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Pointe Rousse – Cogne (AO)
Quota | 2695 |
Dislivello | 1214 |
Difficoltà | EE |
Segnavia | 13, 13D |
Tempo | 3h45′ |
La Pointe Rousse si trova sulla sinistra orografica del vallone delle Acque Rosse, una diramazione di quello dell’Urtier sopra Lillaz a Cogne. La punta in se stessa non offre molto di più di altre del circondario, ma è l’ambiente di salita nello splendido e solitario vallone che dà il valore aggiunto all’escursione: poca frequentazione umana ma molti esemplari di marmotte e camosci che, a branchi anche numerosi, si spostano sugli impervi versanti delle montagne circostanti. L’itinerario di salita, proprio per questi motivi, abbandona quasi subito il sentiero principale all’ingresso del vallone e si sposta sui dossi dove gli animali sono soliti pascolare; su di essi si compiono alcuni aggiramenti e saliscendi passando da un paio di piccoli laghetti arrivando a questa punta, un po’ defilata dalle altre, dalla quale si possono vedere anche gli scoscesi versanti della parte opposta. Chi non volesse camminare troppo fuori sentiero può comunque raggiungere senza difficoltà la cima percorrendo il percorso descritto in discesa e, anche per questo motivo, l’anello nel vallone può essere percorso anche in senso inverso.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta e, superata la barriera di Aosta est, si esce al casello successivo di Aosta ovest prendendo la direzione per Cogne. Risalita la valle e raggiunto il capoluogo si prosegue per la frazione di Lillaz dove, all’ingresso dell’abitato, si trova un comodo parcheggio per lasciare l’auto.
Descrizione
Dal piazzale del parcheggio si prende la strada che parte dal suo fondo sulla sinistra e si prosegue per qualche decina di metri sino ad incontrare alcune paline sulla sinistra che si trovano all’inizio di un sentiero che sale a gradini; imboccato il sentiero ci si alza decisamente oltrepassando alcuni bivi ben indicati dalle paline dopo le quali, sfiorata la strada, ci si dirige verso una bastionata rocciosa che si risale passando da una condotta dell’acqua. Contornata la bastionata si passa davanti ad una cappelletta (1822 m) dalla quale si perde qualche metro di dislivello e si giunge ad un pascolo dove al suo inizio si trova un bivio al quale si tiene la destra per attraversarlo; si passa dunque a distanza davanti alle baite di Goilles superiori e, svoltando leggermente alla sinistra, si percorre un breve tratto in falso piano in discesa per raggiungere la vicina baita di Goilles inferiori (1834 m). Le si passa davanti e ci si avvicina al torrente che si attraversa su un ponte dopo il quale si sale leggermente costeggiando un pendio erboso al termine del quale si attraversa una mulattiera e si prende il sentiero che entra nel bosco (1856 m). Ora la pendenza aumenta un po’ rimontando l bosco con tornanti che si alternano a brevi traversi coi quali ci si sposta verso l’alto e, dopo una serie di strette curve, si supera un breve tratto protetto da un corrimano; risalito ancora un canale erboso si contorna ancora verso destra arrivando ad una breve discesa al termine della quale si trova un bivio segnalato dalle paline (2140 m). Qui si tiene la sinistra e, abbassatisi leggermente, si attraversano due torrenti su altrettanti ponti di legno dopo i quali si sale verso sinistra sul pendio arrivando in breve al casotto del P.N.G.P. di Teppes Longues (2162 m). Compiuti pochi tornanti si passa da un poco marcato colletto erboso e, tenendo la destra, si giunge ad una bassa bastionata rocciosa camminando sul sentiero sorretto da un breve muretto a secco. Dopo di questo si passa un pianetto erboso e, col sentiero che contorna un basso promontorio, si procede a mezzacosta entrando nel vallone dell’Urtier; senza guadagnare eccessiva quota si avanza con percorso pressoché rettilineo sino ad incrociare un bivio segnalato dalle paline sopra un sasso (2362 m) al quale si prende il sentiero che sale alla destra. Compiuto subito un tornante si sale con leggera pendenza percorrendo la fiancata erbosa della montagna in senso inverso a quello sino ad ora salito; il sentiero, passando sotto ad una placconata rocciosa si dirige verso una bassa puntina che si supera alla sinistra. Compiuti un paio di tornanti si aggira poi la cima rocciosa e, attraversata una breve pietraia, si entra nella parte bassa del vallone delle Acque Rosse; rimanendo sulla sinistra (destra idrografica) si passa poco sopra un laghetto indirizzandosi verso una poco marcata depressione oltre la quale, sulla sinistra, si trova un rudere (2490 m). Si cammina ancora per pochi minuti e si abbandona il sentiero scendendo verso il torrente che si guada nel suo punto migliore (ometto 2516 m); tenendo la sinistra, e senza guadagnare quota, si aggira una dorsale erbosa proseguendo verso il successivo dosso e, senza raggiungerlo, lo si aggira per proseguire a sinistra. Camminando con qualche saliscendi in traverso si perde poi leggermente quota avvicinandosi ad un primo laghetto alla cui destra si risalgono delle gradinate di rocce ed erba. Aggirato anche questo rilievo si devia alla destra per salire ad un colletto (2600 m) dal quale, scesi di poco, si passa sopra ad un secondo laghetto per risalire un corto pendio erboso. Alla sua sommità si scende di poco e si devia a sinistra andando anche qui ad aggirare un dosso prevalentemente roccioso dopo il quale si sale un breve tratto ripido verso una puntina; passatala a destra si cammina in piano verso la nostra meta ormai visibile. Avvicinandosi ad essa si attraversa una breve pietraia sopra la quale si trova l’ormai vicino ometto di vetta. Per il ritorno si scende verso il vallone che digrada verso est in direzione del torrente del fondovalle; senza percorso obbligato si scende il poco inclinato pendio raggiungendo il torrente nel suo punto migliore per poi risalire il breve strappo per raggiungere il sentiero segnato e da questo, deviando alla sinistra, si ritorna.
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