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Col Bassac – Valgrisenche (AO)
Quota | 3153 |
Dislivello | 1389 |
Difficoltà | EE |
Segnavia | |
Tempo | 3h45′ |
Il Col Bassac si trova sulla destra orografica dell’alta Valgrisenche tra le punte della Bassac nord ela GrandeTraversière; questo colle mette in comunicazionela Valgrisenche, appunto, e l’alta valle di Rhêmes. La prima parte, sino al rifugio Bezzi sale su percorso molto frequentato un po’ su poderale e poi su comodo sentiero dove, però, si possono trovare grossi residui di valanga ad inizio stagione; dal rifugio in poi l’ambiente diviene senz’altro più interessante attraversando ampi e panoramici pianori avvicinandosi alla zona più selvaggia e solitaria dovendo attraversare una grande zona morenica che porta alla base del pendio finale, col percorso comunque quasi sempre ben indicato anche da ometti. Questo, composto da sassi e pietrisco umido, comporta un po’ più di attenzione in caso di eventuale verglass; anche in questa zona, a maggior ragione, è facile trovare grandi nevai ad inizio stagione ed è consigliabile avere buona visibilità per il tracciato che, sui dossi morenici, a volte scompare. Il panorama, limitato dalle due punte adiacenti, è però molto bello sul gruppo del Monte Bianco, a nord, e del Gran Paradiso e Grivola sul versante opposto.
Avvicinamento
Si percorre la A-5Torino-Aosta superando la barriera di Aosta est per uscire alla successiva di Aosta ovest; si continua per Aosta e, alla rotatoria,si seguono le indicazioni per Courmayeur. Superato il comune di Arvier si seguono le indicazioni per la Valgrisencheche si risale sino al villaggio di Bonne; lo si oltrepassa e con la strada asfaltata si giunge a Surrier dove si lascia l’auto negli slarghi.
Descrizione
Dal posteggio si raggiungono le paline dei sentieri imboccando la poderale che si alza nel vallone biforcandosi dopo pochi minuti (1854 m) per continuare sulla diramazione di destra; questa sale senza eccessiva pendenza con percorso pressoché rettilineo sino alle baite diroccate di Tsalé (1932 m). Addentrandosi, sempre con poca pendenza, nel vallone si giunge ad un bivio indicato dalle paline (2029 m) dove si lascia la sterrata che devia alla destra e si prosegue diritto con la strada che si restringe per diventare un bel sentiero. Salendo sempre sulla destra orografica, dove si possono trovare residui di valanga anche a stagione avanzata, si traversano i ripidi della montagna sbucando sopra un dosso dal quale si vede l’ormai vicino rifugio Bezzi che in breve si raggiunge (2287 m); lo si oltrepassa scendendo verso le sottostanti paline dei sentieri alla quali si devia alla sinistra sul sentiero che sale sul vicino costone erboso. Dopo una salita diretta sul ripido pendio erboso la pendenza diminuisce un po’ e si piega alla sinistra traversando, con leggeri saliscendi, sino a raggiungere un bivio segnalato dalle paline (2583 m) dove si svolta sul sentiero alla destra. Si sale per qualche dosso erboso dove il sentiero, dapprima ben visibile, si perde per un breve tratto nell’erba in un pianetto; tenendo la sinistra lo si riprende e, dopo una breve salita, si entra in un lungo pianoro dove si seguono gli ometti proseguendo in direzione del lontano colle ben visibile sul fondo. Senza eccessiva pendenza ci si avvicina alla zona morenica verso la testata del vallone; raggiunti i primi dossi morenici, dove si trova un evidente ometto, la traccia piega leggermente alla destra per aggirare una bassa dorsale. Seguendo gli ometti si sale nella pietraia cercando, soprattutto ad inizio stagione, il passaggio migliore per arrivare su una successiva poco marcata dorsale salendo la quale ci si avvicina al ripido pendio della fiancata; con un breve tratto ripido su terriccio la traccia arriva alla fiancata di sfasciumi dove si devia a destra per iniziare un lungo traverso ascendente. La traccia, con pendenza costante, risale il pendio con qualche tratto un po’ esposto su terreno di umido pietrisco giungendo così al Col Bassac.
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