Colmine di Crevola – Crevoladossola (VB)

12 marzo 2017 at 14:55

giancarlo

0

 

Quota 1695
Dislivello 1078
Difficoltà E
Segnavia A9, bolli bianco-rossi
Tempo 2h30’

 

 

Traccia GPS

Visualizza con Google Earth

Altimetria e dettagli

 

 

La Colmine di Crevola si trova sopra il comune di Crevoladossola e separa la bassa Valle Antigorio dalla Val Divedro; è una tozza cima che offre begli scorci già durante la salita passando da altrettanto begli alpeggi e dalla sua cima magnifici panorami a 360° che comprendono le vicine vette ossolane dal Pizzo Albiona, al Monte Leone, alla Cima Lariè senza tralasciare la bella vista sul fondovalle. Qualche metro sotto la cima si trova un bivacco del gruppo ANA sempre aperto e ben tenuto.

Avvicinamento

Si percorre la A-26 Genova-Gravellona Toce sino al suo termine a Gravellona e si prosegue con la superstrada in direzione Domodossola; superato il capoluogo si esce allo svincolo di Crevoladossola si attraversa il paese in direzione Formazza, si gira a sinistra seguendo inizialmente l’indicazione Traversagno, poi i cartelli per la palestra di roccia (qui la strada diventa un po’ stretta) arrivando all’area feste della località Scezza dove si può lasciare l’auto nei comodi slarghi. Volendo si può proseguire ancora per poche centinaia di metri sino alla palestra dove, qualche metro più in là, si trova il cartello di divieto di transito.

Descrizione

Dal posteggio si prosegue sulla strada per poche centinaia di metri passando di fianco allo slargo della palestra di arrampicata appena dopo il quale si trova il cartello di divieto di transito; dopo pochi minuti di cammino si trova sulla sinistra l’inizio del sentiero che sale nel bosco di faggi e betulle (806 m). Ripresa la strada si passa accanto alla Cappella di Puzoi e, risaliti un paio di tornanti, si riprende a salire col sentiero, segnalato da una tacca di vernice su una pietra, che si alza sempre alla sinistra. Dopo un breve tratto gradinato si giunge ad un bivio (932 m) al quale si prende il sentiero che sale a sinistra; con la pendenza che aumenta un po’ si supera la baita di Ceva inferiore (992 m) dopo la quale, con un breve strappo ripido, si passa a fianco di una grossa pietra strapiombante. Ripresa ancora la strada nei pressi di uno slargo erboso con un tavolo in pietra, la si percorre per pochi minuti tagliando poi un tornante dopo il quale si riprende il sentiero; questo passa accanto ad un rudere (1074 m) dove si trova una palina che indica erroneamente l’alpe Gorta. Sempre sul sentiero si supera ancora una baita (1083 m) proseguendo accanto ad un muretto a secco; raggiunta di nuovo la strada nei pressi di un bivio si tiene la sinistra e si cammina accanto ad un muro di contenimento sino ad incrociare nuovamente il sentiero che, abbandonando la strada, si alza sulla sinistra (1143 m). Questo salendo con traversi panoramici alternati a brevi salite più ripide porta alle belle baite di Gorta (1268 m) dove, nella parte alta del pascolo, troviamo un bivio segnalato da una palina (1268 m) al quale deviamo a sinistra. Qui il sentiero costeggia brevemente la strada arrivando pochi metri al di sotto di un successivo bivio dove, anche qui, rimaniamo alla sinistra (1339 m). Con un traverso nel bosco, ora di conifere, si passa accanto ad altre baite sino a superare un cancelletto per il bestiame oltre il quale si risale un ripido canalino sopra il quale si trova una palina in prossimità di un bivio (1378 m); preso il sentiero che sale nel bosco a sinistra si sale ancora nel bosco con pendenze sempre un po’ sostenute avvicinandosi ad una piccola bastionata rocciosa dove si trova un bivio (1608 m). Piegando a sinistra si rientra nel bosco uscendone poi con un tratto panoramico al termine del quale si svolta a destra risalendo un pendio erboso che porta ad una cappelletta; ora si prosegue alla sinistra giungendo in vista del bivacco situato in una piccola conca erbosa che si raggiunge perdendo pochi metri di dislivello. Al ritorno, volendo godere di un bel panorama, una volta giunti al bivio a quota 1339 m sopra Gorta si sale per la poderale raggiungendo in pochi minuti un primo alpeggio e, proseguendo sempre sulla sterrata, altri due alpeggi dai quali si ha una bella vista sul fondovalle aostano.

 

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *