Lac Ermite, Rifugio Cunéy – Nus (AO)

6 settembre 2018 at 08:59

giancarlo

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Quota 2687
Dislivello 903
Difficoltà E
Segnavia 11C,11B
Tempo 3h00′ (lago), 5h00′ (anello)

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

 

Il lago Ermite è un piccolo specchio d’acqua che si trova sulla destra nella selvaggia Comba di Cunéy, dominata dalla Becca del Merlo, poco sopra il rifugio e l’antico Oratorio di Cunéy; per raggiungerlo è consigliabile il percorso ad anello che ci fa scoprire i bei pascoli e valloni della sinistra orografica della Valle di St. Barthélemy percorrendone alternativamente sentieri e poderali panoramiche. La difficoltà maggiore si incontra nel percorso dell’esposto sentiero del “Passet” che però si può evitare seguendo l’itinerario del classico sentiero che consente ad escursionisti di ogni livello di effettuare la gita. Dal lago, essendo incassato nella conca di una solitaria pietraia, il panorama è ovviamente precluso ma da questo si viene sicuramente ripagati durante tutto il percorso dell’escursione.

Avvicinamento

Si percorre la A-5Torino-Aostae si esce al casello di Nus; entrati in paese si seguono le indicazioni per la valle di St. Barthélemy; la si risale sino al villaggio di Lignan e si prosegue in direzione di Porliod dove, prima di arrivarvi, si trova un’area picnic con un ampio parcheggio dove lasciare l’auto (volendo si può proseguire sulla strada per 500 m sino ad un ristorante).

Descrizione

Dal parcheggio si sale sul sentiero che parte dalle paline sulla sinistra di esso e che poco sopra passa dalle baite di Larset superiore per proseguire sulla strada; dopo qualche decina di metri, compiuta una curva,  si prende il sentiero che sulla sinistra taglia il tornante e raggiunge il piazzale di servizio delle piste di fondo ed un ristorante (1962 m). Di fronte ad esso si trovano le paline dalle quali si prosegue sulla poderale dove, ad un primo bivio segnalato da paline in legno, si prosegue diritto (2005 m). Passata poco oltre la baita di Pré du Bois, si trova il bivio del sentiero (2031 m) dove, in questo caso, il consiglio è quello di proseguire sulla poderale con la quale si allunga di una decina di minuti il percorso ma è senz’altro più panoramica; questa entra nella bella conca del torrente Chavalary al fondo della quale si trova l’omonimo alpeggio (2145 m) e, compiuto un tornante, prosegue con percorso panoramico sulla opposta fiancata. Aggirandola si arriva al bivio del precedente sentiero che la interseca segnalato da un bollo di vernice su una pietra (2228 m); imboccatolo, esso costeggia sulla sinistra la poderale deviando poi a sinistra verso un rado boschetto sulle pendici della montagna. Salendo con un traverso, entra in un canale erboso sopra il quale si trovano i ruderi di Sarreun (2370 m) per raggiungere il colletto al di sopra di essi; dopo lo scollinamento si prosegue nell’aggiramento della montagna andando a riprendere la poderale (2395 m) che si percorre per pochi minuti trovando di nuovo il sentiero che da essa si stacca alla destra segnalato da un bollo di vernice su un sasso(2439 m). Si percorrono ora piccole conche e vallettine salendo con leggeri saliscendi sino a tagliare di nuovo la strada in prossimità di una palina (2516 m); dopo questa si continua diritto risalendo basse ondulazioni sino a raggiungere un successivo  bivio segnalato dalle paline (2583 m) dalle quali si devia a destra perdendo leggermente quota. Arrivati in prossimità di un torrente si trova subito un altro bivio segnalato da paline in legno dove si abbandona il sentiero classico e si prosegue a sinistra per il sentiero del “Passet” (2560 m); questo, inizialmente, compie un traverso esposto sulla fiancata erbosa dirigendosi verso una bastionata rocciosa all’inizio della quale, aumentando l’esposizione, si trova un tratto attrezzato con alcune catene. Aggirato un primo costone, si attraversa un piccolo canale andando poi ad aggirare un successivo spigolo esposto, anche questo attrezzato; si continua poi con un aereo traverso dopo il quale l’esposizione del percorso termina e, piegando a sinistra, si entra in un avvallamento di pietre ed erba. Contornandolo, il sentiero si porta sopra una bastionata rocciosa sopra la quale piega a sinistra arrivando ad un bivio dove si ritrova il sentiero abbandonato a quota2560 m; qui si svolta a sinistra giungendo in pochi minuti al rifugio di Cunéy situato accanto all’antico oratorio (2659 m). Si prosegue ora dietro di esso seguendo l’indicazione per il lago su una palina lignea che ci fa deviare a destra scendendo di poco verso la base di un dosso erboso; risalitolo per un tratto su buona traccia, si tiene poi la sinistra e, percorso un poco inclinato canalino pietroso, si arriva sopra il laghetto che con una breve discesa si raggiunge (2687 m). Al ritorno si raggiunge nuovamente il bivio poco sotto il rifugio dove, non volendo effettuare lo stesso percorso, si prosegue diritto seguendo il sentiero classico; questo passa accanto ad un laghetto e, con un saliscendi, raggiunge un canale dove devia a destra per compiere un lungo traverso. Proseguendo diritto ad un vicino bivio con un sentiero che scende alla sinistra (2564 m), si sale di poco superando il bivio per il “Passet” e ritornando al bivio con le paline a quota2583 m; qui si continua diritto raggiungendo, dopo una leggera risalita il Col du Salvé (2578 m) dal quale si scende dalla parte opposta trovando quasi subito un bivio al quale si prosegue alla destra (2541 m). Scendendo si passa nei punti di minor pendenza di dossi erbosi e, dopo aver attraversato un pianetto, si trova una mulattiera al termine della quale si arriva alla baita di Tsa de Fontaney (2317 m); da questa si percorre per un breve tratto la poderale a sinistra entrando nel bosco dove sulla sinistra si trova il sentiero segnalato da un bollo di vernice (2166 m) che taglia poco sotto la strada e prosegue subito in discesa sulla ripida fiancata; arrivati ad un canale erboso sopra le visibili baite di Larset superiore, lo si percorre in discesa e, ripresa la strada percorsa all’andata, si raggiunge brevemente il parcheggio.

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