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Rifugio, Lago e Colle della Vecchia – Piedicavallo (BI)
Quota | 2190 |
Dislivello | 1288 |
Difficoltà | E |
Segnavia | E 50 |
Tempo | 3h30’ |
Il Colle della Vecchia si trova nell’alta Valle Cervo nel biellese tra l’omonima punta, a sud, e la Punta Chaparelle a nord. Questa stretta insellatura si raggiunge con una comoda mulattiera realizzata alla fine dell’ottocento e mette in contatto, ora come allora, il territorio biellese con il fondovalle di Gaby in Valle d’Aosta; ai tempi veniva utilizzata come via transito per greggi e merci, come sale e legname da costruzione, ed ancor oggi ogni anno presso il lago ed il rifugio avviene il tradizionale incontro tra le genti delle due vallate. La gita, adatta a tutti gli escursionisti, risale la parte alta dell’incontaminata Valle Cervo toccando, oltre a qualche vecchio alpeggio, il rifugio che è stato ricavato proprio da uno degli edifici destinati ad ospitare le mandrie e l’alpigiano ed il Lago della Vecchia situato sotto le rocciose pareti del Monte Cresto. Dal colle è molto bella la vista sul vallone di salita e, più in là, sulle cime confinanti con l’alta Valsessera mentre sul versante valdostano si vede in primo piano l’imponente piramide del Mont Nery con alla sinistra il Monte Voghel e, sotto di essi la parte mediana della Valle di Gressoney.
Avvicinamento
Si percorre la A-4 Torino-Milano e si esce al casello di Carisio seguendo poi le indicazioni per Biella; raggiunto il capoluogo si seguono le indicazioni per la frazione Chiavazza e, da questa, si prende la direzione per Andorno e la Valle Cervo. Risalita tutta la valle si giunge al comune di Piedicavallo dove, alle prime abitazioni, si prende la strada che scende sulla sinistra ed arriva ad un parco giochi dove si trova un comodo parcheggio per lasciare l’auto ai bordi del quale si trova l’antica ghiacciaia che serviva gli abitanti del paese.
Descrizione
Dal parcheggio si ritorna brevemente verso le case salendo subito alla sinistra dove, in prossimità di uno slargo, si trovano le indicazioni per l’escursione. Si imbocca quindi una bella mulattiera che, costeggiando le abitazioni, passa di fianco ad una vecchia fontana dell’inizio del secolo scorso; usciti dall’abitato ci si addentra nel bosco superando alcune cappellette trovando sulla destra la baita di Carbonera (1099 m) e pochi minuti più avanti un bivio del sentiero in corrispondenza di un’edicola votiva (1107 m). Proseguendo diritto si giunge al bel villaggio di Rosei (1181 m) lo si attraversa proseguendo sempre sulla mulattiera lastricata entrando nella parte alta del vallone; camminando a mezzacosta sulla fiancata della montagna si arriva alle baite diroccate di Casetti (1404 m) oltre le quali, compiuti un paio di tornanti, si trova un successivo bivio (1468 m) dove si ignora il sentiero che sale sulla destra. Subito dopo si attraversa una larga frana di grosse pietre oltre la quale si attraversa il canalone dell’Ambruse e, dopo aver risalito gli stretti tornanti di un canalino, si arriva alla deviazione per lo sperone Erik dove si trovano alcune vie di arrampicata (1704 m). Subito dopo aver superato le vicine baite diroccate dell’alpe Vecchia inferiore (1734 m) si attraversano ancora un paio di canali avvicinandosi al promontorio dell’ormai visibile rifugio che si raggiunge tenendo la destra ad un bivio situato appena sotto di esso (1860 m). Si prosegue ora alla sinistra della costruzione prendendo il sentiero che, scendendo di pochi metri, si ricollega a quello abbandonato al bivio sottostante e percorsolo per pochi minuti ci porta al Lago della Vecchia (1870 m) incastonato nella conca sotto le pareti del Monte Cresto. Senza attraversarne l’estuario, si tiene la destra percorrendo il sentiero che, salendo con comodi tornanti sopra le sue sponde, raggiunge un evidente e panoramico promontorio (1973 m); qui si devia decisamente a sinistra entrando nell’ampio canale che adduce al colle. Il sentiero si avvicina ora alla parte alta del canale attraversandolo per poi risalirne l’opposto versante con ampi e panoramici tornanti; ritornati al centro di esso si risalgono gli ultimi metri che raggiungono il colle dalla sinistra (2190 m).
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