Rifugio e Lago di Baranca – Fobello (VC)

29 aprile 2017 at 20:03

giancarlo

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Quota 1772
Dislivello 602
Difficoltà E
Segnavia 517, GTA
Tempo 1h45’

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

 

Il Lago di Baranca si trova in una bella e selvaggia conca racchiusa tra i monti dell’alta Val Mastallone in Valsesia. La gita è una classica del luogo adatta ai periodi di inizio o fine stagione e, non presentando difficoltà alcuna, è adatta a tutti gli escursionisti. Per raggiungere il lago si sale senza difficoltà in una solitaria valle di media montagna arrivando nella conca dove è racchiuso il bacino dal quale il panorama è molto limitato dalle vette circostanti ma l’ambiente è sicuramente di prim’ordine per chi cerca silenzio e solitudine.

Avvicinamento

Si percorre la A-26 Genova-Gravellone Toce e si esce al casello di   Romagnano Sesia proseguendo per Varallo; giunti al capoluogo si svolta a destra seguendo le indicazioni per Fobello e, raggiunto il comune, si continua ancora sulla strada asfaltata, che si restringe, giungendo alla località Gazza dove si trova il piccolo villaggio dell’alpe Campo.

Descrizione

Dal piazzale si prende l’evidente sentiero che entra nel piccolo villaggio e prosegue a mezzacosta sul pendio erboso arrivando in pochi minuti all’alpe Catolino (1255 m) poco dopo la quale, proseguendo sempre nella medesima direzione si raggiunge l’alpe Lungostretto, o Luogostretto (1292 m). Salendo dolcemente il sentiero entra in un rado bosco di faggi e noccioli deviando poi decisamente alla sinistra per scendere ad attraversare il torrente su un ponticello di pietra. Al primo tornante si ignora la traccia che devia a sinistra (1385 m) e si prosegue sempre in dolce pendenza a destra passando sopra ad una baita isolata; oltrepassato un punto un po’ stretto del vallone da dove sull’opposto pendio si vedono in alto i ruderi dell’alpe Oro di Rivelli, questo si apre e si giunge in vista, al centro di esso, delle baite dell’alpe Baranca che in pochi minuti si raggiungono (1573 m). Visitate le baite, dove si trova anche l’omonimo rifugio, si cammina sempre sulla destra orografica del vallone passando sopra ad altre baite vicine al greto del torrente; aggirato un basso pendio erboso si giunge alla chiesetta Alpina (1630 m) oltre la quale il sentiero sale un po’ più decisamente portandosi sotto le pendici rocciose della montagna. Compiuti un paio di tornanti si continua con un traverso ascendente verso un intaglio da dove scaturisce una cascatella; raggiuntolo in breve si arriva così all’estuario del lago di Baranca (1772 m).

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