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Punta di Crtźe Seche – Etroubles (AO)
Quota | 2955 |
Dislivello | 1376 |
Difficoltà | EE |
Segnavia | 20B, 21, s.n. |
Tempo | 3h30′ |
La Punta di Crtźe Seche si trova sul confine italo svizzero tra i territori di Bourg St. Pierre e di Etroubles nella zona del Gran S. Bernardo sulla destra del Colle Molline; la sua ubicazione precisa è sulla cresta che dal Mont Velan si dirama verso ovest tra la Punta di Molline ad est e il Mont de Menovy ad ovest. Per il suo raggiungimento si percorre dapprima il bel vallone di Menouve salendo poi al bivacco Molline, ricavato da un vecchio alpeggio; da questo, con la traccia che si perde gradatamente, si rimonta il selvaggio vallone di Molline su terreni che da erbosi divengono poi morenici dove si trovano alcuni ometti che indicano il percorso. Le difficoltà sono escursionistiche che però, appunto oltre il bivacco, richiedono abitudine a progressione su terreni pietrosi e morenici con anche capacità di orientamento in caso di nebbie o nuvole basse. Il panorama dalla vetta è spettacolare sul vicino ed imponente versante roccioso del Mont Velan, ma altrettanto lo è verso la catena del Bianco che si può ammirare a nord ovest; bella è pure la vista sul sottostante lago di Toules e del colle del Gran San Bernardo in territorio elvetico.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce al casello di Aosta est proseguendo per il traforo del Gran San Bernardo. Superato il comune di Etroubles si trova sulla destra un bivio con le indicazioni per Prailles; arrivati ad un bivio risalendo la strada si seguono le indicazioni per Prailles dessous dove si prosegue sulla comoda sterrata sino ad un cartello di divieto di transito dove si può lasciare l’auto nei pochi slarghi adiacenti (eventualmente l’auto si può posteggiare negli spazi al termine della strada asfaltata).
Descrizione
Dal termine della strada asfaltata su cammina sulla poderale arrivando al cartello di divieto di transito; superatolo si prosegue ancora per un lungo tratto sulla sterrata ignorando alcuni bivi sino ad arrivare a quello segnalato da una palina (1953 m) che ci fa deviare a destra con l’indicazione per il bivacco Molline. Con leggera discesa si raggiunge il fondo del vallone dal quale, con un’ampia curva a destra, si arriva all’alpeggio di Arvus (1981 m). Dietro l’alpeggio si prende un sentiero che si alza con molti tornanti verso un ripido pendio erboso rimontato il quale ci si sposta sulla sinistra e si arriva ad una spalla dove si trova un bivio (2254 m); qui, tenendo la destra, si attraversa un piccolo pianoro per raggiungere una bassa morena erbosa all’inizio della quale si trova un ultimo bivio (2296 m) con un sentiero proveniente dal basso. Rimanendo alla sinistra si inizia a risalire sul filo la lunga morena al termine della quale si vede sulla destra, fuori dal sentiero, una croce in pietra dopo la quale si arriva al bivacco che è visibile solo all’ultimo momento. Dal bivacco si prosegue sulla morena erbosa sopra di esso seguendo una traccia che porta su dossi erbosi; seguendo sempre la traccia, che a tratti scompare, ci si sposta gradatamente verso destra salendo in direzione del centro del vallone. Si passa accanto ad una grossa “lama” di pietra e si prosegue seguendo i punti di minor pendenza arrivando in un terreno meno erboso; qui ci si dirige senza percorso obbligato verso l’evidente morena seguendo qualche ometto. Raggiunto il suo crinale, si tiene leggermente la sinistra seguendo gli ometti presenti che fanno superare un paio di altri bassi crinali morenici; camminando su tratti di pietraia alternati a piccoli spazi erbosi ci si avvicina al pendio finale per il Colle Molline; qui i tratti erbosi sono un po’ più ampi e si ritrova a tratti anche una labile traccia che si snoda sul ripido pendio dove si individuano anche gli ometti che ci conducono all’ampio Colle Molline (2920 m). Dall’insellatura si segue la poco inclinata dorsale verso destra camminando su terreno prevalentemente di pietre rotte giungendo in breve all’ometto di vetta.
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