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Colle del Termo, Cima del Tiglio – Carcoforo (VC)
Quota | 2542 |
Dislivello | 1236 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 112, GTA, bolli bianco rosso |
Tempo | 2h45’ |
La Cima del Tiglio si trova sulla cresta confinale tra Carcoforo e Rima, e le rispettive valli, in alta Valsesia; vista dal sentiero di salita essa ci appare dal suo versante più impervio che poi però, dal Colle del Termo, si trasforma in uno più escursionistico. Sino al Colle del Termo il sentiero è ben indicato e visibile, mentre da lì in avanti, si trova una traccia che scompare in brevi tratti tra i paravalanghe; in questi casi la salita prosegue comunque senza difficoltà trattandosi di pochi metri alternati su terreno con buone zolle erbose. La salita di quest’ultima parte è meglio affrontarla direttamente per la dorsale senza farsi attirare dalle tracce che passano verso sinistra tra i paravalanghe: è la più logica e diretta, anche se un po’ ripida, da essi all’anticima. Per quanto riguarda il panorama è senz’altro il Monte Rosa che la fa da padrona mostrandoci il suo severo versante meridionale; ma è altrettanto bello ed esteso verso le innumerevoli cime e le valli prealpine con un bel primo piano sul Monte Tagliaferro e Corno Mud nell’adiacente valle di Rima.
Avvicinamento
Si percorre la A-26 Genova-Gravellona Toce e si esce al casello di Romagnano Sesia proseguendo in direzione Alagna; superato il capoluogo di Varallo si giunge alla rotatoria di Balmuccia alla quale si devia a destra in direzione di Carcoforo che si raggiunge dopo aver risalito per alcuni chilometri la Val Sermenza e dove si lascia l’auto nel comodo parcheggio al termine della strada
Descrizione
Dal parcheggio si prosegue sulla strada che in lieve pendenza si addentra verso il fondo del vallone; quando l’asfalto termina, si ignora il sentiero che si stacca sulla destra (1373 m) andando poi ad attraversare il Rio Fornetto e passando accanto ad una teleferica. Qui la strada si trasforma in mulattiera che si abbandona in prossimità di un successivo bivio (1431 m) prendendo il sentiero alla sinistra che, in pochi minuti, giunge alle baite dell’alpe Selva Bruna (1451 m). Attraversate le baite sulla destra, si sale in una vallettina dove si passano un paio di ruscelli dopo i quali si inizia la risalita di un ripido pendio; il sentiero ora guadagna rapidamente quota compiendo numerosi stretti tornanti che ci portano all’alpeggio di Trasinera Bella (1916 m). Da questa si risale per un buon tratto il pendio canale dietro di esso per poi piegare alla sinistra e, dopo aver attraversato un canale, giungere all’Alpe del Termo (2071 m); da questa si rimonta per un tratto il costone erboso alle sue spalle dove il sentiero traversa leggermente alla sinistra riprendendo la salita che porta ad un affioramento roccioso. Oltre questo la pendenza spiana leggermente e si arriva ad un’ampia conca che si risale inizialmente con percorso diretto per poi spostarsi verso destra e, con un paio di ampi tornanti, si arriva al traverso che, verso sinistra, in breve porta al Colle del Termo (2343 m). Da qui si prende la traccia, indicata da un’indicazione sbiadita su una pietra, che sale alla destra sulla comoda dorsale; rimanendo il più possibile vicini alla cresta, si raggiungono i paravalanghe dove la traccia si perde per qualche metro ma senza difficoltà di salita. Seguendo la vaga traccia e salendo comunque senza percorso obbligato su comode zolle erbose, si passa tra di essi e stando sempre il più possibile sulla destra senza farsi attirare dalla tracce che li costeggiano a sinistra. Quando la pendenza diviene più decisa si giunge all’anticima sormontata da un ometto (2522 m); qui, con la salita che diviene più agevole, percorrono le tracce sulla cresta che in breve portano alla panoramica croce di vetta.
Ieri 14/09/2019 eravamo anche noi in zona ma, da Carcoforo, siamo saliti al Passo della Miniera (o Sella del Badile) percorrendo il sentiero 117 passando per Alpe Giovanchera Bella, Alpe Busacca del Badile, Alpe Badile.
Nell'ultimo tratto ci sono delle corde metalliche che facilitano il percorso.
Buone escursioni.
Francesca ed Alessandro