Col Fouillou – Valpelline (AO)

3 giugno 2017 at 13:27

giancarlo

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Quota 2430
Dislivello 1505
Difficoltà E
Segnavia 5,105,6
Tempo 6h30’ (giro completo)

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

 

Il Colle Fouillou mette in collegamento il vallone di Arpisson con quello di Verzignola nel territorio di Valpelline; il percorso, privo di difficoltà, è di circa20 kme consente di compiere un bell’anello che nelle parte bassa si sviluppa in bei boschi di conifere per poi uscirne ed attraversare solitari ambienti di media montagna e passare da alpeggi che testimoniano l’operosità dei valligiani. Il panorama è limitato ai valloni attraversati ma è ugualmente bello per la solitudine dei luoghi e delle cime poco conosciute del comprensorio come la Becca di Arpisson, la Punta Ceneve e Tsaat de l’Etsena. Le pendenze, sostenute nella parte boschiva, e la lunghezza ne consigliano la percorrenza ad escursionisti allenati.

Avvicinamento

Si percorrela A-5Torino-Aostae si esce alla barriera di Aosta est per seguire le indicazioni per il tunnel del Gran San Bernardo. Superata la seconda galleria si trova subito sulla destra lo svincolo per Valpelline; raggiunto il capoluogo si trovano, sulla destra nel centro del paese, le indicazioni per Praille ed il camping Grand Combin. Dopo aver svoltato si prosegue ancora per poco e si trova sulla destra un parcheggio dove si può lasciare l’auto.

Descrizione

 Dal parcheggio si continua sulla strada in leggera discesa sino ad incontrare un ponte sulla destra dove sono poste le paline di inizio dell’escursione; oltrepassato il ponte ci si rimonta il piccolo dosso erboso posto di fronte dove si tiene la destra prendendo una sterrata che passa da una vecchia “crotta” e arriva nei pressi di una baita; senza raggiungerla si rimane alla destra dove si trova un bivio della strada al quale si devia a sinistra (1115 m) arrivando poco sopra alla baita di Ronceaz (1134 m). Alla sua destra il sentiero si alza con buona pendenza nel fitto bosco di conifere dove si supera un bivio del sentiero e dove si rimane su quello di sinistra (1269 m); proseguendo con una salita più diretta si arriva ad intercettare nuovamente la poderale (1468 m) che si percorre a sinistra per arrivare nei pressi della baita di Les Plans (1512 m). Dopo pochi minuti, compiuta una curva a destra sulla strada, si trova di nuovo il sentiero che si stacca sulla sinistra per rientrare nel bosco (1533 m); superato un ponticello si sale sempre su buona pendenza sbucando ai bordi di un pascolo dove, sopra di esso, è ben visibile la baita di Verney (1722 m) che si raggiunge percorrendo gli ultimi metri sulla poderale. Compiuta una curva  alla destra, si arriva alla base di un pendio erboso dove a sinistra (1851 m) si trova un sasso con la freccia del sentiero che lo risale; ritrovata sopra di esso la strada, si passa accanto alla baita di Arpisson poco oltre la quale si ritrova sulla sinistra il sentiero che rientra nel bosco (1885 m). Sul sentiero si supera un piccolo ricovero dei pastori e, raggiunta nuovamente la sterrata, si trova subito la baita di Porillon (2008 m) che si supera arrivando poco sopra ad uno slargo dove termina la strada ; qui, su una roccia liscia, si vedono i bolli di vernice che ci fanno risalire il poco inclinato pascolo in direzione di una croce lignea poco oltre la quale si trovano le baite di Fouillou (2085 m). Appena oltre si trovano le paline nei pressi di un bivio al quale, ignorato il sentiero che prosegue verso il fondo del vallone, si devia a sinistra  oltrepassando una grossa roccia isolata dopo la quale, aumentando la pendenza, si rimonta il rado boschetto per sbucare nei pressi di un canale di rocce rotte dove si esce dalla vegetazione. Il sentiero si addentra con percorso meno ripido nella parte alta del vallone rimanendone alla sinistra (destra orografica); quando la pendenza spiana si attraversa un pianetto piegando poi alla sinistra verso la bassa bastionata rocciosa sotto la quale si sale l’ultima rampa che in breve porta al Colle Fouillou (2430 m). Dall’insellatura si scende nel vallone opposto con qualche ripido tornante del sentiero che poi compie un lungo traverso sul pendio attraversando qualche breve tratto franoso; avvicinandosi al centro del vallone, si scende più decisamente andando ad attraversare un rado bosco di pini sotto i quali, nei pressi una grossa roccia, si prosegue diritto ignorando la traccia che scende a sinistra (2142 m). Passando oltre una grossa roccia isolata, si attraversa la testata del vallone su basse pendenze giungendo ad un bivio segnalato da una palina al quale si scende a sinistra (2106 m); scendendo su terreno erboso si rimane sulla sinistra del torrente, passando nei pressi dell’alpeggio di Verzignola, dove si prosegue la discesa costeggiando il bosco ed il torrente. Quando il sentiero si allontana dal torrente si entra nel bosco rimanendo poi alla destra al bivio con una traccia (1871 m) oltre il quale si scende un ripido pendio su stretti tornanti; al suo termine si rimane alla sinistra di un successivo bivio con una traccia (1757 m) arrivando poi alla baita di Cortelette (1619 m). Da qui il sentiero si sposta verso destra tagliando in leggera discesa il pendio boschivo giungendo ad una sterrata dove, in corrispondenza di un tornante, si trova la baita di Chez Charvin (1430 m); seguendo la strada si arriva in breve alla baita di Verzignoletta (1403 m) per riprendere il sentiero che scende proprio sotto la verticale delle baite entrando nel bosco. Passata una grossa lama di roccia si arriva ad un bivio (1261 m) dove si scende a destra pervenendo alla strada asfaltata di fondovalle (1124 m); la si segue per un buon tratto in discesa a sinistra oltrepassando poi un ponte oltre il quale, tenendo la sinistra ad un bivio, si arriva al punto di partenza.

 

1 Commento

  1. Alessandro Blotto 14 agosto 2019 Rispondi

    Andati ieri 13/08/2019.
    Come da Vostra descrizione siamo saliti su sentiero n. 5; non abbiamo però fatto l'anello, ma siamo scesi sul sentiero percorso salendo.
    Visto il cielo non bellissimo ci siamo fermati al colle senza andare sulla Becca di Noail.
    Buone escursioni.
    Francesca ed Alessandro

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