Mont de l’Arp Vieille – Valgrisenche (AO)

26 marzo 2016 at 09:40

giancarlo

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Quota 2970
Dislivello 1127
Difficoltà MS
Tempo 3h15′

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

Il Mont de l’Arp Vieille è una panoramica vetta che si trova appena a sud del Rutor nell’alta Valgrisenche e separa l’omonimo vallone da quello di San Grato. Insieme alla Becca di Prè d’Ament ( il “Sigaro”) è la più frequentata gita della valle sia per bellezza dell’ambiente sia per l’accesso della strada finchè non permette di proseguire verso l’alta valle. E’ comunque una un bella salita che offre panorami superlativi senza dover affrontare difficoltà particolari; l’itinerario, vista la frequentazione, è quasi sempre ben tracciato ma, vista l’esposizione in pieno sud, bisogna valutarne bene le condizioni. La salita, mai eccessivamente faticosa, permette infatti di godere di panorami via via più ampi e remunerativi della fatica fatta per raggiungere la vetta arrivando a vedere, a parte quelle adiacenti della valle, il gruppo del Monte Rosa, il Cervino con la Dent’ d’Herens, la Dent Blanche e l’Alphubel.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta superando la barriera di Aosta est per uscire al successivo casello di Aosta ovest; si seguono le indicazioni per Courmayeur arrivando ad Arvier dove, appena fuori di esso, si trovano le indicazioni per la Valgrisenche. Risalita tutta la valle si passa il capoluogo e si raggiunge la frazione di Bonne dove, poco oltre di essa, termina la pulizia della strada.

Descrizione

All’uscita di Bonne, dove di solito termina la pulizia della strada, si continua con un tratto in leggera ascesa su quest’ultima sino a trovare il primo bivio con un’altra stradina che sale a destra (1861 m) con le paline e le indicazioni per Arp Vieille. Compiuti un paio di tornanti si trova un secondo bivio con una stradina (1907 m) al quale, sempre seguendo le indicazioni, si sale a sinistra. Proseguendo con un tratto quasi rettilineo si giunge alla baita di Bochat (1961 m) dove, lasciatala alla sinistra, ci si alza nel rado bosco per tagliare alcuni tornanti della strada; ripresala poco sopra la si percorre per poche decine di metri ancora verso sinistra per abbandonarla di nuovo e salire più direttamente verso destra. Quando la pendenza diminuisce si arriva in una conca molto ampia che si attraversa in direzione di una baita che si scorge in lontananza; raggiuntala (2227 m) si piega a sinistra per compiere un traverso sui dossi che si aggirano sino ad entrare, sulla destra, in un grande vallone dal fondo quasi pianeggiante. Senza addentrarsi troppo e quando questo inizia a deviare leggermente a destra, si risalgono i ripidi pendii alla sinistra raggiungendo una larga dorsale che separa due larghi canali; la si risale sino al suo culmine sino ad un affioramento roccioso alla cui base si traversa brevemente a sinistra. Qui si entra nella parte alta del  canale di sinistra e si guadagna quota tenendo la sinistra per avvicinarsi più sopra, sempre alla sinistra, ad una spalla sulla cresta (2800 m ca);  si rimane ora alla destra della dorsale risalendo il pendio un po’ ripido in direzione della vetta ormai vicina. Giunti sotto di essa, e a seconda delle condizioni e della tracciatura, si sale un breve strappo ripido e si traversa alla destra passando di poco sotto la punta che si raggiunge con una breve inversione di una decina di metri.

 

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