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Alpe La Tsà – Bionaz (AO)
Quota | 2249 |
Dislivello | 546 |
Difficoltà | EE |
Tempo | 1h45′ |
L’alpeggio La Tsà si trova nella parte bassa della stupenda omonima comba in un’invidiabile posizione panoramica su tutta la Valpelline: la sua posizione è veramente splendida trovandosi come su una balconata sospesa sulla vallata. La vista spazia dalla vicina Becca di Luseney che si trova sul lato opposto, verso sud, della vallata centrale a tutta la catena che si snoda da questa verso est sino alla Becca di Viou; mentre nel vallone dell’alpeggio la fa da padrona la Tour de la Tsà che lo domina con l’imponente versante roccioso che emerge dai pendii innevati . La prima parte della salita, sino all’Alpe Chalon, è quasi sempre ben tracciata e segnalata in quanto si tratta di un itinerario per racchette ben segnalato da paline dedicate di colore rosso e fattibile anche dopo recenti nevicate; nella seconda parte il percorso si sviluppa su pendii boschivi un po’ più ripidi che, in assenza di tracce, possono presentare difficoltà di progressione, che diviene di conseguenza più faticosa, e di orientamento.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta uscendo alla barriera di Aosta est; qui si prende la direzione per il Traforo del Gran San Bernardo e, usciti dalla seconda galleria, si devia a destra verso la Valpelline. Si risale tutta la valle sino a Bionaz dove, prima di entrare nell’abitato, si sale a sinistra seguendo le indicazioni per la diga di Place Moulin; giunti al termine della strada pulita si devia a destra verso l’Alpe Rebelle e, senza raggiungerla, si lascia l’auto appena dopo il bivio.
Descrizione
Dalla palina ci si incammina verso il piccolo avvallamento tenendo la sinistra; con un paio di tornanti ci si alza tra i radi alberi spostandosi quasi subito verso destra dove la pendenza è minore. Dopo qualche metro pianeggiante ci si alza sul pendio boschivo seguendo le paline e, superato qualche tratto più ripido, si arriva ad un grande masso isolato che si passa alla sinistra. Qui, avvicinandosi al lato opposto del piccolo pianoro dove si trova una palina, la pendenza spiana leggermente riprendendo subito per risalire con un largo tornante il dosso boschivo; sopra questo ci si sposta ancora verso destra passando accanto ad una roccia liscia oltre la quale il bosco si infittisce un po’. Passando tra alberi e qualche roccia ci si alza dolcemente sino all’uscita della vegetazione dove si apra davanti a noi un ampio pianoro; passati accanto ad un rudere si raggiungono le ben visibili baite di Chalon (1985 m) situate al suo limite opposto vicino al bosco. Rimanendo alla destra di queste ci si avvicina al canale; appena iniziata la sua risalita ci si sposta decisamente alla destra (ometto) entrando nuovamente nel bosco; questo, più fitto del precedente, si sale con un lungo traverso su pendii un po’ ripidi e con qualche breve tratto un po’ esposto. Compiuti poi un paio di tornanti si inverte la direzione nei pressi di un poco marcato promontorio spostandosi verso sinistra; percorso un centinaio di metri ci si alza più decisamente con stretti tornanti sul ripido pendio giungendo all’uscita del bosco. Qui si apre un grande vallone dominato nella sua parte alta dall’imponente Tour de la Tsà; rimanendo sulla destra si risalgono i bassi dossi arrivando a vedere così l’alpeggio che in pochi minuti si raggiunge.
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