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Punta della Croce – Morgex (AO)
Quota | 2484 |
Dislivello | 787 |
Difficoltà | BS |
Tempo | 2h30′ |
La Punta della Croce si trova sulla dorsale che separa la valle diLa Thuile dalle valli superiori del comune di Morgex che raggiungono il lago d’Arpy. La salita si sviluppa su un itinerario che presenta molteplici variabili morfologiche: dal bosco anche fitto, a pendii e canali valanghivi, a traversi esposti sino agli ampi pendii sommitali; i tratti ripidi si trovano salendo al colletto dove si scollina per il lago e, a seconda del percorso scelto, anche sugli ultimi pendii. Il panorama dalla vetta è spettacolare a 360° sull’arco alpino con in primo piano il gruppo del Monte Bianco estendendosi poi verso il Grand Combin e, in lontananza, il Cervino; notevole è la vista sull’abitato di La Thuile e su tutte le vette”inferiori” della media e bassa Valle d’Aosta.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta superando la barriera di Aosta est per uscire allo svincolo di Morgex; deviando alla sinistra si arriva ad una rotatoria con le indicazioni per il Colle San Carlo. Deviando anche qui a sinistra si risale la strada che, con alcuni tornanti, giunge alle indicazioni delle pista di fondo di Arpy; percorsa la stradina che entra nel piccolo villaggio si lascia l’auto nei comodi parcheggi al suo termine.
Descrizione
Dall’ingresso delle piste di fondo si procede seguendo le indicazioni per le racchette che si dirigono verso il bosco; attraversate un paio di volte le piste si giunge ad un bivio delle tracce tenendo la destra verso il lago d’Arpy. Si costeggia il torrente dapprima sulla destra (sinistra idrografica) passando poi sulla sponda opposta entrando nel bosco che diviene più fitto; giunti ad uno slargo si tiene la destra salendo il pendio, ora più ripido, alla destra tra radi larici avvicinandosi così alla testata del vallone. Con condizioni di neve stabile si piega alla sinistra andando ad attraversare una quasi sempre presente valanga; quando la pendenza si impenna si piega a destra e, con alcune inversioni, si sale ripidamente sino a raggiungere le tracce che provengono da destra dal Colle San Carlo. Attraversando alla sinistra la base del’imponente pendio che scende direttamente dalla vetta, si perviene allo scollinamento nei pressi dell’estuario del lago d’Arpy (2084 m). Qui non conviene scendere verso il lago ma bensì rimanere a mezzacosta attraversando in leggera salita il lungo pendio poco al di sopra di esso; usciti dalla vegetazione che si fa via via più rada, si salgono gli ampi pendii sulla destra che adducono ad un largo e poco inclinato pendio canale. Rimanendo leggermente sulla destra, e comunque alla dovuta distanza dal pendio che scende dalla dorsale, si passa sotto la vetta per poi deviare decisamente alla sinistra e raggiungere l’ometto ed i ruderi sulla cima.
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