Cima Loit – Sparone (TO)

17 maggio 2015 at 08:56

giancarlo

0

 

 

Quota 2037
Dislivello 1071 (1163 con salita all’Uja d’Ingria)
Difficoltà E
Segnavia Bolli rossi, bianco-rossi
Tempo 2h30′

 

Traccia GPS

Visualizza con Google Earth

Altimetria e dettagli

 

La Cima Loit si trova sullo spartiacque che separa il Vallone di Guaria, nella Val Soana, da quello di Ribordone. La salita, facile e senza punti pericolosi, si svolge dapprima in un fitto bosco di faggi, noccioli e betulle risalendo uno stretto vallone per poi, usciti dalla vegetazione, proseguire si panoramici pascoli della parte alta sino alla facile dorsale che conduce in vetta. Il sentiero è ben evidente nel bosco mentre nella parte superiore si perde per brevi tratti nell’erba ma, comunque, è segnato dai bolli di vernice e dai numerosi ometti. Volendo aggiungere alla gita una seconda cima si può risalire, una volta ritornati al punto di inizio della dorsale, la cresta opposta raggiungendo la vetta dell’Uja di Ingria; in questo caso la difficoltà però aumenta diventando “EE” a causa di alcuni passaggi esposti.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce al casello di Ivrea dove si seguono le indicazioni per Ceresole Reale; dopo il comune di Pont Canavese si prende la strada che sale a Ribordone sulla quale si devia a destra verso la frazione di Vasario. Passati sotto la chiesa si lascia l’auto un centinaio di metri più avanti in uno slargo erboso sulla destra prima di un ponte.

Descrizione

Dallo slargo si percorre per pochi metri la strada, senza attraversare il ponte, trovando subito sulla destra la cappelletta di Vintaina dalla quale parte un sentiero; imboccatolo ci si addentra nel bosco attraversando subito il torrente alla sinistra e, dopo una breve risalita, si raggiunge un’altra cappelletta in corrispondenza di un bivio col sentiero che, provenendo da sinistra, arriva dalle ultime case del borgo. A questo bivio ci si può arrivare anche proseguendo sulla strada asfaltata, superando un lavatoio, salendo sino alla casa bianca più in alto dalla quale si cammina alla destra per entrare nel bosco ed arrivare così alla cappelletta in prossimità di esso. Da qui si prosegue sul sentiero compreso tra muretti a secco che con poca pendenza avanza nel fitto bosco per transitare da una terza cappelletta; superatala si passa nei pressi di un rudere (1105 m); in breve ci avvicina al torrente per guadarlo (1160 m) passando così sulla sinistra orografica della stretta valle. Con percorso diretto si arriva nei pressi di ciò che resta delle miniere delle Bumbe (1306 m) oltre le quali, quando la valle si restringe ulteriormente, si guada nuovamente il torrentello (1344 m). Qui il sentiero si sposta decisamente verso sinistra uscendo definitivamente dalla vegetazione e compie un breve traverso, esposto ma protetto da cavi metallici, che taglia una bastionata rocciosa. Entrati poi in un ampio canale erboso lo si risale sulla fiancata destra giungendo ad un bivio con un altro sentiero che prosegue a sinistra (1581 m); ignoratolo si rimane sempre sulla fiancata destra e si sale seguendo qualche sbiadito bollo rosso ed alcuni ometti che ci conducono ad una spalla erbosa dove si trova l’alpe Molinetto (1665 m). Dalla vasca dell’acqua (bolli rossi) si prosegue alla destra di essa trovando subito un primo ometto che indica la direzione sul pendio erboso dove il sentiero diventa a tratti poco visibile; seguendo però i successivi ometti si prosegue sulla destra scorgendo, poco sopra, un pino isolato che bisogna raggiungere. Compiuto un breve spostamento a sinistra si arriva ad un rudere isolato nei pressi di una pozza d’acqua (1773 m) al quale, anche qui rimanendo sulla destra, si sale sul sentiero indicati dagli ometti per giungere in breve alla vicina baita nei pressi del pino isolato (1800 m). Proseguendo dietro di essa si raggiungono subito le paline che indicano di tenere il sentiero alla sinistra col quale in breve si raggiunge la soprastante dorsale in corrispondenza di alcune roccette. Questa si segue sulla sinistra scendendo brevemente ad un colletto (1871 m) e, aggirando alternativamente sulla destra o sulla sinistra alcuni piccoli spuntoni erbosi, si raggiunge dapprima la quota 2028 m e, subito dopo, la vicina quota 2023 m; ora, senza più ostacoli davanti, si percorre la pianeggiante cresta arrivando in breve sulla spoglia vetta della Cima Loit.

 

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *