Mont Rogneux – Bagnes – Vallese (CH)

30 gennaio 2016 at 21:15

giancarlo

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Quota 3095
Dislivello 1762
Difficoltà MS
Tempo 5h30′

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

 

Il Mont Rogneux è una panoramica cima che si trova sulla catena montuosa che separa la Val d’Entremont da quella di Bagnes nel Vallese svizzero. Nonostante il dislivello considerevole è una meta molto frequentata dagli scialpinisti per gli stupendi panorami che si godono dalla vetta e per gli ambienti grandiosi attraversati durante la seconda parte della salita; questa infatti si sviluppa dapprima lungo un sentiero, erto ma quasi sempre ben battuto, che risale ripide pendici boschive arrivando all’accogliente Cabane Brunet mentre da questa in poi lo scenario cambia radicalmente aprendosi verso ampi pendii e panorami sempre più suggestivi. Difficoltà tecniche vere e proprie si possono trovare nell’ultimo tratto verso la vetta dove, a seconda delle condizioni, possono essere utili i coltelli o, nei casi più indicati, lo si risale a piedi lasciando gli sci sulla dorsale. I panorami, come detto, sono grandiosi con viste ravvicinate sui vicini Combin e Velan e, da sud a ovest, sul Gran Paradiso, sulla Barre des Ecrins, sul Bianco e Jorasses e Aiguille Verte; bella anche la vista sulle cime dell’Oberland e sul lontano Weisshorn.

Avvicinamento

Dall’Italia si raggiunge la Svizzere col Traforo del Gran San Bernardo scendendo con la strada sino a Sembrancher dove si seguono le indicazioni la Valle di Bagnes risalendola sino a superare l’abitato di Lourtier; qui, prendendo la direzione per il lago Mauvoisin, si arriva ad un parcheggio situato poco oltre la partenza di una stradina chiusa da una sbarra metallica a quota 1320 m dove si può lasciare l’auto.

Descrizione

Dalla sbarra metallica si percorre la comoda strada, sempre ben battuta, sino a raggiungere un bivio segnalato da paline a quota 1361 m; qui si abbandona la strada e si imbocca il ben evidente sentiero che sale sulla sinistra entrando nel ripido bosco di conifere. Si percorrono numerosi tornanti con una pendenza costante e ben sostenuta giungendo ad uno slargo dove si esce temporaneamente dalla vegetazione. Tenendo la destra si passa accanto ad una grossa pietra isolata dopo la quale, ripreso il sentiero, si tiene la sinistra ad un bivio con una mulattiera e, spostandosi sempre in quella direzione, si arriva ad incrociare nuovamente la strada alla quota 1824 m. Con la pendenza che spiana decisamente si percorre ora la comoda strada arrivando ad alcune panoramiche baite (2031 m) dopo le quali, compiuti un paio di tornanti, si risale un piccolo promontorio alla sinistra del quale si trova il rifugio. . Dal rifugio ci si dirige verso le prime dolci ondulazioni in direzione sud ovest aggirandole nei punti di minor pendenza; tenendo leggermente la sinistra si passa subito alla destra di un piccolo promontorio roccioso, sormontato da qualche pinetto, risalendone il corto pendio. Dopo un breve tratto pianeggiante si passa ancora alla destra di alcuni successivi promontori salendo anche qui il pendio lungo ed un po’ più ripido nella parte finale del precedente. Alla sua sommità la pendenza spiana decisamente e si arriva sopra un esteso plateau che si attraversa al centro puntando ad un largo e poco inclinato pendio che si rimonta con qualche comodo tornante. Giunti al colle sopra il pendio (2476 m), si tiene la sinistra si percorre un tratto in leggera discesa giungendo alla base dei larghi dossi che si trovano di fronte risalendoli nell’avvallamento centrale; giunti poco sotto la parte più alta di questi si devia alla sinistra passando sotto una cima bifida arrivando al colletto alla sua destra (2780 m). Oltre questo la pendenza spiana temporaneamente e si compie un traverso raggiungendo più avanti una puntina sormontata da una piccola croce metallica e da un ometto poco sotto di essa (2854 m); seguendo la dorsale si compie qualche leggero saliscendi che ci porta ad un colletto con alcune paline alla base della cresta finale (2888 m). Questa la si sale inizialmente traversando alla destra del filo per poi raggiungerlo con qualche tratto un po’ ripido. Ora la cresta diviene comoda e, raggiunto il pendio finale, lo si rimonta sulla destra sino a quando l’inclinazione si addolcisce in prossimità della cuspide sommitale che in breve si raggiunge.

 

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