbondante, quando il pendio è carico, conviene passare nel centro della conca e raggiungere direttamente il colle risalendo il breve ma ripido tratto sotto la sua verticale.

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