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Altimetria e dettagli

La Tsa de Merdeux è un grande alpeggio che si trova nell’omonima “comba” ubicata nella parte più occidentale della zona del Gran San Bernardo. La si raggiunge seguendo il percorso dell’Alta Via n°1 camminando su una comoda poderale che però va percorsa solo dopo le prime nevicate quando la coltre nevosa non è ancora abbondante: infatti l’attraversamento delle lunghe fiancate è esposto a valanghe che, oltre al pericolo intrinseco, ne rendono praticamente invisibile il tracciato rendendolo un pendio uniforme. Durante la salita il panorama è inevitabilmente limitato dalle vette circostanti ma queste ultime, in veste invernale, lo rendono insieme all’ampio vallone sicuramente molto suggestivo e piacevole alla vista.

Avvicinemento

Si percorrela A-5Torino-Aostae si esce alla barriera di Aosta est proseguendo in direzione del Traforo del Gran San Bernardo; giunti a St.Rhêmy en Bosses si seguono le indicazioni per le piste di sci di Crevacol e, giunti ad una rotonda prima del grande piazzale degli impianti, si gira a destra raggiungendo sulla sinistra un altro piazzale sul cui bordo si trovano le paline di inizio dell’escursione.

Descrizione

Dalle paline si cammina sulla stradina sino al viadotto del traforo passando sotto di esso; subito si incontra un cartello di divieto di transito al quale si continua sulla sinistra, sempre sulla strada, arrivando alla baita di Devies (1737 m). Proseguendo ancora per qualche decina di metri si trova sulla destra un bivio segnalato da una palina al quale, abbandonata la strada, si prende a destra par risalire il pendio; dopo un breve strappo ripido, si sale più dolcemente verso sinistra tagliando la poco inclinata fiancata della montagna. Aggirato un basso costone si individua un gruppo di baite più in alto sulla destra che si raggiungono dapprima con un breve tratto di salita più diretta e poi percorrendo in piano gli ultimi metri; arrivati dunque a Merdeux inferiore (1925 m) si attraversano sulla destra le baite dopo le quali si trova un bivio della poderale (1951 m). Rimanendo su quella di destra si traversa il pendio dapprima in piano per poi alzarsi con qualche tornante sino ad incrociare un’altra poderale proveniente da destra (2046 m). Qui si deva a sinistra iniziando un lungo traverso con cui, seguendo le sinuosità della montagna e guadagnando poca quota, si raggiunge il canale di un torrente prima del quale, sotto alcune serrande per l’acqua, si ignora un bivio di un sentiero che si stacca sulla destra (2125 m). Oltrepassato il canale si aggira una marcata costola per proseguire ancora nel traverso con poca pendenza ed avendo già visibile la meta sul fondo del vallone; giunti sotto l’alpeggio, si abbandona la poderale in corrispondenza di un tornante dal quale si sale più direttamente con un breve strappo più ripido che ci porta di fronte alla grande baita.