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Monte Bo di Valsesia – Piode (VC)
Quota | 2071 |
Dislivello | 1284 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 241, 243 |
Tempo | 3h15’ |
Il Monte Bo di Valsesia si trova nelle prealpi della media Valsesia, sulla destra orografica, poco sopra il comune di Piode separandone il territorio da quello di Rassa. La cima si trova su una lunga cresta che, biforcandosi più oltre, raggiunge molte altre vette limitrofe che dominano le valli selvagge sottostanti. Il sentiero, nella parte iniziale, ripercorre l’antico percorso usato dai valligiani per raggiungere l’alpe Il Pizzo ed altri alpeggi nel comprensorio; da queste baite poi l’itinerario, congiungendosi con quello proveniente da Rassa, diviene molto panoramico percorrendo un’ampia dorsale dalla quale lo sguardo spazia dal versante sud del Monte Rosa allo sterminato numero di vette dell’alta Valsesia. Le difficoltà sono solo escursionistiche e la segnaletica, sempre ben visibile, permette di compiere la salita senza pericolo di sbagliare itinerario.
Avvicinamento
Si percorre la A-26 uscendo al casello di Romagnano Sesia per proseguire in direzione Alagna Valsesia; superato il capoluogo di Varallo si giunge a Piode dove si svolta a sinistra, attraversando il ponte sul Sesia, per raggiungere la frazione Piedimeggiana dove si lascia l’auto nel posteggio in prossimità di un tornante o, poco sopra, in uno slargo dove si trovano le paline dei sentieri.
Descrizione
Sulla strada asfaltata si trovano le paline segnaletiche dei sentieri dalle quali si prosegue giungendo in breve alla chiesa della Madonna delle Pietre Grosse; superatala alla sinistra, la strada asfaltata termina e diviene una larga mulattiera sulla quale si prosegue diritto ad un primo bivio. Subito dopo si tiene la destra ad uno successivo (887 m) ritornando sulla mulattiera dove si supera una presa per l’acqua e la si percorre raggiungendo la cappelletta della Madonne delle Pose dove si trova un bivio segnalato dalle paline (953 m); qui si svolta a destra e si sale nella bella faggeta con numerosi tornanti che fanno guadagnare rapidamente quota passando da una croce lignea (1120 m). Con salita regolare si compiono ancora numerosi tornanti sino ad un successivo bivio situato nei pressi di una vasca per l’acqua (1341 m); subito dopo si sfiora l’alpe Balmello salendo più direttamente nel bosco andando ad intercettare la strada dove si trovano le paline (1469 m). Percorrendola per pochi metri alla destra, si ritrova subito alla sinistra il largo sentiero che in breve conduce alle baite delle alpi Piana inferiore (1513 m); seguendo l’indicazione di una palina lignea, si continua col sentiero che, ormai fuori dal bosco, sale con percorso panoramico verso un traliccio della teleferica dopo il quale si arriva al panoramico poggio dove sorge l’alpe Il Pizzo (1691 m). Attraversate le baite, si piega a sinistra verso le paline adiacenti la sterrata dalle quali si continua in direzione dell’ormai visibile meta davanti a noi; dopo aver attraversato un piccolo pascolo si prende la sterrata che si percorre per pochi minuti e si passa alla destra del lago del Pizzo, ormai molto ridotto e raggiungibile con una deviazione di poche decine di metri (1715 m). Giunti ad un piccolo monolite si trova il bivio, segnalato da una palina, che ci indica di svoltare a destra ed abbandonare la sterrata (1717 m); qui si risale il pendio erboso, dove il sentiero si perde un po’, raggiungendo la dorsale con bassa vegetazione dove la traccia è più marcata. Oltrepassato un cartello della sentieristica, si rimonta la dorsale tra i cespugli di rododendri arrivando ad una anticima dove è situato un ripetitore (1997 m); qui il sentiero spiana leggermente per poi aumentare subito di pendenza e percorrere le ultime decine di metri che ci separano dalla vetta sormontata da una Madonnina.
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