Becca di Noail – Valpelline (AO)

13 luglio 2019 at 20:23

giancarlo

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Quota 2588
Dislivello 1649
Difficoltà EE
Segnavia 5, 105, s.n., 6
Tempo 4h15′ Becca di Noail, 6h15′ anello completo

 

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

 

La Becca di Noail è una delle prime vette che si trovano sulla sinistra orografica nella bassa Valpelline dominandone da sud-est il capoluogo. La salita si svolge per gran parte su bel sentiero sino al Colle Folliou e da questo, per cresta e pendii un po’ ripidi, si salgono gli ultimi 150 mdi dislivello che portano alla veramente panoramica cima; da questa, sormontata da un piccolo ometto, si gode uno splendido panorama sulle cime di gran parte della Valpelline dai suoi ghiacciai dell’alta valle e per tutte le altre vallate esposte a sud. Molto bella e ravvicinata è la vista della Becca di Viou con la sua cresta che, passando dal Mont Mary, arriva allo Tsaat a l’etsena; più lontana ma non meno suggestiva è la vista del Monte Bianco e delle Jorasses. La gita, visto il dislivello importante e la lunghezza che supera i18 km, è consigliata ad escursionisti allenati ed è altrettanto consigliata effettuarla compiendo l’anello scendendo dal bel vallone di Verzignola.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce alla barriera di Aosta est per seguire le indicazioni per il tunnel del Gran San Bernardo. Superata la seconda galleria si trova subito sulla destra lo svincolo per Valpelline; raggiunto il capoluogo si trovano, sulla destra nel centro del paese, le indicazioni per Praille ed il camping Grand Combin. Dopo aver svoltato si prosegue ancora per poco e si trova sulla destra un parcheggio dove si può lasciare l’auto.

Descrizione

Dal parcheggio si continua sulla strada in leggera discesa sino ad incontrare un ponte sulla destra dove sono poste le paline di inizio dell’escursione. Oltrepassato il ponte ci si rimonta il piccolo dosso erboso posto di fronte dove si prende il sentiero che sale ripido svoltando subito alla sinistra arrivando poco sopra ad un bivio; qui, rimanendo alla sinistra, si giunge in breve alla baita di Ronceaz (1133 m). Alla sua destra il sentiero si alza con buona pendenza nel fitto bosco di conifere dove si supera un bivio del sentiero e dove si rimane su quello di sinistra (1265 m); proseguendo con una salita più diretta si arriva ad intercettare nuovamente la poderale (1461 m) che si percorre a sinistra per arrivare nei pressi della baita di Les Plans (1504 m). Dopo pochi minuti, compiuta una curva a destra sulla strada, si trova di nuovo il sentiero che si stacca sulla sinistra per rientrare nel bosco (1526 m); superato un ponticello si sale un pendio erboso, sempre su buona pendenza, sbucando ai bordi di un pascolo dove, sopra di esso, è ben visibile la baita di Verney (1722 m) che si raggiunge percorrendo gli ultimi metri sulla poderale e dove si trovano le paline dei sentieri. Compiuta una curva  alla destra, si arriva alla base di un pendio erboso dove a sinistra (1851 m) si trova un sasso con la freccia del sentiero che lo risale; ritrovata sopra di esso la strada, si passa accanto alla baita di Arpisson (1834 m) poco oltre la quale si ritrova sulla sinistra il sentiero che rientra nel bosco. Sul sentiero si supera un piccolo ricovero dei pastori e, raggiunta nuovamente la sterrata, si trova subito la baita di Porillon (2008 m) che si supera arrivando poco sopra ad uno slargo dove termina la strada; qui, su una roccia liscia, si vedono i bolli di vernice che ci fanno risalire il poco inclinato pascolo in direzione di una croce lignea poco oltre la quale si trovano le baite di Fouillou (2085 m). Appena oltre sulla sinistra si trovano le paline nei pressi di un bivio al quale, ignorato il sentiero che prosegue verso il fondo del vallone, si devia a sinistra ; oltrepassata una grossa roccia isolata dopo la quale il sentiero, aumentando la pendenza, rimonta il rado boschetto per sbucare nei pressi di un canale di rocce rotte dove si esce dalla vegetazione. Il sentiero si addentra con percorso meno ripido nella parte alta del vallone rimanendone alla sinistra (destra orografica); quando la pendenza spiana si attraversa un pianetto piegando poi alla sinistra verso la bassa bastionata rocciosa sotto la quale si sale l’ultima rampa che in breve porta al Colle Fouillou (2432 m). Dal colle si devia a sinistra sulla cresta di roccette o, volendo, si rimane poco sotto di essa alla destra; rimanendo sempre di poco sulla destra, si sale su zolle erbose fino ad un piccolo gendarme dal quale si devia a destra per attraversare la piccola pietraia. Al suo termine si aggira una piccola guglia rocciosa e si devia decisamente a sinistra salendo tra erba e sassi traversando poi brevemente su rocce rotte sino ad un piccolo colletto; da questo si taglia verso sinistra il pendio detritico in direzione della vetta ormai vicina al termine del quale si trova un poco inclinato canale erboso. Verso la sua sommità si piega alla destra avvicinandosi alla dorsale che si rimonta su terriccio e sassi arrivando alla piccola anticima; superatale si salgono gli ultimi metri che in breve portano all’ometto di vetta. Ritornati al colle, si scende nel vallone opposto con qualche ripido tornante del sentiero che poi compie un lungo traverso sul pendio attraversando qualche breve tratto franoso; avvicinandosi al centro del vallone, si scende più decisamente andando ad attraversare un rado bosco di pini sotto i quali, nei pressi una grossa roccia, si prosegue diritto ignorando la traccia che scende a sinistra (2142 m). Passando oltre una grossa roccia isolata, si attraversa la testata del vallone su basse pendenze giungendo ad un bivio segnalato da una palina al quale si scende a sinistra (2106 m); scendendo su terreno erboso si rimane sulla sinistra del torrente, passando nei pressi dell’alpeggio di Verzignola, dove si prosegue la discesa costeggiando il bosco ed il torrente. Quando il sentiero si allontana dal torrente si entra nel bosco rimanendo poi alla destra al bivio con una traccia (1871 m) oltre il quale si scende un ripido pendio su stretti tornanti; al suo termine si rimane alla sinistra di un successivo bivio con una traccia (1757 m) arrivando poi alla baita di Cortelette (1632 m). Da qui il sentiero si sposta verso destra tagliando in leggera discesa il pendio boschivo giungendo ad una sterrata dove, in corrispondenza di un tornante, si trova la baita di Chez Charvin (1470 m); seguendo la strada si arriva in breve alla baita di Verzignoletta (1438 m) per riprendere il sentiero che scende proprio sotto la verticale delle baite entrando nel bosco. Passata una grossa lama di roccia si arriva ad un bivio (1261 m) dove si prosegue diritti per compiere un lungo traverso; superati un paio di ruscelli si piega a destra e, dopo un breve discesa, si arriva alle baite di Montcorvè (1071 m) sotto le quali si trova la strada asfaltata di fondovalle. La si segue per un buon tratto a sinistra oltrepassando poi un ponte oltre il quale, tenendo la sinistra, si arriva al punto di partenza.

 

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