Becca d’Aver, Cima Longhede – Verrayes (AO)

1 novembre 2015 at 07:56

giancarlo

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Quota 2466, 2421
Dislivello 839
Difficoltà E
Segnavia 2,16,1
Tempo 4h00′

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

Queste due cime si affacciano sulla Valle Centrale al di sopra del comune di Verrayes separandolo dalla Valle di St Barthelémy a nord; esse si raggiungono percorrendo sentieri senza alcuna difficoltà che, nelle giornate terse, offrono scorci e panorami molto suggestivi con viste tra le più belle della zona: ad iniziare da Cervino, Breithorn e gruppo del Monte Rosa si prosegue con un giro a 360° che permette di ammirare le decine di montagne e vallate adiacenti (Faroma,Luseney,Emilius, Tersiva,ecc…) e non (Mont Nery, Testa Grigia, gruppo del Rutor, eccc.). La salita alla Becca d’Aver e Cima Longhede si può effettuare da più versanti e differenti itinerari ma questo ha il vantaggio dell’esposizione in pieno sud; vista quindi le quote raggiunte e l’esposizione è una gita consigliata ad inizio o fine stagione escursionistica quando il risveglio della natura o i bellissimi colori autunnali rendono l’ambiente senz’altro più appagante.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta uscendo al casello di Chatillon dove si prende la direzione per Aosta; appena superato il comune di Chambave si devia a destra ad una rotatoria seguendo la direzione per Verrayes. Da qui si prosegue seguendo le indicazioni per l’area pic-nic di Champlong che si raggiunge dopo qualche chilometro e dove si lascia l’auto nei numerosi slarghi prima del cartello di divieto di transito.

Descrizione

Dal cartello di divieto di transito si prosegue sulla poderale passando sopra l’alpeggio di Champlong dessus sino ad incrociare un’altra poderale che si stacca a sinistra; la si imbocca e, su un breve percorso in traverso con qualche saliscendi, si arriva alla baita di Ronc (1723 m). Rimanendo sempre sulla sterrata si passa anche qui dietro la baita trovando, dopo qualche decina di metri, il sentiero che, indicato da una sbiadita freccia gialla su un sasso, si alza sulla sinistra (1741 m). Entrati nel bosco si percorre la larga traccia che in un paio di punti va ad intersecare il percorso della pista di fondo; giunti ad incrociare nuovamente la poderale (1819 m) si trova una palina dove si prosegue diritto riprendendo subito il sentiero che si alza ora con percorso ripido nella fitta vegetazione. Usciti temporaneamente dal bosco il sentiero si porta verso il pendio di una vecchia frana che si risale con stretti tornanti; alla sommità di essa si trova un piccolo slargo panoramico dove si trovava una vecchia carbonaia dal quale, su pendenza più moderata, si continua nel bosco ora più rado. Giunti ad un bivio segnalato da una palina (2114 m) si tiene la sinistra riprendendo a salire con pendenza sostenuta; con vari tornanti si esce sul pendio aperto dove, ignorata una traccia che si diparte alla sinistra (2269 m), ci si sposta verso destra salendo ai margini di un pendio di sfasciumi per giungere alla panoramica insellatura del Colle d’Aver (2326 m). Qui si svolta decisamente alla sinistra arrivando più sopra ad una piccola baita e ad un’altra diroccata non lontane dai paravalanghe (2374 m); percorse qualche decina di metri si trova la cappelletta della Madonna delle Nevi dietro la quale si riprende il sentiero che in breve raggiunge la dorsale. Da questa, deviando a destra, si raggiunge in pochi minuti la vetta della Becca d’Aver (2466 m) dove si trova una croce metallica. Ritornati sulla dorsale la si percorre fedelmente oltrepassando il rilievo quotato 2429 m e, più avanti dopo una breve discesa, dapprima il bivio col sentiero che a destra scende verso la Valle di St. Barthelémy (2380 m) e subito dopo un altro con la traccia che scende a sinistra (2365 m) verso il vallone di salita. Da qui non resta che percorrere le poche decine sul sentiero che, rimanendo di poco sulla destra dell’ultimo affioramento roccioso, porta in breve alla grande croce metallica sulla vetta della Cima Longhede (2421 m). Al ritorno si raggiunge nuovamente il bivio con la traccia a quota 2365 m ,che devia a destra,  percorrendo la fiancata erbosa con un lungo traverso discendente che raggiunge il sentiero di salita alla quota di 2269 m. Scesi ancora sino al bivio a quota 2114 m, e volendo allungare la gita di qualche decina di minuti, si prosegue diritto in direzione del panoramico Col des Bornes che si raggiunge in corrispondenza delle paline situate all’incrocio con una poderale (1795 m); percorrendola infine verso destra si ritorna al punto di partenza.

 

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