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Becca Trécare – Valtournenche (AO)
Quota | 3029 |
Dislivello | 1112 |
Difficoltà | E |
Segnavia | AV1,3C |
Tempo | 3h00′ |
La BeccaTrecaresi trova nella bella conca di Cheneil, in Valtournenche, al confine con il vallone di Nana sopra Champoluc, in val d’Ayas, più precisamente a nord del Colle di Nana da dove passa l’Alta Via 1. Vista da questa insellatura è una bella forma slanciata che diventa ancora più estetica avvicinandosi alla dorsale finale; il sentiero è ben segnato e visibile sino al colle ed anche oltre sino in vetta con nessuna difficoltà tranne qualche decina di metri di salita nella parte finale un po’ ripida ed esposta ma mai pericolosa. Appunto per la semplicità dell’itinerario e del dislivello contenuto ne fanno una meta frequentata dagli escursionisti. Il panorama dalla vetta è fantastico sul Cervino e sulle Grandes Murailles, ma anche sugli altri “3000″ della conca e della vicina val d’Ayas.
Avvicinamento
Percorrendo la A-5 Torino-Aosta si esce al casello di Chatillon-St.Vincent e si seguono le indicazioni per Valtournenche e Breuil-Cervinia. Arrivati nel capoluogo della valle, Valtournenche, dopo la piazzetta principale dove c’è un posteggio si trova sulla destra una strada che sale in corrispondenza dell’hotel Etoile de Neige. La strada sale per qualche chilometro attraversando le frazioni superiori e giungendo infine in un piazzale sterrato dove si trova una teleferica e dove si può parcheggiare l’auto.
Descrizione
Dal parcheggio si raggiunge la partenza della cremagliera e, attraversato il ponte, si sale per pochi metri sulla strada dove alla sinistra si trovano le paline che indicano il sentiero; si sale quindi sul largo sentiero a tratti gradinato che in pochi minuti porta alla conca di Cheneil. Senza raggiungere le poche case del villaggio, si prende la traccia sull’erba che si diparte alla destra e raggiunge le ben visibili paline all’incrocio dei sentieri (2114 m); si sale alla sinistra con moderata pendenza entrando nel rado boschetto; usciti dalla vegetazione si trova un bivio segnalato dalle paline (2248 m) dove si prende la diramazione di sinistra. Poco oltre, dietro alcune basse ondulazioni, si trova un successivo bivio, anche questo segnalato dalle paline, dove si devia sulla destra (2289 m) salendo un poco inclinato pendio erboso sopra il quale si trovano le baite di Champsec (2330 m). Il sentiero prosegue alla sinistra della costruzione compiendo un ampio tornante per poi avvicinarsi ad una vallettina tra due cimette; la si percorre sulla sinistra sbucando su un pianoro erboso che si aggira alla sinistra verso una piccola bastionata rocciosa che si sale anch’essa alla sinistra. Sopra questa ci si trova in un’altra conca che si percorre ancora a sinistra avvicinandosi al pendio che si sale con un traverso arrivando al Col des Fontanes (2694 m). Dall’insellatura si scende alla sinistra perdendo una cinquantina di metri di dislivello arrivando nei pressi di alcune ondulazioni erbose dove si prosegue diritto all’incrocio col sentiero che proviene da destra (2650 m); si passa poi alla destra di una pozza d’acqua per avvicinarsi al pendio erboso alla sinistra che si contorna nella sua parte bassa. Qui la pendenza aumenta un po’ ed il sentiero attraversa una zona di pietre passando accanto ad una frana arrivando poi in vista del Colle di Nana che, con un traverso sulla sinistra, in breve si raggiunge (2776 m). Da qui si sale sul sentiero alla sinistra (bollo giallo sul sasso) che contorna un piccolo promontorio giungendo ad una spalla (2804 m); si attraversa poi un pianetto dove si trova una sorgente ed arrivati dalla parte opposta si passa alla sinistra di un dosso erboso dirigendosi verso una zona franosa. Ora il sentiero, spostandosi alla sinistra, attraversa un breve tratto di grossi massi salendo poi un pendio detritico; dopo un tratto con pendenza accentuata, questa spiana leggermente giungendo sull’ampia dorsale (ometto). La si segue verso sinistra rimanendo alla sinistra del filo col sentierino che, con qualche metro più ripido, aggira un paio di spuntoni rocciosi; avvicinatisi alla vetta, ci si sposta ancora un po’ a sinistra percorrendo qualche tratto un po’ esposto per avvicinarsi alle roccette finali che, aggirate alla sinistra, si risalgono poi direttamente sulle pietre inclinate sotto la croce di vetta.
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