Lago e Cima di Ravinella (da Forno) – Valstrona (VB)

10 giugno 2018 at 10:22

giancarlo

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Quota 2099
Dislivello 1301
Difficoltà E
Segnavia Z12, Z99, GTA, bolli bianco rosso
Tempo 3h00’ (Cima Ravinella), 5h45’giro completo

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

 

La Cima di Ravinella si trova nella parte alta della Valle Strona sopra Omegna nell’area contigua al Parco Naturale dell’Alta Valsesia. Il sentiero che la raggiunge parte dalla cappella di S.Lucia e sale dapprima in una bella faggeta con sentiero evidente sino all’alpe Ravinella di sotto; da qui e per i successivi 300/400 m di dislivello esso si confonde un po’ sia perché coperto da erba sia per i cespugli di bassa vegetazione, cercando quindi bene i bolli di vernice che, anche se alcuni un po’ sbiaditi, si trovano su pietre ed alberi. Dall’attraversamento dell’ultimo canalone il percorso diviene più evidente sino in vetta. Il panorama, pur essendo abbastanza circoscritto, è molto bello sull’immenso polmone verde di questa valle e di quelle adicenti. Per il giro ad anello, e non disponendo di due auto, bisogna mettere in conto il ritorno sulla strada per poco meno di un’ora.

Avvicinamento

Si percorre la A-26Genova-GravellonaToce uscendo allo svincolo per Gravellona, si attraversa l’abitato e si raggiunge Omegna. Entrati in Omegna si seguono le indicazioni perla Valstronache si risale superando il capoluogo e proseguendo sino alla frazione di Forno dove si lascia l’auto nel parcheggio sopra il tornante all’uscita della frazione; volendo accorciare l’escursione, si può proseguire sino alla cappella di S.Lucia dove però si trova posto solo per un paio di auto.

Descrizione

Lasciata l’auto al piccolo parcheggio superiore di Forno, si cammina sulla strada per circa un km dove si trova l’inizio del sentiero in corrispondenza della Cappella di S. Lucia (982 m); lo si percorre giungendo subito ad una chiusa metallica che si supera percorrendo il canale cementato sino al suo termine. Qui si riprende il sentiero che, alla sinistra, si addentra nella fitta faggeta sulla destra orografica del Rio Ravinella salendo con buona pendenza e stretti tornanti raggiungendo il rudere dell’Alpe Colletto (1242 m);  rientrati nel bosco si prosegue con alcuni saliscendi che, però, fanno perdere un po’ di dislivello. Passando da un’antica fornace si compie qualche altro saliscendi sino ad attraversare un torrente; rientrati nella faggeta, si aggira un costone boschivo dopo il quale, superato un ridere, si giunge ad un bivio segnalato dalle paline (1330 m) che si trova appena prima dell’alpe Ravinella di sotto (1346 m). Proseguendo alla sinistra di questa, si supera un successivo rudere (1370 m) oltre il quale il sentiero si perde in alcuni tratti tra erba e bassa vegetazione e bisogna prestare attenzione ai bolli di vernice. Qui si percorre ancora un breve tratto nel bosco uscendone poi definitivamente su una fiancata erbosa col sentiero che ci porta ad attraversare un torrente dove si possono trovare, anche in stagione avanzata, residua di valanga. Si sale ora su un poco marcato costone reperendo i segni di vernice tra cespugli; quando questi terminano si cammina su tracce e zolle di erba olina salendo un ripido pendio che culmina contro una roccia con una visibile freccia di vernice. Il sentiero, passandoci davanti, prosegue verso destra salendo con qualche tornante indirizzandosi verso una piccola gola appena sopra la quale si arriva all’alpe Ravinella di sopra (1889 m). Rimanendo alla sinistra della baita, il sentiero compie un largo tornante verso sinistra arrivando alla piccola conca dove si trova il lago di Ravinella (1975 m); rimanendo alla sinistra di esso, si raggiunge una palina (1984 m) dalla quale in breve si sale alla bocchetta dell’Usciolo (2039 m). Ora non resta che deviare a sinistra e salire su terreno ripido tra zolle erbose e tracce di sentiero arrivando, quando la pendenza spiana decisamente,  ad una piccola anticima dalla quale, camminando alla sinistra della cresta erbosa, si raggiunge in breve la croce di vetta. Ritornati alla bocchetta si devia a sinistra coll’evidente sentiero che, sceso con qualche tornante, si porta alla destra di un dentino erboso;  poco al di sotto di quest’ultimo, sulla sinistra ,si trovano le baite dell’alpe Cunetta di sopra che non si raggiungono piegando alla sinistra dove si trova un bivio in prossimità di una palina (1822 m). Ora si scende alla destra di una dorsale erbosa che si aggira arrivando all’alpe Cunetta di sotto (1567 m) dopo aver ignorato la deviazione per l’alpe Cama, sull’opposto pendio. Da Cunetta di sotto si scende per poco su una piccola dorsale spostandosi poi alla sinistra per attraversare il torrente. Il sentiero ora aggira una costola erbosa e scende giungendo al Rio Chigno che si attraversa aiutandosi eventualmente con una catena tesa tra le due sponde. Dopo qualche minuto di discesa si rimane alla sinistra di un bivio segnalato da una palina (1455 m) appena sotto il quale si giunge all’alpe Orlo (1426 m); superatala si arriva ad un successivo bivio (1365 m) dove, deviando a sinistra e dopo pochi minuti di discesa, si raggiunge l’abitato di Campello Monti (1315 m). Attraversate le case, si prende la strada asfaltata e in circa un’ora si ritorna al punto di partenza.

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