Rifugio Letey, o Champillon – Doues (AO)

22 gennaio 2016 at 17:30

giancarlo

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Quota 2422
Dislivello 908
Difficoltà MS
Tempo 2h30′

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

Il rifugio, una recente costruzione in muratura, si trova su un dosso panoramico da cui si gode uno splendido panorama sul sottostante vallone di Ollomont e sulla bassa Valpelline che parte dal Gran Combin, alla sinistra, sino alla Becca di Viou sulla destra. E’ una classica salita della zona di Doues di solito ben frequentata che non comporta alcuna difficoltà: infatti la progressione si effettua risalendo dapprima aperti pendii e panoramici alpeggi esposti a sud e poi quelli, altrettanto aperti e panoramici, che si addentrano nel vallone di Ollomont; in alternativa, sino a Plan Debat, si può anche risalire per la strada che però, compiendo numerosi ed ampi tornanti, ne allunga naturalmente il percorso ed il tempo di percorrenza. Da Plan Debat, anche qui, vi sono due possibilità di salita: proseguire diritto passando per le baite di Tsa de Champillon e poi deviare a sinistra oppure, come in questo caso, rimanere alla sinistra verso il bosco e poi per dolci ondulazioni pervenire al rifugio.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce alla barriera di Aosta est proseguendo poi verso il tunnel del Gran San Bernardo; subito dopo la seconda galleria si imbocca sulla destra lo svincolo per la Valpelline e si percorre la strada sino alla frazione di Rhins dove, sulla sinistra, si trovano le indicazioni per Doues. Risaliti alcuni chilometri e raggiunto il comune di Doues si seguono le indicazioni per Torrent e per Champillon; compiuti alcuni tornanti si giunge alla frazione di Haut Prabas dove termina di solito l’apertura invernale della strada e dove si può lasciare l’auto in qualche slargo attiguo.

Descrizione

Dal tornante si risalgono gli ampi pendii puntando, verso sinistra, ad una centralina idrica dopo la quale, superati pochi alberi, si riprende il pendio raggiungendo la ben visibile baita di Pontier che in breve si raggiunge (1653 m). Salendo ancora direttamente si arriva alle baite di Rossa (1724 m) che si lasciano alla sinistra per spostarsi verso un ampio canale sopra il quale si intercetta nuovamente la poderale; attraversatala si raggiungono le soprastanti baite Favre e proseguendo per gli ampi pendii, tagliata ancora un paio di volte la poderale, si rimane ben alla destra del bosco per arrivare alla baita di Arvus (2017 m). Superatala ci si tiene sulla destra entrando nel bosco che si risale con qualche tornante spuntando, appena fuori da esso, sull’ampio pianoro di Plan Debat (2085 m); qui ci si tiene verso sinistra andando a lambire il boschetto che si lambisce sino quasi al suo termine dove lo si attraversa tra gli ultimi tra gli ultimi alberi. Ora si compie un largo semicerchio verso destra dove, senza guadagnare eccessiva quota, si raggiungono alcuni bassi dossi; superatili con qualche lieve saliscendi si giunge sotto quello del rifugio che si raggiunge aggirandolo alla destra.

 

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