Cascata di ghiaccio in Laggintal – Visp (CH)

17 luglio 2009 at 11:02

giancarlo

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la-colata

 

Quota: 2350 m circa

 Dislivello:200 m circa

 Difficoltà: TD + (70°/80°, max 90°)

Avvicinamento un po’ lungo dove però si raggiunge un settore in cui le colate ghiacciate non mancano mai: esposizione a sud-est, la possibilità di scegliere tra varie difficoltà, e soprattutto sempre presenti ed in buone condizioni. Arrivati in loco non c’è che l’imbarazzo della scelta (magari prima è meglio fare una gita di sopralluogo) ma questa descritta, e quella al suo fianco sinistro, sono di solito le più spesse. I primi rigonfiamenti sono sui 70°/80° mentre il muro terminale arriva in un breve tratto a 90°.

Avvicinamento

Si percorre la A-26 sino al suo termine a Gravellona Toce e si prosegue sulla superstrada seguendo le indicazioni per Domodossola ed il confine di stato. Superato il confine di stato si arriva allo svincolo di uscita per il villaggio di Simplon Dorf, si esce dalla statale e, invece di svoltare a destra per entrare nell’abitato, si gira a sinistra imboccando una stradina dove si prosegue e, a seconda dell’innevamento, si cerca di sistemare l’auto in qualche slargo.

Descrizione

Senza entrare nel villaggio di Simplon Dorf  si gira subito a sinistra al bivio in corrispondenza dello svincolo e si prende la stradina che entra nella Laggintal sino a dove il permesso di accesso e soprattutto l’innevamento lo consentono. Si prosegue nel fondo valle arrivando a Bielti dove finisce la strada e si continua passando dall’alpe Laggin e successivamente Alte Stafel (1566 m) tenendosi sempre sulla sinistra orografica del torrente sino a Hard; da qui si risale a vista verso l’evidente alta bastionata proprio sotto il massiccio del Lagginhorn con le evidenti colate ghiacciate. Passando nei punti migliori attraverso l’ormai rado bosco si prende il filo della morena che scende dalle colate situate più a destra che si trovano chiuse dal fondo del vallone: si punta la colata più a destra che è molto larga e con molti rigonfiamenti. Si sale la prima serie di ripidi risalti nel suo centro dapprima su corti ma verticali rigonfiamenti facendo le soste sui punti di minor pendenza, poi ci si porta il più vicino possibile al verticale muro di ghiaccio terminale ( due/tre tiri, 80/90 m sui 70°/80°, soste su ghiaccio) porta al suo termine dove, in corrispondenza di una strozzatura, si attenua la pendenza e si può fare una comoda sosta. Qui si inizia subito l’attacco al verticale muro finale, tratto cruciale e molto faticoso della salita, dove non vi sono punti di minor pendenza per fare le soste ( due tiri 60/70 m, 80° e un breve tratto a 90°, sosta su ghiaccio ripido alla metà); arrivati alla sommità si salgono ancora una ventina di metri con pendenze decisamente più tranquille e si arriva al plateau superiore ed al termine della cascata.

 Discesa

 Traversare tutto a destra superando la larga sommità della colata e scendere per un canale nevoso  poco inclinato direttamente sulla morena di salita passando dal punto dell’attacco e riprendere le tracce dell’andata.

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