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Punta Percià, nord e sud – Rhêmes N.D. – (AO)
Quota | 3227 |
Dislivello | 1557 |
Difficoltà | EE |
Segnavia | AV 2, s.n. |
Tempo | 3h45′ |
Le Punte Percià si trovano verso la testata dei valloni di Entrelor sia dal versante Rhêmes che da quello di Valsavarenche e si raggiungono passando dal Colle di Entrelor che collega le due vallate; sino a questo colle la salita si svolge sul ben segnato tracciato dell’Alta Via 2 e prosegue poi su una visibile traccia sul pendio detritico che porta alla punta nord dalla quale, percorrendo una breve e larga dorsale, ci si porta a ridosso della più aerea punta sud. Sino a questo punto le difficoltà sono solamente escursionistiche mentre, per raggiungere la vicina punta, si deve compiere un traverso su roccette e sfasciumi un po’ esposto, che è consigliabile percorrere con condizioni asciutte e senza verglass, e qualche gradino roccioso. Appena sotto il colle di Entrelor sono stati sistemati alcuni gradini metallici ed una corda che può agevolare il breve tratto di salita in caso di presenza di neve o ghiaccio. I panorami dalle due punte sono eccezionali sia sulla lontana catena alpina sia sulle selvagge cime adiacenti, prima fra tuttela Cimadi Entrelor che si trova proprio davanti alla punta sud, ed il gruppo del Gran Paradiso. Al ritorno, volendo allungare la gita di pochi minuti, si può fare una deviazione al rifugio delle Marmotte recentemente aperto e gestito dal gruppo O.M.G. situato presso l’alpeggio di Entrelor.
Avvicinamento
Si percorrela A-5Torino-Aostauscendo al casello di Aosta ovest prendendo la direzione per Courmayeur; dopo il comune di Villeneuve si devia a destra seguendo le indicazioni per la valle di Rhêmes che si risale sino al capoluogo di Rhêmes Notre Dame dova si lascia l’auto nei parcheggi all’ingresso o appena fuori dal villaggio. Da questi si entra nel centro seguendo le indicazioni per Entrelor che conducono alla frazione Breuil dove si trova la casa dei guardaparco.
Descrizione
Alla destra della casa dei guardaparco si trovano le paline che indicano di salire sul sentiero sopra il muretto di contenimento; si raggiunge subito una sterrata dove si svolta a sinistra sino alla prima curva dove la si abbandona per proseguire diritto. Si compie un semicerchio verso destra sul prato soprastante arrivando alle baite di Pra del Bosco (1788 m) dopo le quali si sale più decisamente sino ad un bivio segnalato dalle paline (1857 m); tralasciato il sentiero alla sinistra, si cammina quasi in piano costeggiando un ruscello sino al bivio per la cascata di Entrelor (1867 m) dove si prosegue a sinistra. In pochi minuti si passa una successiva diramazione del sentiero (1922 m) rimanendo alla destra e, poco sopra, un’altra con un sentiero proveniente da destra (1936 m) alla quale si continua diritto; compiuti alcuni stretti tornanti si esce dal bosco nei pressi di una croce lignea (2093) nei pressi della quale si piega a sinistra andando a costeggiare una frana che si aggira giungendo al bivio per il rifugio delle Marmotte (2105 m). Continuando diritto si ignorano altre due deviazioni per il rifugio inoltrandosi nel vallone avvicinandosi ad un torrente deviando poi alla sinistra per raggiungere le vecchie baite di Plan di Feye dove si trova un bivio del sentiero (2386 m); svoltando a destra si compie un traverso in leggera pendenza ignorando poi una traccia erbosa che prosegue a destra (2414 m). Dopo questa ci si sposta a sinistra risalendo un valloncello erboso sbucando nei pressi di un pianoro dal quale si sale con comodi tornanti su una dorsale erbosa di fianco ad una pietraia; qui il sentiero aumenta di pendenza avvicinandosi ad un promontorio roccioso dove, ancor più ripido, sale sul canale alla sua sinistra. Arrivati ad una placca con una corda ed alcuni gradini metallici (2930 m) si può scegliere, a seconda delle condizioni del terreno, se salire a sinistra per tracce tra rocce rotte o usufruire del tratto attrezzato; saliti sopra questo si giunge ad una spalletta dalla quale non rimane che risalire gli ultimi tornanti che portano all’ometto del colle di Entrelor (3003 m). Da questo si prende la breve cresta a destra mettendo piede sul pendio di rocce rotte dove si individua una traccia che le rimonta con alcune svolte arrivando ad un’anticima (3121 m); sempre su evidente traccia si risalgono le ultime rampe del pendio finale arrivando all’ometto della punta nord (3199 m). Ora si prosegue a destra sull’ampia dorsale detritica avvicinandosi alla punta sud dapprima risalendo un piccolo dosso dopo il quale, in vista della breve cresta finale, ci si sposta alla destra di questa; qui si prosegue tra rocce rotte per un breve traverso sino ad aggirare uno spuntone roccioso dopo il quale, passato un piccolo colletto, si giunge ad un masso liscio che si contorna anch’esso sulla destra. Dopo questo passaggio si salgono le ultime roccette che facilmente portano alla punta sud (3227 m).
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