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Laghi e Colle Frudiere – Brusson (AO)
Quota | 2269 |
Dislivello | 1008 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 9 |
Tempo | 3h15′ |
I bei laghi di Frudiére ed il Passo si trovano nella parte alta dell’omonimo vallone che si dirama da quella principale di Ayas e che continua, una volta giunti al Passo, dalla parte opposta nel Vallone della Forka in Valle di Gressoney. L’escursione risulta un po’ monotona nella parte iniziale su sterrate di servizio agli alpeggi ma, abbandonate quest’ultime, la monotonia si dimentica subito quando si inizia a camminare sul bel sentiero che sale in un bell’ambiente di media montagna; i laghi poi, di cui l’inferiore è di poco più esteso del superiore, si trovano in due solitarie ed amene conche dove si possono trovare esemplari di fauna alpina. Al Passo, dove si trova un grosso ometto, si può avere un bello scorcio sul lontano Monte Banco mentre, tra le vette circostanti, domina il Mont Nery a sud ed il Mont Taf a nord. Al ritorno, volendo aumentare ed allungare un po’ dislivello ed escursione si può rientrare dal sentiero che, percorrendo l’opposto versante orografico, passa da boschi solitari e poco frequentati ma dove si può avvistare qualche cerbiatto.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta uscendo al casello di Verres per proseguire in direzione della Val d’Ayas.Appena entrati nel territorio di Brusson si trova sulla destra la deviazione per Granes; si risale la stradina oltrepassando il castello e, attraversato il villaggio, si giunge alla poderale col cartello di divieto di transito dove si lascia l’auto nel poco spazio a lato della strada.
Descrizione
Dal cartello di divieto di transito ci si incammina sulla poderale dove si supera uno sbarramento artificiale del torrente poco oltre il quale si devia a sinistra attraversando il ponte (1499 m); oltrepassatolo si prende il sentiero che, salendo con pendenza moderata, entra nel bosco alla sinistra arrivando alle baite di Charbonniere (1600 m). Passando tra le baite sulla destra si riprende nuovamente la poderale che, appena dopo aver superato la baita di Collet (1646 m), si lascia di nuovo temporaneamente imboccando il sentiero che, alla sinistra, ne taglia un paio di tornanti. Tornati sulla strada si supera anche l’alpeggio di Restol (1687 m) dopo il quale, ignorato il sentiero che si stacca sulla destra entrando nel bosco (1733 m), si giunge in vista di un ponte sulla sinistra (1751 m); attraversatolo si arriva subito ad un ampio pascolo, oltre il quale, camminando su una pista agricola, si passa alla sinistra della baita di Champ Charlec (1787 m) e così pure alle successive baite diroccate (1815 m); abbandonata temporaneamente la pista si prende il sentiero che costeggia il basso pendio erboso e che termina in corrispondenza dell’alpeggio di Frudiére (1858 m). Qui si percorre ancora per poco la pista agricola e, superata l’area di una vecchia valanga, si scendono pochi metri verso il torrente dove si trova il sentiero; questo sale in diagonale nel bosco incrociando subito un bivio (1892 m) al quale si tiene la destra e, subito dopo aver percorso qualche saliscendi, si trova un successivo bivio, senza segnalazioni, in corrispondenza di un ponticello (1890 m). Rimanendo alla sinistra si continua sul bel sentiero sempre evidente che, con percorso pressoché rettilineo, risale dolcemente la destra orografica del bel vallone; risalito brevemente qualche metro tra grosse rocce, si prosegue su fondo erboso passando alla base di una vecchia frana dopo la quale si arriva ad una piccola pozza che si aggira sulla sinistra. Da qui ancora pochi minuti di salita e si scollina arrivando in vista del lago inferiore di Frudiére (2038 m). Continuando col sentiero che lo aggira sulla destra, si supera subito un bivio e si prosegue poco più in alto della riva iniziando poi a salire un po’ più decisamente avvicinandosi alla bastionata; il sentiero qui presenta brevi tratti, che non oppongono però alcuna difficoltà, dove è necessario qualche passo un po’ “lungo” e passata una baita (2131 m) si piega decisamente a sinistra verso un canalino erboso. Risalitolo questo si allarga sempre più sbucando sulle rive del lago superiore di Frudiére (2233 m). Seguendo le frecce si percorre il sentiero che lo costeggia sul lato destro e che in pochi minuti conduce all’ampia insellatura del Passo Frudiére (2269 m). Rientrati al bivio incontrato al lago inferiore, e volendo variare in parte il percorso del ritorno, si sale alle vicina baite di Lac (2067 m) dove si tiene la sinistra, sentiero poco visibile nell’erba, verso il bosco. Il sentiero, continuando a salire nel bosco, passa poco al di sotto di una baita contornando la fiancata della montagna; al termine del tratto in salita si scende dapprima dolcemente e poi, in corrispondenza di una frana, più decisamente verso un ben visibile pianoro con una torbiera. Lasciatala alla sinistra si cammina ancora per pochi minuti arrivando alla baita diroccata di Chatelet (2033 m) dalla quale si arriva quasi subito a Pichiou (1949 m); qui il sentiero, un po’ rovinato dalla presenza del bestiame, scende proprio sotto la verticale della baita rientrando nel bosco e, divenendo più visibile, compie ancora un paio di tornanti raggiungendo il ponticello in corrispondenza del bivio a quota 1890 m incontrato all’andata dal quale si rientra col percorso di salita.
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