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Cabane d’Orny, Cabane du Trient – Champex Lac – Vallese (CH)
Quota | 2827 (Cab Orny), 3169 (Cab. Trient) |
Dislivello | 1141 |
Difficoltà | EE |
Segnavia | Bolli bianco-rosso, bolli bianco-blu |
Tempo | 3h15’ |
La Cabane d’Orny e la Cabane du Trient sono due bei rifugi che si trovano, uno dopo l’altro, nella Combe d’Orny sopra il villaggio di Champex-Lac nel Vallese francofono. Sono due strutture molto frequentate per le opportunità sia alpinistiche sia paesaggistiche che offrono agli appassionati; nello specifico: l’Orny, che è il primo che si raggiunge, è frequentato da scalatori che sulle pareti adiacenti trovano innumerevoli vie su ottimo granito, mentre il Trient è più frequentato da alpinisti e scalatori che nello spettacolare omonimo ghiacciaio trovano cime a loro più adatte. Il dislivello abbastanza contenuto e la salita con la seggiovia ne fanno anche una meta per escursionisti che hanno così la possibilità di attraversare begli ambienti di alta montagna. I panorami si allargano sempre più soprattutto al raggiungimento del Trient col suo bacino glaciale e, dal versante opposto, con belle viste su molti “4000” della catena alpina elvetica.
Avvicinamento
Dall’Italia si raggiunge la Svizzera attraverso il colle od il passo del Gran San Bernardo e si scende sino ad Orsiéres dove si seguono le indicazioni per il villaggio di Champex Lac; attraversato l’abitato e superato il laghetto si arriva ad un piazzale dove si trova la partenza della seggiovia de La Breya e dove si lascia l’auto. Si prende dunque la seggiovia che conduce alla stazione di arrivo di Grand Plans dove ha inizio l’escursione (se si vuole evitare la salita in seggiovia bisogna prevedere un paio d’ore di salita).
Descrizione
Dall’arrivo della seggiovia si raggiungono le paline dalle quali inizia il sentiero; questo prosegue con un lungo traverso sulla parte alta della fiancata sinistra orografica della Combe d’Orny. Aggirato un primo costone, ci si abbassa di qualche metro assicurandosi, se necessario, alle catene fissate alla roccia; dopo aver superato una frana di pietre, si aggira un altro costone e, anche qui con la protezione delle catene, si perde un po’ di quota scendendo su terreno infido di pietrisco per attraversare una frana. Dopo un tratto con poca pendenza, si contorna un promontorio, dopo il quale si attraversa una larga frana di pietre; giunti in vicinanza di alcune rocce, si trova un bivio al quale si rimane alla sinistra per continuare sul traverso (2392 m) che ci porta verso un canale di sfasciumi. Risalitolo sulla destra, si trova un bivio (2470 m) al quale, ignorato il sentiero proveniente da sinistra, si entra in una conca pianeggiante. Lo si percorre fino al suo fondo dove si piega alla sinistra per poi salire più direttamente in direzione di un’ampia insellatura alla sinistra di un’alta parete rocciosa; qui giunti si prosegue alla destra di un bivio segnalato dalle paline (2688 m) dopo il quale il sentiero percorre il filo di una morena sopra la quale si vede il rifugio. Alzandosi più decisamente nella parte alta si arriva alla Cabane d’Orny che si raggiunge dopo un tratto gradinato sulla sinistra (2827 m). Costeggiando il muro di sostegno alla sinistra del rifugio, si sale dietro di esso iniziando ad attraversare una grande pietraia sulla quale il sentiero, seguendo le fiancate della montagna, si porta verso un canalone dal quale poi piega alla sinistra. Si cammina ancora su pietre facendo un traverso ascendente sino ad aggirare un costone (paletto) da cui, tenendo al destra, si scende di pochi metri costeggiando alcune rocce levigate. Dopo una breve salita si scende ancora sulla pietraia attraversando una zona franosa oltre la quale ci si alza verso alcuni dossi rocciosi; superabili si arriva in vista di una palina che ci fa deviare a destra in direzione di una bassa bastionata rocciosa; qui si trovano alcuni gradini metallici che aiutano il superamento delle prime rocce dopo le quali, con la pendenza più accentuata e passando tra grossi massi, si sale verso un promontorio roccioso dove si trova un paletto. Da questo si scende di poco, aiutandosi con una corda fissa, per raggiungere e poi, superato un canale di terriccio, riprendere a salire verso un colletto alla destra di una puntina di rocce frastagliate; proseguendo sulla destra, si sale un pendio di rocce instabili arrivando ad un successivo paletto dopo il quale, aggirato un cotone roccioso, si giunge in vista della Caban edu Trient che si raggiunge salendo un ultimo tratto di grossi massi (3169 m).
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