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Monte Soglio, da Milani – Forno Canavese (TO)
Quota | 1965 |
Dislivello | 1101 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 803,AVC,bolli bianco rosso |
Tempo | 3h00’ |
Il Monte Soglio si trova nelle bassi valli di Lanzo e domina dall’alto il comune di Forno Canavese; nelle giornate terse si gode un bellissimo panorama sulla pianura con una suggestiva vista sulla non molto lontana città di Torino, mentre dal versante opposto, a nord, lo sguardo spazia sulle innumerevoli e belle cime e vallate dell’alto canavese e valli di Lanzo. Il sentiero parte dal Santuario di Milani ed è ben segnato e molto frequentato sia per l’assenza di difficoltà sia, come detto prima, per i panorami che si possono già ammirare dalla parte finale della salita. La quota e l’esposizione ne consigliano la salita in primavera o ad inizio inverno.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta uscendo al casello di Ivrea dal quale si prosegue sino a Cuorgnè; qui si prende la direzione per Valperga e poi per Forno Canavese. Sulla circonvallazione di quest’ultimo comune si sale, ad una rotatoria, seguendo l’indicazione per Milani giungendo all’omonimo santuario dove si lascia l’auto nei comodi parcheggi adiacenti.
Descrizione
Seguendo la strada alla destra del santuario si trova evidente davanti a noi l’imbocco del sentiero che, su terreno pietroso, sale subito con buona pendenza; arrivati ad intersecare nuovamente la strada, la si attraversa per riprenderlo e giungere in breve all’evidente costruzione di una presa per l’acqua. Camminando ora sulla strada per un buon tratto, si supera la palina indicativa del sentiero dopo la quale, sulla sinistra, si ritrova il sentiero che si alza nuovamente nel bosco. Arrivati alle baite di Taddei (1003 m) si prosegue ancora sino a superare le baite di Boin (1090 m) dopo le quali si ritorna brevemente sulla sterrata; qui, deviando a sinistra, si riprende nuovamente il sentiero che, da dietro le case, si inoltra ancora nel bosco. Arrivati ad una mulattiera erbosa si ritrova la paline col numero del sentiero che ci indica di proseguire alla sinistra verso la baita di Avocal (1173 m); dalla sinistra di queste si riprende a salire ancora nel bosco arrivando a tagliare nuovamente la strada in corrispondenza di una palina nei pressi di un masso isolato. Da questa si inizia un traverso nel bosco sempre più rado sino ad uscire in spazi più aperti; aggirato un basso costone erboso, si devia a destra giungendo ad un evidente ometto di pietre che si trova al limitare di un ampio pascolo (1259 m); senza raggiungere sulla sinistra il vicino alpeggio di Fontana Vecchia, si attraversa di nuovo la sterrata seguendo gli altri ometti ed i bolli di vernice che ci fanno tagliare il pendio erboso sopra di esso. Giunti all’alpe del Cont (1554 m) si trova un bivio indicato dalle paline al quale dobbiamo deviare a sinistra ed iniziare un lungo traverso poco inclinato che taglia la fiancata della montagna. Oltrepassati un paio di tratti gradinati si piega gradatamente sulla destra arrivando ad un bivio nei pressi di un’ampia dorsale (1674m). Ora, deviando a destra, si inizia la lunga salita della dorsale che, senza difficoltà, ci porta all’alpe Rosset (1929 m) situata poche decine di metri sotto la vetta che si trova alla destra di essa.
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