Bivacco Martinotti – Cogne (AO)

6 settembre 2009 at 18:02

giancarlo

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bivacco

 

Quota 2588
Dislivello 1011
Difficoltà EE
Segnavia 22E
Tempo 3h30′

 

Traccia GPS

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Il bivacco Martinotti, il primo installato nella valle di Cogne, è un vero nido d’aquila situato in una suggestiva posizione su di uno stretto colletto all’inizio della cresta nord-est della Roccia Viva. Il panorama è spettacolare sulla parete est del Gran Paradiso sopra il ghiacciaio della Tribolazione, sul Piccolo Paradiso, sulla Becca di Montandayné e sull’Herbetet mentre, nel vallone adiacente, si ha una visuale ravvicinata sul fronte del ghiacciaio di Money le cui propaggini arrivano in linea d’aria all’altezza del bivacco. L’escursione è impegnativa e faticosa soprattutto nella seconda parte dopo il bivio per i casolari dell’Herbetet con tratti molto ripidi e risalite di canali di rocce dove bisogna prestare un po’ di attenzione. Durante la salita e nei dintorni del bivacco è molto facile fare avvistamenti di stambecchi che numerosi popolano queste zone.

Avvicinamento

Percorrendo la A-5 Torino-Aosta si supera la barriera di Aosta est e si prosegue in direzione del tunnel del monte Bianco uscendo al casello successivo di Aosta ovest. Si seguono le indicazioni per Cogne e si risale tutta la valle sino al capoluogo, si entra nell’abitato e si svolta a destra per la Valnontey dove si arriva inbreve e dove si può lasciare l’auto nei comodi parcheggi sulla destra all’inizio della frazione.

 Descrizione

Dal parcheggio ci si dirige verso il ponte sul torrente che si lascia a destra e si prosegue in direzione del vallone sulla strada che diventa subito sterrata e dove si trovano le paline di partenza dell’itinerario. Si cammina in piano passando davanti al campeggio e ci si inoltra nel bosco percorrendo la vecchia strada reale di caccia oltrepassando il bivio di un sentiero che si stacca sulla sinistra; durante la progressione lungo il vallone si ha sempre davanti lo spettacolo dei ghiacciai della sua testata e delle alte vetta che gli fanno da corona. Si oltrepassa quasi subito la baita di David (1713 m) e proseguendo oltre si attraversano le baite di Vermiana (1745 m) arrivando dopo circa un quarto d’ora ad abbandonare la sterrata per imboccare il sentiero ben segnalato che si diparte sulla sinistra (1784 m). Camminando sempre quasi in piano si oltrepassa ancora un bivio da dove sulla sinistra inizia il sentiero per il Money (1810 m) e, superato un torrente, si arriva al ponte des Erfaulets di recente costruzione (il vecchio è crollato per le abbondanti nevicate invernali) che oltrepassa il torrente Valnontey e si prosegue sulla sponda opposta costeggiando il corso d’acqua a fianco di un’alta bastionata rocciosa superando una frana di grossi massi. Dopo essere passati su di una robusta passerella di legno si arriva al bivio (2047 m) dove sulla destra si abbandona il sentiero che sale ai casolari dell’Herbetet ed il sentiero continua in leggera pendenza tra la bassa vegetazione arrivando ad un ennesimo bivio (2101 m) dove si lascia a destra la traccia che conduce al bivacco Pol; subito dopo si oltrepassano ancora una volta le impetuose acque del torrente Valnontey su di un solido ponte e, ad una quota di 2158 m, si lascia a sinistra il sentiero per il Money. Ora il tracciato, iniziando ad avere una pendenza più accentuata, si alza tra bassi cespugli arrivando ad un canale di rocce che si supera direttamente arrivando al bivio (2226 m) dove si prende il sentiero alla sinistra, lasciando a destra quello  per il bivacco Borghi, che rimonta con forte pendenza una poco accentuata morena erbosa ed arriva alla base di un altro ripido canale di rocce che si risale ora stando a sinistra ora a destra seguendo i bolli gialli. Continuando ora con una traccia più comoda si attraversa e si sale una frana di sassi arrivando sotto ad un paio di balze erbose che, una volta superate, ci conducono verso una stretta pietraia che si raggiunge e si inizia a risalire seguendo gli evidenti bolli gialli che ci fanno spostare sulla sinistra avvicinandosi alla cresta erbosa che la delimita. Arrivati sotto la cresta si trova una ripida traccia che la risale verso un colletto dove, appena dietro, si trova il bivacco che si vede solo all’ultimo momento.

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