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Cabane de l’A Neuve – Orsiéres, Vallese – (CH)
Quota | 2743 |
Dislivello | 1185 |
Difficoltà | E |
Segnavia | Bolli bianco-rosso |
Tempo | 3h00′ |
Il rifugio dell’A Neuve, una classica costruzione in pietra, è ubicato su uno sperone roccioso alla base delle Punte Derray, sulla sinistra orografica dell’alta Combe de l’A; la sua posizione è splendida sulla conca di belle vette che la circonda dove il versante nord ella Tour Noir ed il Grand Lui la fanno da padrone. Il sentiero è sempre ben segnalato e non presenta pendenze eccessive; ad inizio stagione, nella parte alta, si trovano alcuni nevai e molta acqua di disgelo. Il primo tratto attrezzato si può evitare aggirando sulla sinistra lo sperone roccioso. Il panorama è superlativo sulla testata della valle con l’imponente e ghiacciato versante nord della Tour Noir, l’Aiguille de l’A, e le rocciose vette del Grand Lui e Derray; anche verso sud si ha una bella vista della Val Ferret e del versante di salita.
Avvicinamento
Dal Colle del Gran San Bernardo si scende sul lato svizzero sino ad Orsiéres prendendo qui la deviazione perla ValFerreteLa Fouly; attraversato il villaggio si lascia l’auto nel posteggio sottostante l’ufficio del turismo.
Descrizione
Dal posteggio si scende sulla stradina che conduce al campeggio, che si attraversa arrivando all’inizio del sentiero. Qui si entra nel bosco seguendo il largo sentiero che lo attraversa in lieve pendenza; usciti poi dal bosco, si giunge in breve ad un bivio segnalato dalle paline (1662 m) al quale si prosegue diritto camminando, sempre con poca pendenza, tra gli ontanelli. Rientrati temporaneamente tra le conifere, se ne esce poi definitivamente per arrivare ad una grossa roccia isolata sulla quale una visibile freccia di vernice ci fa deviare alla destra verso un promontorio roccioso. Passati di fianco ad una cascata si sale sul sentiero che giunge ad un bivio (2038 m) con indicazioni su una pietra, sempre di vernice, che indica la salita sulla breve ferrata o sul sentiero; continuando a destra si sale brevemente arrivando in vista delle catene utili soprattutto in caso di ghiaccio. Saliti qualche metro diritto si piega a sinistra per superare un camino che porta al culmine del promontorio roccioso dal quale, anche qui con l’ausilio di una catena, si scende di qualche metro su una roccia liscia andandosi a ricongiungere col sentiero abbandonato in precedenza. Si sale ora una bassa morena erbosa dalla quale si devia poi sulla destra per attraversare il torrente che, ad inizio stagione, si supera su nevaio; ripreso il sentiero dalla parte opposta si sale con alcuni tornanti un pendio con bassa vegetazione sino ad un promontorio roccioso al quale il sentiero devia a destra. Arrivati sopra il gradino erboso si piega leggermente a sinistra risalendo, con ampi tornanti, un largo pendio di erba e bassa vegetazione dal quale si può scorgere lo sperone su cui sorge il rifugio; qui la pendenza diminuisce un poco e si cammina su terreno che, ad inizio stagione, presenta molti tratti con acqua di scioglimento dei numerosi nevai che però non rende difficoltosa la progressione. Quando la bassa vegetazione lascia il posto ad un terreno più pietroso, si piega ancora un po’ a sinistra portandosi una zona di rocce lisce che si risalgono poi verso destra rimontando direttamente un ampio costone; raggiunta una zona morenica il sentiero devia a sinistra per compiere un ampio tornante che raggiunge il punto dove si attraversa la pietraia, grosso nevaio ad inizio stagione, che adduce allo sperone dove si trova il rifugio. Raggiuntolo, ci si trova alla base di un camino roccioso che si risale agevolmente con l’ausilio di una catena; quando questa termina si arriva al panoramico terrazzino del rifugio.
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