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Gran Becca du Mont – Valgrisenche (AO)
Quota | 3225 |
Dislivello | 1513 |
Difficoltà | BSA |
Tempo | 5h00’ |
La Gran Becca du Mont, indicata su alcune cartografie anche come Bec du l’Ane, è un’imponente vetta rocciosa che si trova in alta Valgrisenche sullo spartiacque tra il vallone di San Grato e la regione della Tarentaise in Francia; in generale è una salita lunga ed impegnativa sia per lo sviluppo ed il dislivello sia per il tratto alpinistico da affrontare per raggiungerne la vetta. La gita è consigliabile effettuarla in primavera per l’apertura della strada di avvicinamento al punto di partenza e soprattutto con condizioni di neve ben assestata con i ripidi pendii che abbiano ben scaricato. Le difficoltà, a parte qualche tratto ripido sino al Col de la Sachère, sono concentrate da questo punto per circa trecento metri di dislivello sul ripido pendio che da questo si diparte e sulla cresta finale che presenta passaggi delicati ed un po’ esposti da valutare a seconda delle condizioni. Dalla vetta il panorama a 360° è veramente superbo spaziando dal gruppo del Monte Bianco e Jorasses, alla Grivola e Gran Paradiso sino al lontano Monte Rosa; più vicino si trova il gruppo del Rutor e tutte le belle ed innumerevoli vette dell’alta Valgrisenche e della zona della Tarentaise in Francia.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta superando la barriera di Aosta est per uscire al casello successivo di Aosta ovest; si prende la direzione per Courmayeur e, superata la rotatoria di Arvier, si continua sino alla deviazione sulla sinistra per Valgrisenche, appena prima della galleria. Si risale la valle superando il capoluogo e continuando sulla strada che costeggia dall’alto il lago alla sinistra idrografica,oltre la frazione di Bonne, si giunge ad un bivio con cartelli indicatori per il lago di S. Grato dove si lascia l’auto negli slarghi a bordo strada.
Descrizione
Dal bivio si prende la strada con le indicazioni per il lago di S. Grato seguendola sino alle baite di Grand Alpe (2009 m) proseguendo poi, a seconda dell’innevamento, sulla sua traccia e comunque salendo in lieve pendenza tagliando il pendio dove si trovano le baite di Reveraz inferiore (2168 m). Proseguendo sempre nella stessa direzione ci si alza leggermente verso destra passando un paio di ampi dossi dopo i quali si guadagna il centro del vallone; lo si attraversa, spostandosi sulla destra orografica, risalendo poi il breve pendio, un po’ ripido, che porta sopra un piccolo promontorio roccioso poco più avanti del quale si vede una piccola costruzione in pietra. Lasciatala a destra si giunge in breve al bacino del lago di San Grato (2491 m) che si passa traversando il pendio sulla sinistra verso il centro di un largo canale; lo si risale sino al suo termine, dove la pendenza spiana leggermente arrivando, in un’ampia conca. Qui ci si dirige verso il pendio alla sinistra e si prosegue poi con un traverso in direzione del centro del largo canale centrale; giunti sotto di esso lo si rimonta, con qualche stretta conversione nella parte alta, arrivando così al Col de la Sachère (2858 m). Da qui si, dove a seconda delle condizioni si possono lasciare gli sci, si devia a sinistra per risalire il ripido pendio nevoso restando leggermente alla destra del filo; quando la pendenza diminuisce di poco, ci si sposta verso sinistra raggiungendo la crestina rocciosa di fronte a noi al centro tra due puntine rocciose. Dalla cresta si devia a sinistra seguendola dapprima sul lato sinistro (cornici) per poi, giunti all’anticima rocciosa, superarla con un traverso delicato aggirandola alla destra e spostarsi sulla destra del filo; qui, con un traverso delicato, si arriva ad un’ampia spalla nevosa dalla quale in pochi minuti si raggiunge la calotta della vetta.
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