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Becca Plana – Aymavilles (AO)
Quota | 2297 |
Dislivello | 1032 |
Difficoltà | EE |
Segnavia | 5b, 4 |
Tempo | 3h00′ |
La Becca Plana è una guglia rocciosa che si trova a fare da spartiacque tra le basse valli di Cogne e la Valsavarenche all’interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Bisogna subito dire che la parte più impegnativa è quella che inizia dall’omonimo colle e che raggiunge la vetta con tratti esposti, alcuni dei quali protetti da catene che ne facilitano la salita in caso di verglass o rocce bagnate; il resto della salita si svolge su un bel sentiero evidente che passa dal casotto di Arpissonet (o Chantel) per risalirne poi i ripidi e selvaggi versanti che si trovano oltre questo. Durante la salita i panorami sono un po’ occlusi dal bel bosco di conifere ma che, nei tratti aperti o comunque usciti da esso, offrono scorci e belle visuali sulle vette circostanti e sul lontano Monte Bianco.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta sino alla barriera di Aosta est che si supera e si esce al casello successivo di Aosta ovest. Si seguono le indicazioni per Cogne, si supera il comune di Aymavilles e, dopo qualche chilometro, la piccola frazione di Vieyes (1158 m); appena oltrepassato un paravalanghe si trova sulla destra la segnalazione per il villaggio di Silvenoire che in breve si raggiunge e dove si lascia l’auto nel piccolo slargo antistante le case.
Descrizione
Dal piccolo piazzale si sale a sinistra sino alla chiesetta dove si trovano le paline dei sentieri; proseguendo alla destra si supera una fontana e si attraversano le poche case arrivando ad una poderale che si percorre in leggera salita sulla destra. Giunti ad un piccolo promontorio panoramico, la strada scende costeggiando dapprima la fiancata della montagna per sbucare poco oltre nei pressi dell’alpeggio di Plan Pessey (1381 m). Piegando sulla destra su attraversa il torrente e, prima di arrivare ad una baita, il sentiero devia a sinistra verso le paline situate poco sopra (1376 m); qui si svolta decisamente a sinistra trovando quasi subito un successivo bivio segnalato dalle paline al quale si sale sul sentiero che si diparte a destra (1422 m). Il tracciato si sviluppa ora sulle ripide fiancate boschive alternando numerosi tornanti a traversi poco inclinati dove, oltrepassato un costone, si ignora un bivio con una traccia che si stacca alla destra (1626 m). Usciti temporaneamente dal bosco, si attraversa una zona di cespugli e bassa vegetazione dove si attraversa un torrente su un ponticello giungendo un rudere situato sotto una roccia (1927 m), la pendenza diminuisce gradatamente e, oltrepassato un bivio al quale si prosegue diritto (2001 m), si giunge subito al casotto del Parco Nazionale del Gran Paradiso di Arpissonet, o Chantel (1989 m) che si vede all’ultimo momento. Qui si prosegue salendo a sinistra verso la baita superiore dalla quale, con alcuni tornanti, si aggira un costone rientrando nel bosco che si fa più rado; attraversata un’ampia conca sottola PuntaValletta, si continua su una fiancata erbosa oltre la quale si attraversano un paio di vecchie frane di roccia avvicinandosi poi alla fiancata rocciosa. Qui il sentiero sale a mezzacosta arrivando in breve al Colle Becca Plana (2261 m) dal quale, ignorato il sentiero alla sinistra, si scende di qualche metro verso la sottostante insellatura. Seguendo la traccia si supera un primo piccolo spuntone dopo il quale si giunge in prossimità del secondo che, con l’ausilio di alcune catene, si passa sulla sinistra. Rimanendo sempre su questo lato, si attraversa un corto ma ripido pendio che porta verso una bassa fascia rocciosa dove si trova il secondo tratto attrezzato. Risalitolo, si prosegue a sinistra salendo poi ad un piccolo intaglio sulla destra; qui, alla sinistra, si trova una placconata rocciosa, anche questa attrezzata, sopra la quale si mette piede sulla crestina erbosa che in breve conduce all’omino dell’aerea vetta.
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