Archivio
-
Ultimo aggiornamento
Articoli – Commenti – Tags
Più visti
- Escursioni in Valle d’Aos…: VALLE D’AOSTA Valle di Gressoney 0 commento/i
- Punta Gnifetti, Capanna M…: Quota: 4561 m Dislivello: 1341 m Difficoltà 1 commento/i
- Lago Layet – Saint Marcel…: Quota 2278 Dislivello 783 Dif 0 commento/i
- Indici: Indice Alpinismo Indice Escursionismo Indice escursionismo 0 commento/i
- Laghi di Campliccioli, Ci…: Quota 1358 (Campliccioli),2260 (Cingino), 2339 ( 2 commento/i
Tags
alpinismo bivacchi canavese-valle dell'orco ciaspole cogne courmayeur escursioni escursioni ad anello escursioni invernali google earth gran san bernardo gruppo del bianco gruppo del rosa laghi alpini la thuile ossola parchi e riserve parco mont avic parco naz. gran paradiso parco valgrande piemonte pila quota 3000 racchette da neve Rhȇmes rifugi saastal san barthelémy scialpinismo sempione svizzera tracce gps val bognanco valdigne valgrisenche valle d'aosta valle d'ayas valle di gressoney vallese valpelline valsavarenche valsesia Valstrona valtournenche verbano
Monte Croce – Champoluc (AO)
Quota | 2893 |
Dislivello | 1293 |
Difficoltà | E |
Segnavia | AV1, 4, sn |
Tempo | 4h00′ |
Il Monte Croce (o Mont Brun) si trova nell’alta Val d’Ayas tra il vallone di Nannaz e quello, più ampio, delle Cime Bianche. Nella prima parte, sino al rifugio Grand Tournalin, l’itinerario è in comune con quello dell’Alta Via 1, mentre oltre si sviluppa su comodo sentiero ed infine su una traccia sempre ben visibile: solo su quest’ultima si può trovare qualche difficoltà in caso di terreno bagnato, mentre per il resto non vi sono tratti impegnativi o eccessivamente ripidi. Durante la salita si trovano numerose baite panoramiche ed ampi pascoli dai quali si godono viste ravvicinate sulle montagne circostanti quali la Becca ed il Palon di Nana; dalla vetta invece è spettacolare sulla vicina Gobba di Rollin, proprio davanti, e al vicino gruppo del Monte Rosa e del Cervino. Molto bella è anche la vista del versante meridionale del roccioso Grand Tournalin con l’adiacente Petit Tournalin e Roisetta.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce al casello di Verres seguendo poi le indicazioni per Champoluc; raggiunto il comune lo si attraversa in direzione di St. Jacques dove si lascia l’auto nel parcheggio all’ingresso del villaggio.
Descrizione
Dal parcheggio si cammina sulla strada asfaltata che sale di fianco alla chiesetta sino a trovare, in corrispondenza del ponte, le paline delle escursioni del territorio; qui si devia a sinistra e dopo pochi metri si imbocca il sentiero che si alza a destra all’inizio di un muro di contenimento. In pochi minuti si arriva alle baite di Pelioz (1717 m) che si attraversano piegando poi a sinistra e, seguendo lo steccato, si entra nel bosco di conifere. Appena fuori di esso si incontrano le baite di Drotes (1756 m) dopo le quali si rientra nel bosco dove la pendenza aumenta un po’; usciti da questo si supera una baita (1826 m) e da questa si attraversa un pascolo per raggiungere la successiva baita di Croues (1862 m). Rientrati nel bosco lo si risale con buona pendenza incrociando, fuori di esso, la poderale (1957 m) che si percorre per qualche decina di metri alla sinistra ritrovando il sentiero che sale a destra appena prima di un ponte. Attraversato ancora per un breve tratto il bosco, si esce in un pianoro in fondo al quale si trova la baita di Nannaz inferiore (2041 m) dopo la quale si riattraversa di nuovo la poderale; si percorre ora per un breve tratto una mulattiera che si restringe quasi subito salendo nel rado bosco; qui si trova una palina seguita da un bivio al quale, ignorato il sentiero di sinistra, si prosegue diritto in leggera salita (2096 m) entrando così nell’ampio vallone di Nannaz. La pendenza ora diminuisce e si cammina per un breve tratto alla sinistra del torrente attraversandolo più avanti, prima di risalire il pendio che ci porta all’alpe Tournalin inferiore (2276 m). Senza arrivarvi, il sentiero compie qualche tornante giungendo ad intercettare la poderale (2336 m) che si attraverserà un paio di volte per tagliarne i tornanti; quando la pendenza spiana leggermente, si attraversa un pascolo con alcune pietre e ci si indirizza verso il basso promontorio erboso sulla destra. Arrivati alla sua base si piega a destra risalendo l’ampio canale, che con alcuni tornanti più ripidi, porta alla sua sommità dove si trova il rifugio Grand Tournalin (2546 m). Superatolo alla sinistra, si prende il sentiero segnato dalle paline al bivio adiacente e si cammina verso un basso dosso di erba e rocce che si risale per aggirarlo verso sinistra; si traversa ora in leggera discesa verso una piccola conca con un laghetto dove si rimane a mezzacosta e,attraversata la fiancata, ci si avvicina al torrente, immissari del laghetto, che si guada nel suo punto migliore (2636 m). Con la pendenza che cresce gradatamente si rimonta l’erto pendio che conduce prima ad una spalla (2749 m) e successivamente al vicino colle dove, poco prima dei grandi ometti si trova un bivio (2797 m). Abbandonato alla sinistra il sentiero principale, si sale su una visibile traccia di terriccio che rimane alla destra della dorsale raggiungendola poco sopra dopo aver superato qualche gradino su ripide roccette. Superato questo breve tratto, si cammina più comodamente sulla dorsale dove si attraversa una breve pietraia arrivando, poco sopra, all’anticima dalla quale in pochi minuti si raggiunge la vetta sormontata da un ometto con una croce lignea.
Commenti