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Grand Vaudala – Rhêmes Notre Dame (AO)
Quota | 3279 |
Dislivello | 1509 |
Difficoltà | BS |
Tempo | 4h00′ |
La Gran Vaudala è la cima più elevata che si trova sulla cresta che, separando il Piemonte con la Valle d’Aosta, collega il Col Rosset ed il Col Nivoletta nell’alta Valle di Rhêmes. La salita effettuata dal Rifugio Benevolo si svolge in uno dei più begli ambienti scialpinistici della Vallée con pendenze moderate all’inizio ma che nella parte alta divengono più impegnative; passando molti dossi e avvallamenti bisogna valutare bene le condizioni del manto nevoso soprattutto nei cambi di pendenza. Dalla vetta la vista è spettacolare sul vicino gruppo del Gran Paradiso, sulla parte alta della Valle dell’Orco e sul bellissimo comprensorio dell’alta Valle di Rhêmes; più lontano si vedono il Dente del Gigante con le Grandes Jorasses, il Grand Combin ed un infinito stuolo di vette, non meno belle, del versante italiano e francese.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino Aosta superando la barriera di Aosta est per uscire al casello di Aosta ovest; si prende la direzione per Courmayeur , superato il comune di Villeneuve, si seguono le indicazioni per la Val di Rhêmes. Superato il capoluogo di Rhêmes Notre Dame si prosegue sino a Thumel dove si lascia l’auto nel comodo parcheggio oppure, se la strada è ancora chiusa, sino a Pellaud allungando il percorso.
Descrizione
Dal parcheggio si imbocca il sentiero che inizia alle paline vicino all’ultima casa e ci si alza sulla destra orografica del vallone della Dora di Rhêmes; dopo pochi minuti ci si abbassa verso un ponticello che si attraversa proseguendo sempre verso l’interno. Senza eccessiva pendenza si attraversa la bassa vegetazione giungendo alla base di un corto pendio un po’ più ripido; risalitolo la pendenza spiana e, sempre in traverso, si arriva alla strada sulla quale si prosegue sino al piccolo pianoro sotto il rifugio che si raggiunge in pochi minuti. Da questo si prosegue verso sud passando poco al di sotto il Dortoir e risalendo un corto pendio sulla sinistra che porta al fondovalle superiore; qui lo si attraversa a sinistra perdendo qualche metro di dislivello alzandosi con un traverso non ripido oltrepassando la larga dorsale che scende dalla Punta Paletta. Piegando sempre più verso sinistra si passa nei punti di minor pendenza tra le gobbe ed i valloncelli e quando la pendenza aumenta un po’ ci si indirizza verso la solitaria guglia della Punta Nivoletta. Superata una piccola conca alla sinistra del suo pendi finale si traversa ancor più a sinistra superando un’ampia dorsale; qui, con la pendenza aumenta sensibilmente, si sale un pendio dopo il quale, valutando bene le condizioni, si taglia a sinistra traversando un pendio un po’ esposto sotto la cresta della Vaudala. Ora la pendenza spiana leggermente e, risalito brevemente l’ampio pendio, si traversa ancora a sinistra passando sotto la punta sud della Vaudala; oltrepassatala si piega verso destra puntando al colle tra le due punte che si raggiunge dopo una breve risalita al termine del traverso. Raggiunto il colle (3210 m) non resta che percorrere la breve dorsale, rimanendo preferibilmente sul lato piemontese, che conduce alla vetta sormontata dalla palina di una stazione meteorologica.
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