Conca di Pila – Cogne (AO)

15 settembre 2015 at 08:10

giancarlo

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Quota 2829  (max)
Dislivello 1576
Difficoltà E
Segnavia 1,22,2
Tempo 5h30′

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

Di quest’escursione bisogna subito dire che non è proprio il giro completo della conca di Pila perché, partendo dal Colle del Drinc, si tralasciano l’omonima punta e la Pointe de la Pierre ma si percorre la lunga cresta restante verso il colel Tsa Seche; questa cresta, appunto, separa la valle di Cogne da quella di Pila e la salita da Epinel permette di compiere un lungo e panoramico anello (circa 16 km). Il sentiero di salita, con un lungo spostamento, percorre su bel sentiero i ripidi versanti erbosi che arrivano al Colle del Drinc dal quale, con facile percorso aereo, si passa dapprima dal bivacco Arno e successivamente numerose facili punte ed altrettanto colli sino a quello di Tsa Seche; da questo poi si scende nel bel vallone di Arpisson raggiungendo di nuovo Epinel. I panorami nelle giornate terse abbracciano tutta la catena alpina di confine e le belle vallate che si dipartono a nord del fondovalle aostano.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta e, superata la barriera di Aosta est, si esce al successivo svincolo di Aosta ovest prendendo la direzione per Cogne; risalita la valle si giunge al villaggio di Epinel lasciando l’auto nei parcheggi adiacenti la strada oppure, entrando a sinistra nell’abitato, si raggiungono le case più in alto vicino al torrente dove si trova un piccolo posteggio adiacente le paline di partenza dell’escursione.

Descrizione

Dal piccolo posteggio si attraversa il ponticello e, deviando a sinistra, si percorre la stradina che attraversa le case sino a trovare una palina sul muro di una casa che indica il sentiero per il Colle del Drinc. Usciti dall’abitato si cammina sui prati in direzione di alcuni terrazzamenti contornandoli alla sinistra per poi salire più direttamente verso il bosco. Entrati nella vegetazione si compie ancora qualche tornante dopo di che si traversa a sinistra verso il primo di alcuni canaloni da attraversare; superato quindi il torrente si sale con un paio di tornanti entrando nuovamente nel bosco. Il sentiero, non guadagnando eccessiva quota, traversa i pendii erbosi verso un successivo torrente oltre il quale, alzandosi con altre panoramiche svolte, si arriva alle baite diroccate di Tavaillon (2020 m); superatele si aggira un costone attraversando poi un canale dopo il quale si raggiunge una piccola spalla sopra una roccia dopo di che si passano altri due canali poco marcati. Superati anche questi la pendenza diminuisce leggermente e si attraversano prati con rada vegetazione sopra i quali, alla destra, si vede parte della cresta da percorrere durante l’escursione. Proseguendo sempre sul traverso ascendente si arriva in prossimità di alcuni scoscesi pendii e canali di pietrisco franoso da attraversare comunque su traccia ben presente; superatili con cautela si giunge all’ultimo di questi  dove sono presenti un paio di protezioni per il terreno franoso dopo il quale si arriva, con un breve strappo, ad una piccola guglia rocciosa. Oltrepassata anche questa si percorre un breve tratto un po’ esposto arrivando subito ad un traliccio sopra una spalla erbosa (2373 m) oltre la quale si aprono ampi pendii erbosi; camminando sempre sul traverso in leggera pendenza si arriva sotto un largo e ripido pendio erboso che si risale con ampi tornanti su pendenza più marcata. Contornato un basso affioramento roccioso si presenta davanti il un lungo traverso da percorrere sul bel sentiero che taglia ripidi pendii erbosi giungendo infine al Colle del Drinc (2561 m). Dall’insellatura si contorna una piccola puntina rocciosa arrivando ad un colletto (2584 m) dal quale si sale sulla successiva cresta erbosa giungendo alla Punta Couiss dove si trova il bivacco Arno (2662 m); scesi al colletto dalla parte opposta (2642 m) si percorre una comoda dorsale arrivando alla quota 2706 m dove si trova una croce e, appena sotto, l’arrivo degli impianti di risalita. Superati questi ultimi si costeggia il nastro di salita protetto da una copertura plastica raggiungendo con uno strappo ripido, la Piatta de Grevon (2758 m) sulla cui dorsale di vetta vi sono due ometti. Col sentiero si scende di nuovo verso il successivo colle (2713 m) dove si trova un primo cavo d’acciaio che può agevolare la salita e, contornata sulla destra una puntina si ritrova ancora il cavo d’acciaio a protezione della cengia che aggira un affioramento roccioso. Superato questo punto il sentiero si dirige verso una piccola piramide rocciosa alla base della quale esso si sposta sul versante opposto di Pila; camminando in piano tra qualche pietra si arriva al punto in cui il sentiero si impenna con alcuni stretti tornanti che risalgono il breve pendio di sfasciumi riportandoci ad un’insellatura sulla cresta erbosa (2718 m). Avvicinandosi all’opposta dorsale la si abbandona quasi subito compiendo un traverso ascendente che porta ad una spalla (2783 m) a destra della punta Monpers; aggirata questa punta si scende brevemente al colle (2754 m) dopo il quale si supera facilmente una puntina rocciosa risalendo poi il breve tratto ripido che porta in vetta alla Punta Tsa Seche (2829 m) punto più elevato dell’escursione. Ora, sempre su comodo sentiero, si raggiunge il sottostante colle Tsa Seche dove si trovano alcune paline segnaletiche (2823 m); da queste si devia alla destra verso un’ampia insellatura (2788 m) raggiunta la quale si scende più decisamente verso sinistra con stretti tornanti che raggiungono il fondo del vallone. Da qui si piega a destra passando tra alcune gobbe erbose oltre le quali si raggiunge il più ampio vallone di Arpisson; passati alla sinistra di un promontorio erboso sormontato da una croce si raggiunge un bivio segnalato dalle paline (2410 m) al quale si prende il sentiero che scende a destra. In pochi minuti si arriva all’alpeggio di Arpisson (2339 m) dove si trovano le paline segnaletiche dalle quali, deviando a destra dell’alpeggio, si ritrova il sentiero; questo, dopo uno spostamento verso la fiancata della montagna piega decisamente a sinistra scendendo per ampi pascoli. Raggiunto un dosso erboso si prosegue la discesa dalla parte opposta attraversando quasi subito il torrente su un ponte di legno entrando poi nel bosco di conifere; qui si perde quota velocemente arrivando ad un primo bivio al quale, ignorando il sentiero di sinistra, si prosegue la discesa passando sopra le baite di Tsavanis e successivamente quelle di Teuvre; in prossimità di queste si trova un secondo bivio al quale si devia anche qui a destra e, dopo un traverso in leggera discesa, si trovano alcuni ripidi tornanti che raggiungono di nuovo il canale dove scorre il torrente (1568 m). Incrociando qui la strada di manutenzione di quest’ultimo, la si percorre in discesa arrivando in pochi minuti al villaggio; in corrispondenza della prima casa si prende la stradina che scende a destra dopo la quale, entrati nell’abitato, si attraversano le case verso destra ritornando al punto di partenza.

 

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