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Mont Fourchon – St. Rhémy (AO)
Quota | 2911 |
Dislivello | 1158 |
Difficoltà | MS |
Tempo | 3h30′ |
Il Mont Fourchon è un eccellente punto panoramico sulla cresta di confine italo – svizzera che separa l’alta valle del Gran San Bernardo italiana con l’alta Val Ferret svizzera e la sua lunga salita (oltre 14 km di sviluppo) si svolge nell’alta valle di St. Rhémy per poi insinuarsi in uno splendido vallone secondario. L’escursione, non presentando difficoltà tecniche, è molto frequentata dagli scialpinisti; l’unico tratto un po’ delicato è quello che si trova negli ultimi metri di cresta dove, a seconda delle condizioni della neve, possono essere utili i ramponi per raggiungere la vetta, che è veramente poco spaziosa, lasciando gli sci qualche metro al di sotto. Le via di salita nei valloni variano notevolmente a seconda delle tracce e delle condizioni percorrendo a volte la strada e a volte risalendo direttamente i pendii; volendo poi accorciare notevolmente il dislivello si può, in anni di buon innevamento, attendere l’apertura della statale che di solito è tra la fine di maggio ed i primi di giugno lasciando l’auto a Baou ed iniziare da lì la salita.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta uscendo alla Barriera di Aosta est e si prosegue seguendo le indicazioni per il Traforo del Gran San Bernardo continuando sulla statale sino all’ingresso di St. Rhémy en Bosses dove sulla destra si trova l’imbocco della strada estiva del Passo del Gran San Bernardo; la si risale superando la frazione di Bourg St. Rhémy e,compiuti un paio di tornanti, si prosegue sino a dove la strada è pulita (1700 m circa) e dove si trova uno slargo per parcheggiare l’auto.
Descrizione
Dal parcheggio si continua sulla strada innevata per un tratto in piano passando quasi subito alla sinistra di una palina segnaletica per poi attraversare un largo ponte da cui si ha una bella visuale della parte alta del vallone. Proseguendo oltre il ponte si abbandona la traccia della strada e, con percorso rettilineo in leggera salita nel rado bosco, si supera dapprima la baita di La Tuette (1792) ed in seguito si lascia alla sinistra la baita di Ru (1861) e si passa sotto il viadotto del Tunnel del Traforo del Gran San Bernardo oltre il quale si apre completamente il vallone. Rimanendo sulla traccia di una poderale si taglia il pendio riprendendo appena più sopra nuovamente la strada che si percorre sino al tornante quota 2091 m; si sale ora sul pendio, ripido all’inizio, che si allarga poco sopra e, rimanendo indifferentemente al centro o sulla sinistra, raggiunge di nuovo la strada poco sopra la casa cantoniera della località La Cantine dove, se visibile, si trova un varco del guardrail (2237 m). Da qui la pendenza diminuisce sensibilmente e si prosegue, seguendo il percorso della strada, verso una grande roccia di forma triangolare a sinistra della quale si trova la baita di Baou; senza raggiungerla si risale un dosso alla sinistra di essa e con un breve traverso si entra nel più ampio vallone alla destra. Quando la pendenza diminuisce si prosegue tenendosi dapprima prevalentemente nella parte centrale, passando nei punti di minor pendenza di alcuni bassi dossi nevosi, spostandosi poi verso destra risalire un pendio che, con uno strappo un po’ ripido, porta ad una larga insellatura da dove si vede la parte terminale della salita. Si cammina ancora per un breve tratto in una piccola conca rimanendo sulla sinistra e con qualche tornante più erto si raggiunge un colletto dove si possono lasciar gli sci e dal quale inizia un traverso che porta in breve all’inizio della corta crestina da percorrere per raggiungere la poco spaziosa vetta.
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