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Pointe de la Crosatie – Valgrisenche (AO)
Quota | 2926 |
Dislivello | 1353 |
Difficoltà | EE |
Segnavia | 21, AV2, s.n. |
Tempo | 3h30′ |
La Pointe de la Crosatie, che su alcune cartine è solo indicata come quota, si trova sulla cresta che, dall’omonimo colle, si alza verso sud ovest separando il vallone sopra Planaval, in Valgrisenche, da quello di Promoud, sopra La Salle. Sino al Col dela Crosatie si cammina su comodo sentiero, che passa anche dal bel Lac du Fond, a tratti erto ma sempre ben segnato ed evidente, essendo in comune col percorso dell’Alta Via 2, e da questo si percorre una dorsale di erba e rocce rotte segnata da alcuni ometti ma comunque con percorso evidente e mai eccessivamente difficoltoso; bisogna prestare attenzione alle rocce rotte, poco stabili, e, se si percorre fedelmente il filo di cresta, ad alcuni brevi tratti leggermente esposti. La vetta è molto caratteristica perchè, oltre al consueto ometto, se ne trovano molti altri, che sembrano piccole lapidi, disseminati sull’ampia calotta. Da questa, nelle giornate limpide, il panorama è eccezionale a 360° avendo una stupenda visuale della catena del Monte Bianco e, verso nord est, della cresta di confina dal Grand Combin ai Breithorn ed il gruppo del Monte Rosa; altrettanto spettacolare è la vista della cresta di confine con la Valledi Rhêmes, con dietro la Grivolaed il Gran Paradiso, e del vicino Chateau Blanc e Mont Paramont.
Avvicinamento
Si percorre la A-5Torino-Aosta e, superata la barriera di Aosta est, si esce al successivo svincolo di Aosta ovest prendendo la direzione Aosta; giunti alla rotatoria, svoltare a sinistra verso Courmayeur risalendo la valle sino ad Arvier. Appena fuori dall’abitato si seguono le indicazioni perla Valgrisenche percorrendo la strada sino alla deviazione per Planaval; attraversato il villaggio si continua sulla stradina sino a La Clusaz dove, risaliti un paio di tornanti, si trova la partenza del sentiero e dove si può lasciare l’auto nei piccoli slarghi adiacenti.
Descrizione
Dalla strada si sale sul sentiero indicato dalla palina che si alza con alcuni tornanti sulla fiancata della montagna; si attraversa un torrente su un ponticello di legno passando successivamente da un breve tratto un po’ pietroso. Dopo aver costeggiato una parete rocciosa si aggira un largo costone per entrare in un ampio canale; percorrendolo sulla destra si arriva alle baite diroccate di Benevy (1948 m), che si passano alla destra, e appena dopo ad un rudere (1977 m) che si lascia alla destra. Proseguendo sempre con ampi tornanti nella salita del canale erboso si supera una presa per l’acqua e, poco sopra, ad una successiva dopo la quale si traversa in leggera ascesa il pendio erboso; sopra di esso la pendenza spiana e si attraversa un pianetto dove si trova un bivio al quale si rimane alla sinistra (2172 m). Passati tra alcuni grossi massi, si attraversa poi il torrente su un ponticello di legno piegando alla destra per risalire un successivo poco inclinato canale; al suo termine si attraversa un altro pianoro erboso compiendo più sopra un semicerchio verso sinistra andando verso una bassa costola erbosa. Quando questa termina, si giunge alle baite di Fond (2336 m) che si superano alla sinistra per arrivare quasi subito ad un bivio segnalato dalle paline e da un ometto di pietre (2348 m). Successivamente il sentiero, salendo tra rocce rotte ed erba, compie un tornante per salire più decisamente sul pendio sopra il quale si arriva alla conca dove si trova il bel Lac du Fond (2441 m); attraversato l’estuario, si sale sul pendio erboso alla destra verso un promontorio che si aggira alla sinistra per risalire poi sulla destra un canale con pietraia. Proseguendo su qualche stretto tornante, si guadagna velocemente quota tra rocce ed erba sbucando, dopo aver attraversato una piccola pietraia, su un ampio pendio erboso; su questo si trova un cippo commemorativo dedicato ad un atleta che perse la vita durante una manifestazione del Tor des Geants. Dopo una breve salita diretta ci si sposta alla destra traversando su qualche breve tratto esposto verso un intaglio dopo il quale si entra in un largo pendio canale; dopo una breve risalita lo si attraversa a destra per arrivare ad una piccola conca che si attraversa per risalire leggermente verso sinistra ed arrivare all’ampia insellatura del Col dela Crosatie(2827 m). Qualche metro prima del grande ometto si individua, sulla sinistra, una stretta “lingua” erbosa che sale tra la cresta e le rocce rotte del pendio; la si risale senza difficoltà sino ad un evidente piccolo spuntone roccioso che si trova sul filo di cresta passandolo alla sinistra. Rimanendo sempre leggermente alla sinistra del filo, si prosegue tre erba e rocce rotte verso una tozza anticima dove la pendenza si abbassa temporaneamente; qui, divenendo più ripida la fiancata, ci si porta sul filo di cresta camminando dapprima su brevi tratti erbosi e successivamente su rocce più solide arrivando in breve sulla panoramica e caratteristica calotta sommitale costellata da numerosi piccoli ometti.
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