Rifugio Duca degli Abruzzi, o Oriondé – Valtournenche (AO)

5 luglio 2019 at 17:16

giancarlo

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Quota 2794
Dislivello 751
Difficoltà E
Segnavia 13
Tempo 1h45′

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

 

Il rifugio Duca degli Abruzzi, anche chiamato Oriondé si trova ai piedi del Cervino sotto la verticale della Testa del Leone; esso è un punto obbligato di passaggio per tutti gli alpinisti diretti alla “Gran Becca” da dove inizia la “via” per la salita della Cresta del Leone ma anche il punto di arrivo per gli escursionisti che vogliono avvicinarsi il più possibile all’estetica piramide rocciosa. Da qui infatti si partiva per la conquista del Cervino prima della costruzione del rifugio Carrel situato a 3830 msulla cresta del Leone. La salita è semplice e senza difficoltà col sentiero che porta velocemente in quota ma è ancor più semplice se si decide di percorrere la strada sterrata che, allungando però di molto il percorso, riduce l’escursione ad una lunga passeggiata. La vista è senz’altro eccezionale sull’incombente mole rocciosa del Cervino e, sulla sinistra, degli impervi versanti rocciosi della Dent d’Herens con gli alti seracchi del ghiacciaio di Cherillon; verso sud si vede la vicina Testa del Furggen e, scostata di poco sulla destra, l’estetica cresta dei Breithorn occidentale ed il Piccolo Cervino con la Gobba di Rollin.

Avvicinamento

Si percorre l’autostrada A-5 Torino-Aosta e si esce al casello di Chatillon dove si seguono le indicazioni per Cervinia; raggiunta la località montana si può parcheggiare all’ingresso dell’abitato oppure nei numerosi parcheggi tra le abitazioni.

Descrizione

Dal parcheggio si attraversa il paese raggiungendo la parte alta dove si trova l’Hotel Europa; si continua a sinistra superando un altro hotel con la facciata in legno e poco oltre si trova una stradina in salita che è il punto di partenza dell’itinerario. Quasi subito, sulla sinistra, si alza un sentiero che taglia il percorso della poderale in più punti raggiungendola di nuovo poco prima della Cappella degli Alpini. Si rimane ora sulla strada sino ad un ristorante (2143 m) dove, davanti ad esso, si trova una palina in corrispondenza di un ponticello; alla sinistra si ritrova il sentiero che si dirige verso una bastionata rocciosa tagliando un paio di volte la strada e riprendendola più sopra, dove la si percorre alla sinistra. Rimanendo su quest’ultima, ci si avvicina ad una bella cascata che si passa su un ponte; subito dopo si ritrova il sentiero che si alza a sinistra e risale un pendio erboso arrivando alla baita di Mont de L’eura (2534 m). Sempre alla sua sinistra si riprende il sentiero che va ad aggirare un paio di bassi promontori erbosi per ritornare sulla sterrata che si percorre fino al tornante; da qui il sentiero ci porta verso un piccolo dentino roccioso dal quale si piega alla sinistra dove si intercetta nuovamente la strada. La si percorre per poco sino ad un tornante dove, ritrovato il sentiero, ci si alza giungendo ad un bivio segnalato dalle paline (2748 m); qui si devia a destra andando ad attraversare per l’ultima volta la sterrata e prendere il sentiero che risale la fiancata erbosa sotto il rifugio ormai vicino. Tagliando il pendio il sentiero, dopo un tornante, giunge a pochi metri dal rifugio ormai raggiunto.

 

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