Mont d’Arsy – Sarre (AO)

8 luglio 2018 at 21:26

giancarlo

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Quota 2823
Dislivello 1160
Difficoltà EE
Segnavia 8B,8F, s.n.
Tempo 3h30′

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

 

Il Mont d’Arsy è la prima vetta sulla cresta  che dal Fallére digrada ad est trovandosi tra questo ed il Mont dela Tsa; la cima è costituita da due punte rocciose vicine la più elevata delle quali è quella a sud raggiunta in questa gita La salita si può dividere in due parti ben distinte: la prima, sino a Nouva, su comoda poderale e sentiero e poi, da questa baita in poi, si cammina su terreno libero trovando sporadiche e brevi tracce di sentiero. Nell’ultima parte si richiede buon senso di orientamento nel risalire i ripidi versanti e sceglierne i passaggi migliori; oltre a questo è necessario avere comunque piede fermo e abitudine a percorrere terreni molto ripidi ed esposti, cosa che sconsiglia la gita in caso di terreno bagnato o innevato. Il panorama dalla vetta è superbo sulla catena alpina con la vista che spazia dal Monte Bianco al Rosa e, a sud, dall’Emilius al gruppo del Rutor il tutto separato dalla grande mole del Mont Fallére.

Avvicinamento

Si percorrela A-5Torino-Aostauscendo al casello di Aosta ovest; giunti sulla statale si devia a destra e, giunti a Sarre, si seguono le indicazioni per Ville sur Sarre e, successivamente, per Thouraz. Oltrepassato il villaggio si continua ancora per poco giungendo ad un tornante (1653 m) dove si trova un cartello di divieto di transito dove si lascia l’auto negli slarghi adiacenti.

Descrizione

Dal cartello di divieto di transito ci si incammina sulla comoda poderale che si segue ignorando, in successione, tre bivi con altrettante poderali che si staccano la prima a destra e le altre a sinistra; dall’ultimo bivio si compiono ancora un paio di tornanti, si passa davanti ad una cascatella e, poco dopo, si trovano le paline dalle quali, sulla destra, inizia il sentiero (1831 m). Saliti alcuni gradini, si compie un breve tratto in traverso nel bosco per poi, usciti da esso, risalire più direttamente un pendio erboso sopra il quale ci si sposta sulla sinistra per arrivare alla baita di Morgnoz (2052 m); oltre l’alpeggio si riprende la poderale trovando subito un bivio segnalato da paline (2061 m) al quale si devia a destra. Camminando sulla panoramica poderale si supera dapprima il bivio per Chesère (2175 m) e successivamente uno successivo con una poderale che si stacca a destra (2204 m). Dopo questo si passa una baita isolata e, superato un torrente, si sale sulla destra arrivando all’alpeggio di Nouva (2267 m); qui, terminato il sentiero, si passa dietro la baita e si risale il pendio passando accanto ad una croce metallica arrivando sopra il gradino erboso. Qui la pendenza spiana temporaneamente e, camminando in direzione della punta, si passa alla destra di una piccola torbiera; dopo questa, spostandosi un po’ a sinistra, si percorre un canalino erboso poco inclinato giungendo, sopra di esso, all’ingresso di un ampio vallone. Ci si sposta ora sulla sinistra per risalire, con un traverso ascendente, il pendio che alterna lunghi tratti erbosi ad alcuni attraversamenti di piccoli sfasciumi trovando anche discontinue e labili tracce di sentiero . Alzandosi sul pendio che diviene sempre più ripido, si punta ad un’insellatura alla sinistra di un promontorio; poco prima di raggiungerla, si individua sulla pietraia alla sinistra una traccia di sentiero che la attraversa per raggiungere il pendio erboso su lato opposto. Ora la pendenza aumenta ancor più e si sale su zolle di erba olina spostandosi leggermente a sinistra per risalire poi più direttamente sul ripido pendio. Spostatisi ancora a destra si sale su ripidi tratti di sfasciumi e zolle erbose andando a reperire un largo canale sopra il quale si arriva ad un colletto (2784 m); da questo si devia a destra salendo su una dorsale di terriccio ed erba che, seguendola sul filo e superando qualche semplice roccetta, conduce alla vetta.

 

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