Tête de Barasson – Etroubles (AO)

22 luglio 2009 at 21:00

giancarlo

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la-vetta

Quota 2729
Disl. 1017
Diff. EE
Segnavia 16
Tempo 2h45′

 

Traccia GPS

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Questo itinerario, pur trovandosi in una zona molto frequentata dagli escursionisti, è dedicata agli amanti dei sentieri un po’ fuori mano e si sviluppa in un vallone selvaggio e solitario. Data la poca frequentazione la traccia ogni tanto è ricoperta dall’erba e la segnaletica un po’ sbiadita ma sufficiente; in caso di nuvole basse o nebbia bisogna prestare un po’ di attenzione all’orientamento nel plateu superiore disseminato di pietre ed in caso di recenti precipitazioni bisogna risalire con cautela le rocce terminali della cresta oltre il colle. Il panorama dalla cima verso sud spazia su tutte le vette della bassa Valle d’Aosta mentre verso nord, in Svizzera, si vedono le vette della zona di Martigny e la sottostante vallata del G.S.Bernardo.

Avvicinamento

Si percorre l’autostrada Torino-Aosta e si esce al casello di Aosta est. Si seguono le indicazioni per il tunnel del G.S. Bernardo e, superato l’abitato di Etroubles, si trova sulla destra una deviazione per la frazione di Eternon; ci si innalza sulla strada con parecchi tornanti e, tralasciata a sinistra la deviazione per Eternon dessous, si continua per poco sino al piccolo villaggio di Eternon dessus. Qui giunti si può proseguire su di una sterrata sulla destra con l’indicazione “Plan Puitz – Barasson” dove ad un bivio dopo un tornante si trova un cartello di divieto di transito e dove si può lasciare l’auto nel comodo slargo adiacente.

Desrizione

Dall’incrocio si prende la poderale che sale a sinistra e dopo qualche centinaio di metri si trova un primo bivio con una poderale che lasciamo a sinistra(1765 m) e successivamente dopo un paio di tornanti un altro bivio (1816 m) al quale continuiamo diritti lasciando a destra l’altra poderale. Sempre camminando sulla sterrata si giunge in breve all’alpeggio di Barasson (1868 m) dove a destra della costruzione diroccata si trovano alcune paline segnaletiche delle quali però nessuna indica il nostro itinerario; da questo punto si svolta decisamente a destra indirizzandosi verso il vallone e seguendo qualche sbiadito bollo giallo. Il sentiero si addentra nel vallone rimanendo vicino al torrente e prosegue quasi senza pendenza ed appena dopo un bivio (1937 m) con una traccia che si stacca sulla sinistra passa di fianco ad un rudere posto appena al di là del corso d’acqua. Ora, allontanandosi un po’ dal torrente, si risale un poco inclinato pendio erboso e si arriva ai ruderi dell’alpeggio di Crétoux (2024 m) da dove parte una mulattiera, che si ignora, per proseguire alla sua destra e scendere di poco per attraversare il torrente nel suo punto migliore. Passati sul versante sinistro orografico del vallone si trova quasi subito un bivio con un altro sentiero (2101 m) che si lascia a destra e si prosegue, con la pendenza che aumenta sensibilmente, per rimontare un ripido versante erboso; al termine di questo si devia a sinistra e, dopo aver superato un tratto di sentiero un po’ franato, si entra in un terreno con poca pendenza disseminato di sassi dove al suo inizio si trova un rudere sulla sinistra (2397 m) e dove si prosegue sulla traccia che a volte scompare nella poca erba e bisogna seguire i pochi ometti di pietre posti sul percorso. Arrivati in una conca pianeggiante si individua un grosso masso isolato con una freccia gialla che indica di proseguire leggermente verso destra per risalire con stretti tornanti un tratto molto ripido di sassi e terreno un po’ friabile e giungere così al colle orientale di Barasson (2680 m) dove si trova un ometto di pietre. Da questo punto si deve seguire verso sinistra la cresta dapprima su zolle d’erba e sassi,  poi si aggira sulla sinistra un basso dosso roccioso aiutandosi con le mani per risalire alcune grosse pietre ed infine, su terreno un po’friabile e rocce che vicino alla vetta sono un po’ lisce, si arriva alla larga vetta su cui vi è un omino di pietre.

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