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Punta de la Roley – Valsavarenche (AO)
Quota | 2995 |
Dislivello | 1027 |
Difficoltà | EE |
Segnavia | 2A, 3 |
Tempo | 5h00’ (anello completo) |
La Punta de la Roley è l’ultima elevazione della lunga cresta che, dalla Testa del Grand Etret, si dirama verso nord ovest separando il pianoro del Nivolet dal vallone di Seyvaz, nell’alta Valsavarenche. Questa salita compie un giro ad anello che si sviluppa nel territorio del Parco Nazionale del Gran Paradiso con le difficoltà che si concentrano solamente sulla cresta rocciosa che si diparte dal Grand Collet e sul breve tratto di discesa sino a toccare i dolci pendii erbosi nel versante Nivolet. La cresta, nella sua parte iniziale, si percorre su tracce evidenti e ben segnate anche da ometti sino alla seconda puntina; oltrepassata questa, se si vogliono evitare due altre punte, una con un salto roccioso e l’altra con rocce lisce, è consigliabile tagliare con poca pendenza sotto di esse con un breve traverso su massi stabili e tracce di passaggio per portarsi sul colletto oltre le punte dove è posizionato un evidente ometto dal quale si raggiunge facilmente la vetta. Per la discesa, volendo fare l’anello, dal suddetto colle si scende tra massi stabili e lingue erbose verso le comode e poco inclinate dorsali sino ad intercettare il sentiero. Il panorama, data la posizione privilegiata, è stupendo sul gruppo del Gran Paradiso e della Grivola ma anche su Levanne e Cima del Carro con le altre belle vette circostanti; più distanti, invece, si vedono Velan e Grand Combin, la Grand Sassiére con le altre vette sul confine francese.
Avvicinamento
Si percorrela A-5Torino-Aostae, superata la barriera di Aosta est, si esce al successivo casello di Aosta ovest; raggiunta la statale di fondovalle si devia a sinistra per Courmayeur e, appena superato l’abitato di Villeneuve si prende lo svincolo sulla destra perla Valsavarenche.Risalitala valle e superato il capoluogo Degioz si prosegue sino a Pont dove termina la strada e dove si trova un ampio parcheggio dove lasciare l’auto.
Descrizione
Dal parcheggio ci si avvia verso le paline situate vicino al grande pannello con la carta dei sentieri della zona e si svolta subito a destra costeggiando il campeggio. Al termine di quest’ultimo si prosegue ancora in piano costeggiando il torrente sino ad incontrare una palina (1997 m) alla quale si sale sulla destra con il sentiero che, con pendenza marcata, guadagna rapidamente quota; giunti in prossimità di una bastionata rocciosa il sentiero compie un traverso a sinistra e, al termine di questo, risale ancora con stretti tornanti sino ad un’altra bastionata che si risale contornandola sulla destra. Si continua ancora con un altro traverso che arriva al panoramico alpeggio di Seyvaz (2368 m) passandolo sulla destra e continuando ancora il traverso in leggera pendenza; ad un certo punto il sentiero svolta a destra salendo con qualche ripido tornante che ci porta ad un piccolo pianoro dove si continua, puntando davanti a noi, verso le altre tracce del sentiero che, con alcuni tornanti, ci portano a qualche gradino in ferro i quali ci consentono di salire facilmente un basso salto roccioso. Al di sopra di queste rocce, vedendo già da lontano la larga insellatura del Grand Collet, si cammina sul tracciato che si snoda tra sassi ed erba dirigendosi verso alcune rocce che si superano ancora con l’ausilio di alcuni gradini di ferro; sopra di essi si arriva al pianoro che termina con il pendio al di sopra del quale, risalendo con qualche tornante che rimonta il ripido pendio, si raggiunge in breve il colle sul quale si trova un grosso ometto di pietre (2833 m). Qui si devia a destra seguendo dapprima una traccia evidente che ci porta ad una puntina (ometto) dalla quale si prosegue attraversando alcuni blocchi di roccia sino a portarsi sotto la cresta della successiva punta (ometti); prima di iniziarne la salita si taglia a sinistra (ometto) individuando una labile traccia che ci porta ad attraversare una breve pietraia di grossi blocchi stabili dopo i quali si riprende la traccia. Questa passa appena al di sotto del filo di cresta dove si trovano rocce lisce oltre le quali si sale un breve tratto ripido che conduce ad un colletto dove si trova un ometto (2943 m); rimanendo sempre sulla sinistra del filo di cresta, si cammina tra rocce e piccoli tratti erbosi sino ad una anticima dalla quale si vedono le rocce sommitali. Dal colletto si scendono pochi metri sulla destra seguendo una traccia che contorna alcune roccette dopo le quali si ritorna in cresta risalendo a sinistra un breve tratto ripido su terriccio. Giunti in vista di un grosso ometto, lo si raggiunge e, risalito il breve pendio di rocce rotte dopo di esso, si arriva all’ometto di vetta. Da questa si ripercorre l’itinerario sino al colle a quota 2943 m scendendo poi verso destra su grossi blocchi ; qui si taglia in obliquo il pendio verso sinistra individuando qualche ometto che conduce sul terreno erboso dal quale, anche senza percorso obbligato, si scende tenendo poi la destra per guadagnare il fondo del vallone. Quando il terreno diventa erboso, si scende comodamente su alcune dorsali, dove si trova qualche ometto, arrivando ad intercettare il sentiero che scende al pianoro del Nivolet. Con alcuni ripidi tornanti si arriva alle baite di Grand Collet (2427 m) subito dopo le quali si trovano le paline dalle quali si continua in piano sulla destra. Si passano alcune rocce lisce poco inclinate dopo le quali si scende tenendo la destra e si passa un bivio (2341 m) con un sentiero proveniente da sinistra; percorse poche decine di metri si arriva alla panoramica Croce dela Roley(2330 m) da cui si gode una vista eccezionale del Gran Paradiso e dei suoi “satelliti”. Alla destra della croce si prende il sentiero che rapidamente scende sino ad arrivare vicino ad una cascata del torrente dal quale poi si allontana per entrare in un rado bosco; dopo essere passati accanto ad un traliccio dell’alta tensione si scendono ancora alcuni tornanti e si arriva al termine del sentiero dalla parte opposta del piazzale della partenza.
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