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Massa del Turlo (o Giandolino) – Varallo (VC)
Quota | 1973 |
Dislivello | 793 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 620 |
Tempo | 2h00’ |
La Massa del Turlo, o Giandolino, si trova nella bassa Valsesia sopra il comune di Varallo,che si trova a sud, confinando poi a nord con la Valle Strona. La cima viene raggiunta percorrendo una panoramica dorsale, sulla quale si sale anche la Cima di Ventolaro, che a sua volta divide le selvagge, ma minori, Val Sabbiola dalla Val Bagnola; la salita è alla portata di ogni escursionista e offre ampi panorami che, allargandosi a mano a mano che si sale, spaziano sulle adiacenti cime valsesiane e della Valle Strona spingendosi anche sino ai laghi Maggiore ed Orta a sud, mentre a nord e ovest si vedono il massiccio del Monte Rosa e la bella Piramide del Corno Bianco, solo per citare le più importatnti. Molto suggestive sono altresì gli scorci dei numerosi alpeggi di queste vallate, ora purtroppo quasi tutti diroccati, che testimoniano l’operosità e la vita passata dei valligiani del secolo scorso. Vista la quota e l’esposizione l’escursione è consigliata ad inizio o fine della stagione escursionistica.
Avvicinamento
Si percorre la A-26 Genova-Gravellona e si esce al casello di Romagnano Sesia da dove si prosegue per Varallo; arrivati alle ultime abitazioni del capoluogo si lascia la circonvallazione seguendo le indicazioni per Rimella. Dopo la Frazione di Barattina si devia a destra attraversando un ponte verso Cervarolo; attraversato il villaggio si prosegue sulla stradina che risale la valle e, superate alcune altre frazioni, si arriva alla località Alpe Piane dove si lascia l’auto negli slarghi adiacenti la strada.
Descrizione
Dalla Strada si imbocca il sentiero che inizia alla sinistra del muretto di contenimento in corrispondenza delle prime costruzioni dell’Alpe Piane sotto la chiesetta; la si supera attraversando poi le belle baite giungendo all’ultima di queste dove il sentiero entra in una bella faggeta per uscirne dopo pochi minuti nei pressi della Sella Vaneccio dove si trova un bivio del sentiero (1286 m). Ignorata la diramazione di sinistra, si prosegue diritto uscendo dalla vegetazione su una comoda dorsale che si percorre in direzione di una tozza puntina erbosa; avvicinandosi ad essa il sentiero, senza risalirla, si sposta sulla fiancata di destra riprendendo poi la dorsale, ora più larga, dove si cammina verso alcune roccette affioranti sopra le quali si mette piede sulla Cima di Ventolaro (1630 m). Da questa si scende di qualche decina di metri dalla parte opposta verso un’ampia insellatura (1616 m) dalla quale si prosegue sempre sulla cresta erbosa che, più sopra, si abbandona temporaneamente per aggirare sulla destra un piccolo dosso erboso; arrivati al piccolo colletto subito dopo questo, da dove si vede ormai bene la cima, si sale un’ultima puntina in parte rocciosa dopo di che si percorre l’ultima parte di sentiero che, avvicinandosi alla cima, la raggiunge in pochi minuti.
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