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Becca di Roisan – Roisan (AO)
Quota | 2544 |
Dislivello | 1078 |
Difficoltà | EE |
Segnavia | 1 C |
Tempo | 3h15′ |
La Becca di Roisan si trova sopra il comune di Roisan sulla cresta che scende verso ovest dalla Becca di Viou, al confine tra il fondovalle aostano ed il vallone del Gran San Bernardo. L’escursione si può dividere in due parti distinte: la prima su poderale e comodo sentiero in leggera pendenza, mentre la seconda, dal bivio a quota 1819 m, su terreni continuamente ripidi e pietraie con grossi massi che presentano solo pochi tratti dove la pendenza spiana leggermente. Questa seconda parte, pur essendo faticosa, arriva ad una bella dorsale panoramica che si segue sino in vetta seguendo frecce di vernice ed ometti situati sempre nei posti giusti; l’unica accortezza può essere quella di percorrerla in assenza di nebbia o nuvole basse che potrebbero causare qualche problema di orientamento sia sulle labili tracce del sentiero tra la bassa vegetazione sia sulle pietraie de attraversare. Il panorama, precluso solo verso la soprastante Becca di Viou, è eccezionale sulle vetta della bassa valle con Gran Paradiso, Grivola e gruppo del Rutor ma, soprattutto, sui vicini Grand Combin e Velan e i “4000″ dell’alta Valpelline e Svizzera; molto bello, anche se più lontano, è quello che si gode sul gruppo del Monte Bianco con la sua catena che arriva al Mont Dolent.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta uscendo alla barriera di Aosta est; si prende la direzione Aosta e, giunti alla rotatoria di St. Cristophe si svolta a destra seguendo le indicazioni per Sorreley e La Montagne. Percorso qualche chilometro si trova sulla sinistra il bivio per Blavy che si raggiunge con un lungo spostamento verso nord; raggiunta la frazione si può lasciare l’auto nel parcheggio dietro la chiesetta.
Descrizione
Dal parcheggio si sale sulla stradina asfaltata arrivando subito ad un bivio dove si ignora il sentiero che, sulla destra, sale sul muretto di contenimento; continuando in falsopiano si giunge al termine dell’asfalto dove, anche qui, si ignorano alcune diramazioni della poderale che, compiuti un paio di tornanti, arriva ad un successivo bivio segnalato dalle paline (1568 m) dal quale si continua diritto. Proseguendo su modesta pendenza, si oltrepassa la baita diroccata di Plasse (1653 m) salendo poi alcuni tornanti oltre i quali riprende il percorso in traverso nel bosco; qui si incontra un altro bivio con un sentiero che sale da sinistra (1722 m) ed in pochi minuti, superato un cancello per il bestiame, si arriva alle panoramiche baite di Praperiaz (1727 m). Appena superato l’alpeggio si trovano su una pietra alla destra i segnavia dai quali si prende il sentiero che, perdendosi un po’ nell’erba, si avvicina al bosco; entrati nella vegetazione si prosegue sempre con lieve pendenza sino ad un bivio (1819 m) al quale si devia decisamente a destra salendo subito un ripido tratto che risale una poco marcata dorsale. Oltrepassato con l’aiuto di qualche gradino in legno un successivo tratto in forte pendenza ci si avvicina ad una grossa frana di rocce che si costeggia rimanendo alla sinistra; si sale sempre nel bosco su pendenza molto sostenuta attraversando poi una piccola frana oltre la quale, spostandosi sempre verso sinistra, si giunge dove il bosco si dirada un po’ e la pendenza diminuisce leggermente. Superato un piccolo promontorio si compie qualche leggero saliscendi riprendendo a salire decisamente tra le poche piante dove, salito un erto vanalino erboso, si esce in spazi aperti tra rododendri e bassi cespugli all’inizio di una larga dorsale. Seguendo la traccia del sentiero, che a tratti si perde un po’, ci si sposta ora leggermente verso destra avvicinandosi ad una grande pietraia che si sale su grosse ma stabili rocce seguendo frecce gialle ed ometti; al suo termine si riprende il sentiero che raggiunge il filo della dorsale da risalire su terreno misto avvicinandosi alla successiva pietraia sotto l’evidente anticima. Giunti ad una panoramica puntina sulla dorsale si devia a sinistra andando ad attraversare la conca seguendo anche qui frecce ed ometti con qualche passaggio atletico per superare le rocce più grosse nei punti migliori. Salendo ora più direttamente si raggiunge la ripida dorsale che scende dalla vetta e che si sale, anche questa, su grosse pietre; quando la pendenza spiana si passano alla sinistra alcune rocce lisce sottostanti la croce lignea situata qualche metro al di sotto della vetta sormontata da un grosso ometto di pietre.
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