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Punta Monpers – Pila (AO)
Quota | 2792 |
Dislivello | 984 |
Difficoltà | E |
Tempo | 3h15′ |
Una classica e bella gita primaverile nella conca di Pila da effettuarsi con piste chiuse visto che la prima parte dell’itinerario si effettua su di esse; appena superati gli impianti di risalita ci si inoltra tra i dossi della destra orografica dell’ampio vallone; nel programmare la salita bisogna assicurarsi che i ripidi pendii sotto la Tête Noire ed il Mont Belleface abbiano ben scaricato. Le pendenze sono continue ma mai eccessivamente ripide con qualche breve saliscendi e poi il traverso finale per giungere al colletto sotto la vetta le cui condizioni sono da valutare al momento. L’ambiente, pur sviluppandosi a ridosso degli impianti, è bello e di ampio respiro col panorama dalla vetta che spazia dalla vicina Grivola e Gran Paradiso con le prealpi limitrofe e, a nord, la splendida visuale della catena alpina dal Monte Bianco al Rosa.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce alla barriera di Aosta est; si seguono le indicazioni per la stazione sciistica di Pila e, raggiuntala, si sale al comodo posteggio superiore oltre il sottopassaggio.
Descrizione
Dal posteggio si sale la scaletta metallica che porta alla partenza della seggiovia; lasciatala alla destra si risale la larga pista che arriva alla partenza della seggiovia “La Nouva”. Da questa si risalgono i dossi sotto i tralicci che, con qualche strappo, ci fanno arrivare alla baita di Chatelaine (2114 m); la si supera sulla destra e si raggiunge un baretto sulle piste che rimane poco al di sopra di essa. Ora, spostandosi leggermente sulla destra, si prosegue sulla pista appena sopra il bosco raggiungendo una palina indicativa delle piste di sci (2229 m) affiancata da un piccolo traliccio. Si punta adesso leggermente sulla destra verso i dossi antistanti il piccolo boschetto che si trova alle pendici di una bastionata rocciosa; senza raggiungerlo si costeggia quest’ultima nella parte bassa con un traverso che presenta qualche leggero saliscendi. Passando prevalentemente sulla fiancata dei dossi conviene non abbassarsi troppo di quota verso gli invitanti pendii canale centrale e, con qualche tratto un po’ ripido, si raggiungono così quelli della parte alta. Giunti quasi sotto il colle Tsa Séche, riconoscibile sulla sinistra dall’ampio e ripido scivolo, si inizia a traversare sulla destra passando sotto la Punta Tsa Séche e la successiva crestina arrivando ad un’ampia insellatura qualche decina di metri sotto la vetta. Deviando a destra si percorre dapprima la dorsale sul suo comodo filo e, successivamente, si passa alla destra di un piccolo affioramento roccioso compiendo un traverso un po’ esposto; giunti sotto la cuspide si lasciano di solito le racchette e si percorrono i pochi metri che portano al panoramico omino di vetta.
Ciao, ci stavamo giusto domandando dove andare i prossimi giorni.. :-))) Grazie della relazione e dell'idea. Roby