Monte Zerbion – La Magdaleine (AO)

10 giugno 2017 at 19:49

giancarlo

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Quota 2713
Dislivello 1230
Difficoltà E
Segnavia 105, 7, 6
Tempo 3h00′ (Monte Zerbion) – 5h15′ (anello completo)

 

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

Il Monte Zerbion è una massiccio imponente che domina il comune di St. Vincent e la cui larga ed inconfondibile piramide si riconosce già dall’autostrada di fondovalle; esso si trova al confine, oltre che col fondovalle, con le basse valli d’Ayas e la bassa Valtournenche. La salita si svolge dapprima in zone boscose per uscire poi su una bella e panoramica dorsale che si percorre sino in vetta; per compiere poi l’anello si scende dalla cresta opposta riprendendo la poderale che riporta a Promiod. Il sentiero è ben segnalato e non oppone alcuna difficoltà e compie un completo periplo del bellissimo vallone compreso tra la cresta di salita e la dorsale del vicino Mont Tantanè per una percorrenza di poco superiore ai15 km. Nelle giornate terse il panorama è uno dei più belli della Valle con un giro d’orizzonte che comprende sia i numerosi “4000″ che le innumerevoli cime adiacenti la valle centrale.

Avvicinamento

Si percorrela A-5Torino-Aostauscendo al casello di Chatillon-St. Vincent per proseguire verso Cervinia; giunti ad Antey St. André si devia a destra perLa Magdaleine.prima di raggiungere il comune si tiene la destra al bivio con l’indicazione per Promiod; raggiunto il villaggio si lascia l’auto nel parcheggio antistante le case.

Descrizione

Dal parcheggio si entra sulla destra nel villaggio sulla stradina lastricata in leggera discesa sino ad un vicino bivio al quale si tiene la sinistra; poco oltre la stradina si trasforma in comodo sentiero che sale diagonalmente  il pendio di rada vegetazione arrivando ad incrociare una poderale (1606 m) in prossimità di un crocefisso ligneo. Si cammina comodamente sulla strada superando la baita diroccata di Bottes (1717 m) ed arrivando in breve ad un bivio indicato dalle paline (1734 m); qui si rimane a destra dove si oltrepassa un torrente subito dopo il quale, ignorata una strada che scende a destra (1762 m), con percorso panoramico si giunge alla baita di Arsine (1841 m) che si supera con qualche tornante della strada. Dopo un breve tratto rettilineo si trova un tornante, che si può comodamente tagliare sul prato a sinistra con traccia ben visibile, dopo il quale si trova l’alpeggio di Francou inferiore (2017 m); superatolo sulla destra si cammina ancora per poco sulla sterrata giungendo ad un bivio del sentiero segnalato da una palina (2045 m) dove si sale a destra entrando nel bosco. Usciti dal bosco si attraversa un tratto di bassa vegetazione raggiungendo l’ampia dorsale dove da destra si congiunge un altro sentiero (2254 m); ora il percorso evidente sale sulla panoramica dorsale passando dapprima un’anticima sulla sinistra per proseguire su di essa seguendone le sinuosità. Arrivati ad una tozza anticima (2447 m) la pendenza aumenta un po’ ed il sentiero supera un paio di spuntoni erbosi con un passaggio appena esposto portandosi sotto la vetta che si raggiunge in breve con un’ultima rampa più ripida. Dalla vetta si scende per pochi metri dal sentiero di salita trovando subito il bivio con un altro sentiero che scende a destra col quale si percorre la dorsale esposta a nord. Qui si supera un piccolo deposito di materiale del sentiero (2563 m) giungendo ad un colletto (2527 m) dal quale si oltrepassa una cimetta rocciosa contornandola sulla sinistra; ritornati sulla cresta si è in vista del Col Portola che in breve si raggiunge (2431 m). Dall’insellatura si prende il sentiero che scende a sinistra per attraversare un pendio erboso dove si arriva ad incrociare una sterrata (2385 m) che si attraversa e, su traccia poco evidente, si scende il successivo pendio riprendendo sempre la strada in prossimità di un tornante; da questo si ritrova il sentiero, ora più evidente, che scende sulla sinistra di esso e che con un semicerchio ritorna a prendere la strada che ora non si abbandonerà più (2273 m). La si segue ignorando dapprima un sentiero che si stacca a destra (2213 m) e dopo poco il bivio con una sterrata che, anche questa, si diparte sulla destra(2184 m). Dopo un paio di tornanti si passa sopra alla baita diroccata di Renard (2085 m) e, compiendo ancora un paio di ampi tornanti dove si tralasciano prima una stradina sulla destra (2030 m) e successivamente un’altra che scende a sinistra (1976 m), si giunge al bivio a quota1734 mincontrato all’andata, chiudendo cosi l’anello, e dal quale si rientra al punto di partenza.

 

1 Commento

  1. Giovanni 20 agosto 2017 Rispondi

    Che ricordi!!! Lo Zerbion è stata la mia prima "cima", la raggiunsi all'età di 11 anni da Ayas! Certo, stiamo parlando di altri tempi, ma salire da Antagnod era una bella camminata! Bellissimo comunque questo versante rivolto verso la Valtournenche, un anello stupendo... Dal Colle Portola si può anche salire al Tantanè, una bella alternativa nei giorni di gran turismo di luglio e agosto, quando sulla vetta dello Zerbion si possoo contare centinaia di persone ...

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