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Cima Rosta – Ribordone (TO)
Quota | 2175 |
Dislivello | 949 |
Difficoltà | E |
Segnavia | GTA, AVC |
Tempo | 2h00′ |
La Cima Rosta si trova sullo spartiacque che separa la valle di Ribordone da quella di Forzo nel comprensorio delle valli Soana e Locana nel Piemonte settentrionale; più precisamente si trova quasi al termine della lunga ed articolata dorsale che partendo dalla Grande Uja di Ciardoney e, passando dalla Punta Gialin ed il Monte Colombo, termina con la Punta Arbella sopra Pont Canavese. La salita da Ribordone inizia dal Santuario di Prascondù e si sviluppa in un selvaggio vallone dove si cammina tra vasti pascoli percorrendo un tratto del sentiero GTA che si abbandona solo per il breve ma ripido tratto finale che porta in vetta.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce al casello di Ivrea seguendo le indicazioni per Castellamonte e Cuorgnè; superato questo comune si continua in direzione di Ceresole Reale e giunti a Sparone si devia sulla destra verso Ribordone. Risalita l’omonima valle si oltrepassa il capoluogo di qualche chilometro seguendo le indicazioni per il Santuario di Prascondù dove si lascia l’auto.
Descrizione
Dal posteggio si passa davanti al santuario sulla sterrata dove, al suo inizio, si trova un cartello di divieto di transito; la si segue per un paio di svolte per abbandonarla quando questa devia alla destra per salire verso una cappella. Si entra quindi nel bosco col sentiero che subito, deviando a sinistra, ci porta al guado del Rio Roc; dopo averlo attraversato si esce dalla vegetazione risalendo un breve pendio sopra il quale si devia alla destra passando al limitare di un pascolo. Ignorata una traccia che di stacca alla destra (1436 m), il sentiero compie una decisa svolta a sinistra per raggiungere con un paio di stretti tornanti i ruderi dell’Alpe Barlan (1480 m). Questi si superano di pochi metri arrivando ad una dorsale erbosa che si percorre verso destra in direzione di un cocuzzolo boschivo; raggiuntolo lo si attraversa passando tra le betulle per uscire dalla parte opposta dove ci si avvicina ad un evidente promontorio roccioso. Giunti alla sua base, il sentiero ne taglia il pendio alla sinistra giungendo ad una selletta (1790 m) dalla quale, sempre tenendo la sinistra, si continua passando da una boschina di cespugli. Superato anche questo tratto di bassa vegetazione, si arriva in vista dell’Alpe Roc situata su un piccolo promontorio che si raggiunge da sinistra arrivando alle paline nei pressi della fontana (1814 m). Da questa si prende l’evidente sentiero che parte alla sinistra e risale con alcune svolte il pendio soprastante per poi tagliarlo diagonalmente giungendo, dopo essersi spostati ancora a sinistra, sotto la verticale del Colle Crest. Giunti all’insellatura (2048 m) si prosegue verso destra seguendo l’indicazione GTA delle paline col sentiero che, con modesta pendenza, traversa la fiancata della montagna raggiungendo un grosso ometto (2092 m) proprio in corrispondenza di un marcato costone erboso. Da questo, abbandonato il sentiero principale, si devia decisamente alla sinistra e si percorre, con percorso diretto e faticoso.
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