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Tȇte Entre Deux Sautes – Courmayeur (AO)
Quota | 2728 |
Disl. | 1078 |
Diff. | E |
Segnavia | 42 |
Tempo | 3h00′ |
La meta di questa escursione, che è un classico giro ad anello nella splendida Val Ferret, è uno dei punti più privilegiati per godere del panorama sulla catena del Bianco e soprattutto dei dirimpettai Dente del Gigante e Grandes Jorasses. Il belvedere dalla cima è veramente superbo e quindi conviene programmare la gita con le condizioni meteo favorevoli affinché la visuale sia la migliore possibile. Si passa dal bel rifugio intitolato al mito dell’alpinismo Walter Bonatti per risalire i pascoli del vallone di Malatrà e le difficoltà sono praticamente nulle anche sul tratto di cresta che dal Col Entre Deux Sautes arriva alla panoramica vetta.
Avvicinamento
Percorrendo la A-5 Torino-Aosta si supera la barriera di Aosta est e si prosegue sull’autostrada in direzione Courmayeur. Arrivati al termine dell’autostrada e proseguendo per il traforo del Monte Bianco si trova a destra di un tornante la deviazione per la Val Ferret; si continua sulla strada risalendo la valle sino a superare di poco la frazione di Lavachey, si fanno un paio di tornanti e ad una quota di 1695 m circa si può lasciare l’auto in qualche slargo in prossimità del cartello alla partenza dell’itinerario che si trova a destra della strada.
Descrizione
Dalla strada di fondo della Val Ferret si parte in corrispondenza del ben visibile cartello segnaletico posto all’inizio di una stradina con divieto d’accesso e si risalgono, con comodi tornanti, i verdi pendii della valle sino ad arrivare ad un bivio segnalato da alcune paline dove si abbandona la mulattiera per continuare su sentiero che si stacca sulla sinistra. Durante la salita si supera una zona boschiva e si arriva in spazi più aperti da dove , volgendo lo sguardo verso ovest, si hanno magnifiche visuali sulla opposta Val Veny; il tracciato, passando su terreni erbosi e senza eccessiva pendenza, volge a sud ed in breve giunge al rifugio Walter Bonatti. Al rifugio, che si lascia sulla sinistra, si trovano le paline che ci indicano di proseguire sempre verso sud in direzione del Col Entre Deux Sautes: qui si può già vedere in alto un po’ spostata sulla destra la piramide meta dell’escursione. Camminando su dolci pendii di verdi pascoli si passa accanto alle vicine baite di Malatrà desot (2054 m) e addentrandosi sempre più nel vallone si passa accanto all’alpeggio di Giuè damon (2226 m) dove si trova un altro bivio, segnalato da una palina, in corrispondenza del quale si tralascia la traccia di sinistra e si continua diritto verso il fondo della vallata spostandosi gradualmente sulla destra. Il sentiero, sempre evidente, sale poi decisamente verso destra arrivando all’ampia insellatura del Col Entre Deux Sauts da cui si imbocca una traccia sulla destra che contorna in salita l’evidente piramide erbosa posta all’inizio della cresta di salita. Quest’ultima si raggiunge in breve e la si risale comodamente seguendo le dolci ondulazioni della dorsale sino al grosso omino di pietre posto sulla sommità.
Ridiscesi al colle si devia a destra per un sentiero che scende verso la testata della comba di Arminaz giungendo al bivio che si trova poco prima di un torrentello al di sopra dell’alpeggio di Tsa de Sècheron (2259 m); si prosegue davanti alla baita e si continua a scendere sulla destra orografica avendo davanti l’imponente mole delle Grandes Jorasses e più a destra il ghiacciaio di Freboudze passando dapprima vicino all’alpeggio di Arminaz damon e successivamente sopra quello di Arminaz desot situato nei pressi di un ponticello poco sotto il sentiero. Ora il tracciato contorna verso destra la fiancata della montagna e arriva all’alpeggio di Sécheron (1921 m) dove, tralasciata la traccia che passa al di sopra di esso, si passa davanti alle baite per imboccare una larga mulattiera che ci porta al bivio trovato poco sopra la partenza e da qui in breve si torna alla strada di fondo valle.
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