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Tête des Goilles – Cogne (AO)
Quota | 2370 |
Disl. | 1084 |
Diff. | E |
Segnavia | 13, 12 |
Tempo | 2h45′ |
Guarda il video su YouTube (anello al contrario)
Questa escursione con percorso ad anello raggiunge una cima di modesta elevazione da cui però si gode di un bellissimo panorama sulle cime che sovrastano il vallone dell’Urtier dal monte Creya alla Tersiva, sull’ampio e solitario vallone di Bardoney ed anche un bello scorcio sul più lontano masiccio del Bianco. In discesa si tocca anche il bel lago di Loie posizionato in una piccola conca sotto la cima di Bardoney e la punta Rossin. Inoltre è quasi inevitabile fare avvistamenti di fauna alpina che numerosa popola queste zone.
Avvicinamento
Si percorre l’autostrada A-5 Torino-Aosta sino alla barriera di Aosta est che si supera per uscire al casello successivo di Aosta ovest e prendere la direzione per Cogne. Risalita la valle di Cogne sino al capoluogo si gira a sinistra in corrispondenza della rotatoria che si trova al suo ingresso seguendo le indicazioni per Lillaz che si raggiunge qualche chilometro dopo aver proseguito diritto alla rotatoria successiva.
Descrizione
Dal parcheggio ci si indirizza verso le evidenti paline e pannelli turistici posti sul fondo di esso e si continua per poco sulla stradina sino ad arrivare in prossimità di una casa sulla sinistra dove si trova una palina con l’indicazione per Bardoney. Si sale per la breve scala di pietre e poi si prende il sentiero che si innalza sui bassi pascoli della valle; tenendosi sulla sinistra ad un bivio segnalato da una palina ci si dirige verso delle evidenti condutture dell’acqua, che si oltrepassano, e successivamente si supera un cappelletta votiva. Il sentiero in seguito prosegue in piano per i prati passando sotto alle baite di Goilles dessus e più oltre passa davanti a quelle di Goilles desot (1830 m) ed arriva a superare un ponte di legno che, appena più avanti, scavalca il torrente Urtier. Si cammina ancora per poco sui pascoli per addentrarsi nel bel bosco di conifere che viene risalito con comodi tornanti e dopo un traverso in piano si giunge ad un pianetto erboso dove si trova un bivio segnalato dalle paline (2140 m). Ci si tiene sulla traccia di destra che si addentra nel vallone di Bardoney passando appena sopra il torrente che scende da esso per incontrare un bivio in corrispondenza di una palina (2224 m) al quale si gira a destra per imboccare il sentiero 12. Senza arrivare all’alpeggio di Bardoney dunque si passa di fianco ad un dosso e successivamente si contorna una torbiera dove, appena il sentiero inizia a salire, si trova una molto labile traccia (2270m) che si dirige a destra e sale perdendosi nella bassa vegetazione. Senza percorso obbligato ci si dirige verso l’ormai evidente tozza cima oltrepassando un torrentello ed un’altra piccola torbiera e, guadagnando la dorsale, si sale sino a raggiungere il grosso omino di pietre posto sulla vetta.
Ritornati sul sentiero si sale con qualche tornante e si contorna verso destra la Cima di Bardoney arrivando ad una palina segnaletica affiancata da un omino di pietre che è il punto più elevato raggiunto in questo giro (2403 m). Dopo aver scollinato si scende per l’evidente traccia ed si vede più in basso il bacino del lago di Loie (2346 m) che in breve si raggiunge e lo si contorna sulla destra per scendere in corrispondenza del suo emissario verso il bosco sottostante. Si passa sotto ai ruderi di Loie (2229 m) e si continua a scendere a destra per il sentiero che diventa più ripido compiendo numerosi tornanti tra conifere e cespugli di rododendro. Continuando a camminare di fianco al torrente che scende dal lago si passa vicino ad un’alta cascatella per arrivare in vista di quella ancora più alta e rinomata di Lillaz; si supera un conoide franoso verso sinistra e scendendo più dolcemente si arriva sul sentiero che a destra conduce alle cascate di Lillaz mentre svoltando a sinistra si raggiunge in breve il villaggio; si attraversano le case e si arriva di nuovo al parcheggio della partenza.
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