Punta Replan – Pila (AO)

14 agosto 2017 at 07:45

giancarlo

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Quota 2458
Dislivello 621
Difficoltà E
Segnavia 16,19,20A,14
Tempo 3h15′ (anello)

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

 

La Punta Replan è l’ultima e meno elevata cima della cresta che dalla Valletta scende verso nord separando il comprensorio turistico di Pila dal vallone di Comboé. E’ un’escursione ad anello semplice e dal dislivello contenuto che consente però di godere di panorami molto belli ed estesi soprattutto sulla catena alpina di confine ma anche sui selvaggi versanti del gruppo del Monte Emilius. Si cammina sempre su sentieri sempre ben segnati che presentano solo qualche breve tratto un po’ faticoso per la ripidezza del percorso ma niente più; la cresta tra il Col Plan Fenetre ed il Grand Plan si presenta estetica ed aerea sulla quale il sentiero però non è mai esposto e la progressione è tranquilla. Il giro si può effettuare in entrambi i sensi ed è consigliato anche ai giovanissimi con i quali, volendo ridurre notevolmente il dislivello in salita, si può iniziare dall’arrivo della seggiovia che porta nei pressi del lago Chamolé.

Avvicinamento

Si percorrela A-5Torino-Aostauscendo alla barriera di Aosta est e seguendo le numerose indicazioni per la stazione sciistica di Pila; raggiuntala si lascia l’auto nel comodo parcheggio adiacente la stazione di arrivo della funivia all’ingresso dell’abitato.

Descrizione

 Dalla stazione di arrivo della funivia si mette piede sulla stradina che costeggia lo steccato deviando a destra verso le vicine paline dei sentieri; da queste si prosegue diritto seguendo lo steccato sino alla prima curva dove si svolta a sinistra. Passati davanti ad una stalla si attraversa la pista di down hill per raggiungere la vicina pista di sci da dove inizia il sentiero. Si sale subito con marcata pendenza per qualche minuto sino a quando questa diminuisce un po’ e si continua con tratti di pendenza alternati sino ad un bivio con un sentiero proveniente da destra (2071); quando la pista si allarga il sentiero si sposta sulla destra passando dal rudere di Chanté (2118 m) dopo il quale si passano un paio di basse ondulazioni spostandosi verso sinistra. Qui si giunge in vista dell’alpeggio di Chamolé (3156 m) che in breve si raggiunge; dietro ad esso, vicino alla fontana, si trovano le paline che ci indicano di prendere la stradina a sinistra che, dopo aver compiuto un corto semicerchio, arriva ad un bivio (2158 m); il sentiero entra subito in un bel bosco di conifere e, con un percorso con lievi saliscendi, supera un bivio col sentiero proveniente dalla sinistra (2228 m) arrivando in pochi minuti al panoramico Col Plan Fenetre (2230 m). Qui si trova la palina che ci fa deviare a destra dove si sale subito un breve tratto ripido per poi spianare e seguire la panoramica dorsale; oltrepassato un piccolo rudere (2331 m) si cammina quasi senza pendenza rimanendo sul lato destro della cresta quando, giunti in prossimità di una piccola zona pietrosa, ci si sposta sul versante opposto. Con una breve discesa si arriva al Col Replan (2365 m) subito dopo il quale si trova il bivio dove si prende il sentiero che sale sulla dorsale  seguendola fedelmente sino in prossimità della vetta che si raggiunge compiendo un paio di tornanti (2458 m). Subito alla sinistra della tavola orientativa sulla vetta si prende il sentiero che scende di qualche metro per deviare alla sinistra ed in pochi minuti porta al Col Grand Plan (2442  m); da questo punto si scende dolcemente incrociando un sentiero proveniente da destra (2352m ) oltre il quale in pochi minuti si giunge sulla sponde del lago di Chamolé (2330 m). Rimanendo sulla destra si trova il sentiero che, segnalato da bolli di vernice, sale qualche piccolo dosso per poi scendere con alcuni tornanti tra la bassa vegetazione. Entrati poi nel bosco si supera un bivio con un sentiero che proviene da sinistra (2218 m) sino ad arrivare di nuovo nei pressi dell’alpeggio di Chamolè; vicino ad una presa per l’acqua si scende sulla traccia a sinistra che va a riprendere il sentiero pochi metri al di sotto di essa. Con questo si scende di nuovo sulla pista erbosa sino al bivio a quota2071 mdove, volendo allungare un po’ l’anello, si prende il sentiero che entra nel fitto bosco. Lo si attraversa in discesa tagliando un paio di volte le piste di down hill arrivando sotto i piloni della seggiovia; questi si oltrepassano ritrovando il sentiero che rientra nel bosco ed anche qui si attraversano un paio di piste di discesa sbucando poi nei pressi della baita di Gorraz inferiore (1945 m). Subito davanti ad essa scende nuovamente il sentiero che porta sopra le strutture della stazione montana dalle quali, tenendo la destra, si scende sino all’arrivo della funivia da dove si è partiti.

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