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Truc de Tsanteléyna – Rhêmes N.D. (AO)
Quota | 2640 |
Disl. | 752 |
Diff. | E |
Segnavia | 13c |
Tempo | 2h45′ |
L’escursione proposta è un giro ad anello che si sviluppa nella parte alta del vallone di Rhȇmes e si può dividere in due parti: la prima, sino al rifugio Benevolo, molto frequentata e sui verdi pascoli, mentre la seconda, dal rifugio in poi, più solitaria e con ambienti via via più brulli e sassosi che, pur non trovandosi a quote molto elevate, sono tipici dell’alta montagna. Anche in questo caso, essendo nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, sono frequenti gli avvistamenti di fauna alpina; sulla vetta inoltre vi sono numerose stelle alpine.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 sino alla barriera di Aosta, la si supera e si esce al casello successivo di Aosta ovest. Si segouno le indicazioni per Courmayeur e superato il comune di Villeneuve si trova sulla destra lo svincolo per la valle di Rhȇmes. Dopo qualche chilometro si trova un bivio e si seguono, svoltando a destra, le indicazioni per Rhȇmes Notre Dame; si percorre tutta la strada del fondovalle sino ad arrivare al capoluogo che si supera e si prosegue ancora sino alla frazione di Thumel dove si trova, sulla sinistra, un ampio parcheggio.
Descrizione
Lasciata l’auto si continua ancora per poco verso sinistra sulla strada superando le paline segnaletiche dell’itinerario ed avvicinandosi ad una baita da dove, proprio sulla sinistra di essa a noi inizia il sentiero mentre a destra inizia la poderale a cui è vietato il transito. Dopo pochi metri di salita si passa accanto ad una baita e si continua in falsopiano sino ad incontrare un torrente che si supera con l’ausilio di gradini di cemento ed una catena da utilizzarsi in caso di terreno ghiacciato o comunque scivoloso. Si continua a camminare piacevolmente sui verdi pascoli del fondovalle stando a fianco dell’impetuosa Dora di Rhȇmes innalzandosi gradatamente verso destra e passando di fianco ai ruderi dell’alpe Barmaverain. In un tratto di restringimento della valle, nei pressi di una forra della Dora, si supera un altro torrente e poi si risale verso la fiancata della montagna arrivando alla poderale proveniente da Thumel. Svoltando a sinistra e proseguendo sulla poderale si passa vicino ad un’alta cascata e, appena superato un ponte, si percorre il sentiero che parte proprio alla destra di esso. La salita si fa appena più ripida e, tagliando ulteriormente la poderale con le scorciatoie del sentiero, si arriva al panoramico promontorio dove è situato il rifugio Benevolo. Passati davanti ad esso si scende di poco per superare un torrentello e spostarsi sulla destra puntando le baite diroccate di Sauches (2316 m); si compie ora una decisa svolta a sinistra per risalire, con la pendenza che si accentua un po’, il fianco della montagna e giungere, in prossimità di un pianetto, ad un bivio al quale si devia a sinistra seguendo le paline indicative del sentiero. Il sentiero si avvicina ad alcune roccette che si contornano su di una stretta cengia un po’ esposta e a protezione della quale è stato posto un cavo d’acciaio come corrimano. Superato questo tratto si arriva ad una conca e si passa accanto ad una specie di torbiera e ci si indirizza verso una bassa bastionata di rocce chiare che si superano nella parte più bassa sulla destra con un breve strappo. Appena sopra queste rocce e prima dell’inizio della morena si stacca sulla sinistra una traccia in corrispondenza di un omino di pietre: si sale brevemente sul sentiero che per brevi tratti scompare e si giunge così alla panoramica vetta. Per la discesa si ritorna all’inizio della morena e si svolta decisamente a sinistra alla base di quest’ultima camminando per un breve tratto sulle pietre e, dopo un breve tratto quasi pianeggiante, si perde rapidamente quota per scendere nel vallone sottostante e contornare il Truc sino alle sue propaggini inferiori nei pressi di un torrente. In questo tratto si può vedere sulla destra della pietraia un’alta ed imponente cascata che scende da una bastionata rocciosa. Arrivati al torrente si svolta ancora a sinistra seguendo l’evidente tracciato e comminando di nuovo tra gli alti pascoli si passa accanto all’alpeggio di Fond ed in breve si torna al rifugio.
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