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Pointe de Penne – Bourg St. Pierre, Vallese – (CH)
Quota | 2785 |
Dislivello | 1205 |
Difficoltà | E |
Segnavia | Bollo giallo, bollo bianco-rosso |
Tempo | 3h15′ |
La Pointe de Penne si trova sulla lunga dorsale che separa la valle principale del Gran San Bernardo dalla Combe De Challand sopra l’abitato di Bourg St. Pierre nel Vallese francofono. La salita non oppone alcuna difficoltà tecnica ed è ben segnalata dalle paline. La prima parte si svolge in un bellissimo bosco di conifere, usciti dal quale gli orizzonti si aprono sempre più sulle cime e vallate adiacenti con viste spettacolari soprattutto sul vicino Mont Velan e sui contrafforti del Grand Combin; molto bello anche il panorama verso la zona del Mont Dolent e della Combe de l’A sino alle vallate che digradano verso Orsieres.
Avvicinamento
Si percorrela A-5Torino-Aostauscendo al casello di Aosta est e seguendo poi le indicazioni per il Traforo del Gran San Bernardo; superato il confine di stato, o col tunnel o con il passo, si arriva a Bourg St. Pierre dove si lascia l’auto nel piazzale a sinistra adiacente l’Hotel du Vieux Moulin.
Descrizione
Dal piazzale si attraversa la strada e si imbocca la stradina asfaltata che sale di fianco al cartello indicativo dei rifugi della zona; compiuto un tornante si trova sulla sinistra un sentiero con la palina che indica il percorso per Azerin. Su buone pendenze, anche a tratti sostenute, si sale su un largo sentiero erboso che si inoltra nello splendido bosco di Rames; incrociata una poderale (1831 m), che si attraversa, se ne raggiunge una successiva indicata dalle paline (1883 m); si continua anche qui diritto sulla sterrata che, dopo aver aggirato un costone, giunge al torrente dela Croixdove con un ponte di legno lo si supera per proseguire sulle poco inclinate fiancate erbose. Dopo un tornante si giunge alle baite di Azerin (2049 m) dove si trovano le paline seguendole a sinistra verso Challand d’en Haut; percorsi poco più di un centinaio di metri, si devia sulla mulattiera che si stacca a destra in corrispondenza di una colonnina metallica (2058 m). Con agevole percorso, si sale sulla fiancata compiendo alcuni tornanti che, poco sopra, ci portano all’imbocco della selvaggia Combe de Challand. Da qui la traccia della mulattiera tende a scendere a destra verso il torrente ma, proseguendo per qualche metro alla sinistra, vale la pena di raggiungere la bella baita di Challand d’en Haut (2223 m) dalla quale si ha una bella visuale del vallone. Ridiscesi di pochi metri, si riprende la traccia che, scendendo verso il torrente, lo attraversa su un ponticello arrivando dalla parte opposta dove si trova subito un bivio segnalato dalle paline (2206 m). Il sentiero, ora in piano, percorre un tratto di erba e bassa vegetazione arrivando ad una piccola conca; qui il sentiero, sempre poco marcato, si sdoppia e bisogna rimanere sulla traccia di sinistra dirigendosi verso un grosso masso isolato. Passati alla sinistra di quest’ultimo, il sentiero è più marcato e, seguendo i bolli di vernice anche un po’ sbiaditi, si risale un pendio erboso sino a passare accanto ad alcune roccette; piegando gradatamente a sinistra si sale una piccola zona pietrosa puntando poi ad una cimetta rocciosa. Passatala con un breve tratto ripido sulla destra si arriva sulla panoramica cresta che si percorre comodamente sul filo. Superata la prima elevazione della Tita de Bou (2532 m), si continua oltrepassando successivamente la quota2586 med un breve tratto pietroso; ripreso a camminare sulla cresta, che ora diviene un po’ più larga, si prosegue verso la quota2747 mdalla quale, scesi poi di qualche metro ad un colletto, si sale l’ultimo tratto verso le punte. Queste si raggiungono abbandonando il sentiero in corrispondenza di un corto canalino, ben visibile sulla sinistra tra le due punte, che si raggiungono facilmente con elementari passaggi tra roccette e zolle erbose.
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